09 novembre 2017

A Kandinskij piace l'indij

(Scusatemi, ma dovevo scrivere “indij”. Era d'obbligo)

Per gli esperti d'arte e non, questo sarà un articolo piuttosto alternativo. Infatti vedrete accostate 3 copertine di album della scena indie/alternative al pensiero di Kandinskij riguardo ai colori e alle forme.
Premetto che con questo non voglio insegnare qualcosa di storia dell'arte, ma fare un'analisi (molto blanda, state tranquilli) tra coerenza grafica e sonora, infatti per il nostro caro pittore russo i colori non hanno solo una componente visiva, ma hanno un potenziale per attivare tutti i nostri 5 sensi e allo stesso modo le forme utilizzate possono avere risvolti psicologici profondi.

Ma cosa c'entra Kandinskij con la musica? Beh, egli era un grande intenditore di musica classica e proprio grazie ad essa fece delle riflessioni mettendo in relazione pittura e musica. Queste sue due passioni vennero a unirsi in molte sue opere, al giorno d'oggi molto celebri, conosciute come Composizione VIII.

(Ringraziamo l'internet per l'immagine)

Lo so che siete impazienti di leggere tutto, sì.

Incominciamo con un album al quale sono molto affezionata:

I see you, The XX

Partiamo con il primo album del nostro amato trio britannico, dove ci mettono la faccia, letteralmente, anche se un po' blurrata.

I colori predominanti della copertina sono azzurro, nero e bianco (no... non è la bandiera dell'Estonia, mi dispiace). Queste tinte vengono accompagnate da curve dolci, che tendono alla forma del cerchio, dato dai volti dei The XX. Non è da dimenticare, però, il caschetto di Romy che compare spigoloso a sinistra.

Cos'ha da dirci Kandinskij su questo album? Partiamo con l'azzurro, un colore bellissimo, agli occhi del pittore indifferente e distante, ma al contempo molto romantico poiché accostato ai cieli artistici. Effettivamente si riesce ad avvertire una certa distanza, però non significa sia un album poco intrigante. Il trio inglese, infatti, ha creato un album molto coinvolgente emotivamente, parlando sempre di temi come amori infranti e ricerca di sé. La lontananza che percepiamo nelle canzoni è data da una sorta di malinconia o dolore, ormai somatizzato, serpeggiante nei ricordi. Quali canzoni meglio di On Hold, Replica e Test Me richiamano il dolore di questi ricordi, attraverso le loro melodie? Vogliamo parlare della parte strumentale di Test Me?

Per quanto riguarda le forme presenti, i volti dei tre giovani si sposano benissimo al concetto di distanza descritta dall'azzurro. La forma ovale, tendendo al cerchio, si avvicina sempre di più all'infinito e alla sua pacatezza immortale.  Are you feeling (light) blue now?

A seguire, il nero, colore del silenzio mortale. Colore cupo, pesante, funesto, che delinea la rottura e la fine. La componente triste in queste canzoni è palesemente molto presente, ma mai come in Performance. Canzone struggente, che farebbe soffrire chiunque. Sia per le sue melodie morbide e taglienti (grazie ai violini), sia per il testo straziante e la voce toccante e commossa della nostra bella. Per di più, il ciuffo di capelli di Romy nella copertina richiama ad un triangolo, e quindi ad un taglio netto che contiene in sé una forte tensione, che viene appunto percepita nella quinta canzone di I See You.

Bianco: il bianco viene interpretato come il silenzio della nascita. Una calma piena di aspettative, trepidazione e gioia. Si può ritrovare nelle canzoni come Say Something Loving, che con la sua melodia riesce a trasmettere tranquillità e spensieratezza, o come Seasons Run può essere considerato un altro esempio, dove lo scorrere delle stagioni viene presentato con aspettativa e un po' di nostalgia.

Per concludere vi voglio far notare una cosa, secondo me molto bella, di questa copertina: i colori sono ben studiati, dal momento che si passa dal nero dei volti arrivando all'azzurro limpido del cielo, finendo poi con la luce abbagliante.

Per riassumere, Kandinskij apprezzerebbe lo sforzo dei nostri tre piccoli inglesini, dal momento che ci hanno azzeccato. Anche questa volta!

 

Il secondo album ha bisogno di un rullo di tamburi:

Turn On The Bright Lights, Interpol

Beh, che dire... Album straordinario su tutti i punti di vista (anche se non ho mai capito cosa sia la figura in copertina).

Anche in questo album sono presenti tre colori dominanti: il bianco, il nero e il rosso.

Il bianco, come sappiamo già, porta con sé la gioia della nuova vita. Cosa meglio di Untitled può riassumerlo?

Aspetto risposte.

