20 settembre 2018

5 strane abitudini dell'universitario-indie

E’ successo, abbiamo unito in un unico articolo i due cliché più gettonati del web, due bombe ad orologeria che così unite hanno un tale livello di “mainstream-ness” capace di far rabbrividire il fashioblogger meno alternativo di Milano: lo studente universitario e il tizio indie. BOOM!
Ma se ci pensate bene una persona del genere non ha vita facile, per quanto la si possa giudicare con leggerezza, il nostro povero soggetto ha un mondo in guerra dentro di se, ha infatti almeno due (ma molto spesso anche di più…) potenziali fonti di disturbo mentale, una combo che può veramente friggerti il cervello.Ed è proprio per questo che i fedelissimi, i veterani appartenenti a questa categoria hanno sviluppato nel corso degli anni delle bizzarre usanze.

listening-to-music1. AUTOSABOTAGGIO. La peculiarità dello studente universitario è, indubbiamente, lo studio intenso, matto e disperatissimo, ci si aspetta dunque che questo passi ore e ore su libri, slide, progetti, appunti, e che stia nottate intere a preparare esami, temi, plastici, presentazioni… ed è proprio qui che ‘l’indie-side’ di ognuno emerge in tutto il suo splendore. Succede che a due giorni dall'esame ti fissi “come non mai” con quella canzone o ancor peggio quel gruppo, magari anche una scoperta recente e quindi con ancora tutta l’eccitazione della novità a fomentare il momento, e non riesci a smettere di ascoltarli in loop, senza fermarti, è più forte di te, hai completamente perso il controllo di spotify, youtube ha ormai una vita propria (che ti vuole male), le cuffiette oltre ad essere sempre magicamente slegate e così invitanti te le ritrovi sempre davanti agli occhi. Arriva il momento di panico. Dentro di te sai qual è la cosa giusta da fare, cerchi di auto-convincerti, di elaborare un percorso di training autogeno dal mantra “dai ma studia stupido! Ancora solo due giorni e poi potrai ascoltarli quanto ti pare, fino a farti sanguinare le orecchie se vorrai!!! Forza!!! I belive in you” (questo non lo faccio solo io…vero? Vero??)... Ma nulla, tu continui ad ascoltarli imperterrito, hai quasi bisogno della tua ‘dose’ di musica…
Poi capita che fai l’esame, e magari va anche bene, e torni a casa sicuro che adesso ti aspetterà una sessione musicale più intensa di quella d’esame... e invece nulla. Non te ne fregherà più nulla di quella canzone o di quel gruppo.

tumblr_n6a9o4eqqs1s5tnruo1_500
2. INDIE-PARTY. Lo studente-indie-medio quando non studia... va a qualche festino a casa di amici (o quando non va a qualche festa... studia, dipende dai punti di vista). Bene, a queste feste capita che dopo qualche birra, drink, calice di vino, sigaretta etc. il piacevole sound che dolcemente accompagnava la serata magicamente subisca un radicale stravolgimento. Dopo una certa ora infatti è altamente probabile che la discografia dei Radiohead, dei Kasabian, degli Arctic, degli Oasis cedano il posto a delle ignorantissime sfide di karaoke di pezzi commerciali, balli di gruppo a mo' di villaggio vacanze, o pezzi classici italiani, quando va bene. Non si sa di preciso chi e che cosa si vinca alla fine (anche perché il tutto spesso degenera in una sorta di “gara a chi è il meno peggio”)... L'unica certezza è che chiunque perda dovrà ospitare la volta successiva tutta la gentaglia, e fidatevi, quando ad uno studente universitario arriva alle orecchie la frase “facciamo una festa a casa tua?” state certi che quello che in realtà egli recepisce è “dovrai sbatterti a ripulire tutto tu e magari pure in postumi, il giorno dopo”.