Il nero, colore dominante, ma non principale. Esprime tristezza e questo cd (fantastico) ne é impregnato. Non é proprio tristezza, é una sorta di malinconia incurabile. Gli esempi più rilevanti sono Hands Away e Stella Was A Diver And She Is Always Down.

Il rosso, colore vitale, profondo. É concepito da Kandinskij come un colore potente, irruento e improvviso, quasi improvviso. E gli Interpol ne sanno qualcosa: ascoltate qualsiasi canzone di questo album e troverete sempre qualcosa per cui stupirvi. Un elemento più veloce, forte o, appunto, vitale. Vi farà venire i brividi, I promise!

Oltre alla presenza del rosso si deve notare questa figura squadrata che emerge dallo sfondo nero, che secondo l'astrattista russo è la forma perfetta per dimostrare forza e stabilità, ma anche passione.

10/10 ai miei amati Interpol, anche per quanto riguarda la copertina.

 

Eccovi il terzo album, una piccola perla dell'indie.

Painted Ruins, Grizzly Bear

Questa band già molto seguita, soprattutto dopo l'album Veckatimest, ha deciso di benedire il mondo della musica con questo ultimo album. (Chiunque sappia pronunciare il nome Veckatimest senza impappinarsi, mi contatti, credo di avere un problema)

Ma torniamo a noi... Painted Ruins presenta un tripudio di colori nella sua copertina, riuscendo ad ottenere anche un bell'effetto.

Abbiamo del bianco, del rosso, del blu scuro e dell'arancione, il tutto in una sequenza frenetica di strisce e del marrone dato da figure increspate, simili a delle montagne.

Bianco, bianco, bianco (mi sto quasi annoiando amici) e di nuovo felicità per il nuovo inizio. Da notare che il bianco si trova a sinistra, mostrando proprio questa apertura verso un nuovo mondo che andrà a sfociare nel mare di righe a destra. Morning Sound é il tipo di canzone che voglio associare al bianco, perché io di mattina vorrei proprio questo pezzo, per partire. La sua spensieratezza (non smorta, ma allegra) mi dà la voglia di uscire dal mio caro letto (per davvero!). Cosa c'è meglio di così?

Un caffè. Sì, perché sennò sono rincoglionita.

Il rosso porta con sè ancora vagonate di forza, presente soprattutto nell'uso meraviglioso della batteria. Quest'ultima, proprio per questo, si rivela fondamentale e vibrante per le canzoni della band newyorkese.

La presenza delle linee orizzontali spezzate produce un effetto di tensione, che viene messo in musica con suoni secchi con il battere di crash e ride nel singolo Three Rings. Inoltre le strisce colorate verticali, insieme al connubio di colori caldi, dà senso di calore, unità ed inclusione. Infatti, secondo Kandinskij i colori caldi attirano di più le persone, poiché tendono a dare il senso di vicinanza a chi guarda.

Blu, il colore meditativo e più profondo che ci sia. Questo colore indica, come l'azzurro, la quiete, ma data la sua tendenza al nero porta ad una quiete senza fine che si muove retrocedendo e fa allontanare lo sguardo dello spettatore. Sky Took Hold, per le sue melodie buie e drammatiche, porta l'ascoltatore a pensare sempre più in profondità, tornando poi in superficie e riportando slancio. Le linee morbide nelle macchie blu del cd ricordano delle cascate, donando un senso di pace interiore, ma allo stesso tempo una vibrazione fresca.

L'arancione è un colore secondario e come tale ha delle qualità intermedie. Infatti sfocia in una sorta di ambiguità, dato dal mix di rosso, passionale e forte, con il giallo, folle e instabile, portandolo a diventare un colore estremamente potente. La canzone #7, Cut Out, fortemente anni '70, ne è un esempio, perché porta ad un'armonia disarmonica nel complesso, che dà molti sprazzi melodici differenti carichi di energia.

Infine abbiamo il marrone, predominante nella copertina, per la sua stesura omogenea in un'area precisa e grazie alle screziature che presenta sulla sua superficie ricorda le montagne. Questo effetto fa associare il marrone, un colore che nasconde della vitalità nelle sue profondità, alla figura del triangolo, che trasmette un deciso dinamismo. Cosa ci vorranno dire i nostri Grizzly Bear? Beh, ovviamente di non fermarci al primo ascolto!

Infatti, se si presta attenzione si potranno percepire sempre nuovi elementi e melodie più profonde.

Una canzone dal colore marrone è Neighbors, poiché si hanno momenti di quiete e di follia vitale che si susseguono. Questo crea un modo speciale per dare importanza a tutte le parti del brano, partendo lentamente e arrivando al boom.

Lo so, forse è uno degli articoli più strani che avrete mai letto, ma fa lo stesso.

Quindi per concludere, imparate l'arte e mettetela da parte ascoltando questi fantastici album.