serata-film
3. SERATA FILM. Anche quei poveri cristi degli universitari trascorrono delle serate noiose, la loro vita non è di certo tutta alcol, studio e rock'n'roll . In una di queste tipiche serate quindi al ribelle del gruppo potrebbe balenare in testa una qualche idea geniale per movimentare la serata, un'intuizione rivoluzionaria: “Ao rega, ma che ce guardiamo un film?”. Attenzione, perché il suggerimento di quest'ultimo potrebbe apparentemente sembrare un'idea molto carina, valida... e invece NO. Si nascondono così tante problematiche dietro ad un progetto così ambizioso (si, è davvero ambizioso) che il solo elencarle è snervante: innanzitutto per trovare il film giusto per tutti (TUTTI) potrebbero volerci decine e decine di minuti... ma che dico, ore quando si è in tanti davvero. Nell'ipotetico e fortunato caso poi in cui si arrivasse ad un comune accordo state certi che a) l'hard disk contenente tale film non funziona, b) in streaming non si trova, o c) in streaming si trova ma la connessione va demmerda. Al ché ormai si è fatta pure una certa, avete tutti sonno e la serata si conclude senza aver combinato assolutamente nulla, dovete farvi due chilometri a piedi per arrivare a casa e il giorno dopo vi dovete pure svegliare presto per studiare. Daje.

stalking
4. SERATA FANBOY/ FANGIRL. In alternativa alla serata film c'è la serata da crazy-super-fan. Sapete quelle serate un po' insignificanti, piovose, senza nulla da fare, nessuna voglia di uscire e l'idea del film è già stata scartata a priori? Ecco in questo tipo di serata potrebbe capitare che tu e i tuoi compagni di combriccola decidiate di cenare tutti insieme a casa, con un kebab e una birra. Tutto normale fino a questo punto, penserete voi: la descrizione di una semplice serata tra amici. Ed è proprio qui che nascono i problemi, infatti avendo esaurito i temi più interessanti di cui parlare (anche perché vi conoscete da quando avete 5 anni, che ve dovete dì ancora?) , vi appoggerete al web. Navigando su youtube potrebbe capitare che incorriate in una qualche intervista della vostra band preferita, e passerete quindi tutta la sera ad ascoltarvi copiose video-interviste dei vostri idoli, venendo a conoscenza di dettagli personali, episodi delle loro vite particolari e curiosi, affinando sempre di più la vostra conoscenza a riguardo. E ne troverete sempre di più nei meandri di youtube: che siano di dieci anni fa, con 5 visualizzazioni in totale o in norvegese con sottotitoli in georgiano non vi fermerete, la vostra sete di conoscenza sarà sempre più forte... vi starete pian piano evolvendo (come un pokémon) da fanboy a... stalker.
Ma non è una cosa bella.
Scherzi a parte, vi assicuro che se riuscite a procurarvi i video giusti, vi fate pure delle grasse risate!

vista-dalla-tenda-oleg-grigoryev-06
5. RITIRO SPIRITUALE. Arriva l'estate, le temperature piano piano salgono, la voglia di mare, sole, relax sono ormai percettibili nell'aria, la brezza calda che accarezza i capelli, l'aperitivo in riva al mare, il segno dell'abbronzatura che si fa sempre più evidente... il sogno di chiunque, vero?
FALSO. Partendo dal presupposto che lo studente universitario non ha una vera e propria estate a disposizione e il concetto di vacanza per lui è soltanto un vago ricordo della giovinezza, si può parlare di “agosto”, momento dell'anno in cui il suddetto deve svolgere tutte quelle attività che ha irresponsabilmente rimandato nei precedenti undici mesi...(da qui la celebre frase di letteratura contemporanea “ad agosto metto a posto”), come ricordarsi di avere una famiglia, ricordarsi di avere un/una fidanzato/a, passare l'aspirapolvere etc... Lo studente-indie dopo aver svolto tali attività decide che è ora di riposarsi, ma non prenota nessuna vacanza last minute, nessun volo low cost con la famiglia, nessun viaggio zaino in spalla con gli amici... egli decide infatti di andare almeno un week-end o una settimana in ritiro spirituale in una qualche località sperduta in provincia di Belluno, sul cucuzzolo di una qualche montagna, rigorosamente in tenda, a passeggiare e sbronzarsi da solo, in compagnia di se stesso e della sua amica chitarra a trovare l'ispirazione, la pace interiore, una connessione profonda con se stesso che manco un monaco tibetano che ha aperto tutti i suoi chakra. Tornerà dimagrito e fisicamente provato, con probabilmente una barba talmente ricresciuta da fare invidia ad Alexander Supertramp. Senz'altro una gran bella esperienza, ma tendenzialmente poco produttiva.

 

Tutti gli episodi sono tratti da storie vere.
P.S. Buon anno accademico a tutti!