27 giugno 2017

Top (and flop) of the year: il meglio e il peggio del 2013

Dicembre, tempo di bilanci. Il mondo del giornalismo musicale come ogni anno non ci ha fatto mancare nessuna classifica, dalla canzone più passata in radio alla copertina più originale, dal video migliore al gruppo più deludente.

Diciamocelo chiaramente: di puttanate in questi giorni ne abbiamo lette tante.
Così tante, che ci vorrebbe una classifica delle peggiori classifiche.
Quindi, nel caso qualcuno la volesse fare, chi siamo noi per tirarci indietro dalla competizione?

Il nostro super staff (NeevWilliams, stunc, e me - Fort), che vi ha intrattenuto in questi mesi con guide intergalattiche e racconti di vita vissuta, si è riunito attorno ad un tavolino, e ha scelto di premiare gli album che ci hanno accompagnato durante il 2013.

Per non dare sempre solo spazio ai più belli, bravi e simpatici, abbiamo istituito cinque categorie:
- i Migliori : Semplicemente gli LP più meritevoli
- le Sorprese : I debut album che ci han colpito di più
- le Delusioni : Quelli per cui ci aspettavamo un grande disco, e invece...
- Schifo : servono spiegazioni?
- Altri Generi : sì, ogni tanto ascoltiamo anche qualcosa al di fuori dell'indiealternative (molto raramente e nascosti in bagno)

Buona lettura!

Le scelte di NeevWilliams

 

I Migliori:

1. AM – Arctic Monkeys

Vi aspettavate qualcosa di diverso da me? No.
Se non avessi Favourite Worst Nightmare nel cuore, AM scatterebbe al primo posto come mio lavoro preferito degli Arctic.
E’ la crescita di una band, accettatelo. Ce li vedreste ancor a scrivere di pub e scene di periferia?Magari con le solite melodie trite e ritrite? Suvvia.
2. Right Thoughs Right Words Right Action – Franz Ferdinand

Come sono scontata. Questo album ha un unico problema, ossia che prima o poi finisce.
Da quando è uscito non ho smesso di ascoltarlo nemmeno un giorno, come se fosse una sorta di droga. Però, Franz, magari la prossima volta tra un album e l’altro li accorciamo un po’ i tempi? Sennò io soffro.
3. Kveikur – Sigur Ros

Che posto sofferto. Ero indecisa tra di loro, QOTSA, Foals e Vampire Weekend, lo ammetto, ma poi l'Islanda ha preso il sopravvento. Che sofferenza questa classifica, amici.
Tornando a noi... ma di cosa cantano i Sigur Ros? Che cazzo di lingua è?
Ma chi se ne frega, i Sigur Ros nelle loro canzoni potrebbero anche elencare tutti gli ingredienti di tipiche ricette islandesi che io sarei già in lacrime ed adorazione. Sapete che bello? 'Aggiungete due cucchiaini da caffè di sale o l'arrosto rimane un po' insipidoooooOOOOOH' e tu sei li a piangere come se ti fosse morto il cane pensando sia poesia, magari cercando di capire dove stia guardando Jonsi, se te, la luna o, molto probabilmente, entrambi. Questi han capito tutto della vita!

 

Le Sorprese:

1. The Bones Of What You Believe – Chvrches

 Dalla Scozia con furore, per me sono una delle band dell’anno. Ottimo debutto, ottimi live, scozzesi… che volete di più? Un live in Italia, dite? Eh, anche io.
2. Days Are Gone – Haim

Queste tre sorelle americane a me stavano proprio sulle palle. Le canzoni non mi dicevano niente, loro erano sempre in ogni evento e rivista… il loro successo planetario proprio non me lo spiegavo. Poi è uscito l’album e, sorpresa sorpresa, mi è proprio piaciuto. Ma stai dunque a vedere che ste Haim non sono poi così male? Anche con loro, sono in attesa di live per un giudizio finale. Nel frattempo, rivalutate, son finite qui.
(...però mi stanno ancora sui maroni)
3. In Love – Peace

Ma guarda a te questi Peace. A vederli in faccia penseresti che siano un gruppo di ritardatari a qualche Gay Pride ed invece no, son una band…e pure brava.
Live consigliatissimi, fatecelo un pensierino.

 

Le Delusioni:

1. Comedown Machine- The Strokes

Ma sono gli Strokes? Aiuto.
Album da dimenticare, in caso non sia già stato fatto da tutti, Strokes compresi. Però hey, One Way Trigger come sottofondo a Super Mario starebbe da dio!
Che dite, ci tornate in studio a produrre qualcosa che valga un tour?
2. Random Access Memories – Daft Punk

Oh, de gustibus, sarà anche un capolavoro eh, però a me questo album non è arrivato PER NIENTE.
Up all night to get lucky ci sono stata pure io, ma per piangere, visto che un nuovo album dei Daft Punk lo bramavo da tempo. Ok si, dei bei pezzi ci sono, ma zero, a me di questo album non rimane niente.
Vi fate perdonare con una data nel Bel paese?
3.  Loud Like Love – Placebo

Placebo, miei Placebo, cosa avete combinato? Siete una delle mie band preferite, cosa ci fate nella categoria “delusione”? Eh.
Loud Like Love non mi ha convinto proprio per un cazzo, per dirlo in modo poetico. Sarà che ancora non ho trovato la poesia in frasi come: “ derubiamo una banca, poi andiamo a casa e facciamo l’amore”.
Scusa, come?!

 

Schifo:

1. Bad Blood- Bastille

Grazie Bastille, con la vostra Pompeii ho sperato più volte che il Vesuvio eruttasse e voi foste nei paraggi.
Non dico altro.

 

2. MGMT- MGMT

NEEEXT.
Indossiamo la fascetta in testa e continuiamo ad ascoltare solo i primi due album, dimenticandoci di questa lagna.
(Poi la fascetta toglietela, mica che vi si blocchi la circolazione)

 

3. Bitter Rivals- Sleigh Bells

Ma quanto sono rimasta male da questo album, ma quanto.
Gli Sleigh Bells mi sono sempre piaciuti, anche se live non sono spettacolari. Fanno quel tipo di musica caotica che è utilissima per isolarsi in caso di persone che parlino a vanvera, quel tipo di canzoni che vedresti bene come soudtrack prima di una catfight tra bionde.
Ma questo album, signore mio, che schifo. Non avrei mai pensato di dire: “ma quando finisce?” riferito ad un loro cd…ED INVECE.

 

Altri generi:

1. Matangi – M.I.A.

M.I.A. merita già la posizione per aver scritto Y.A.L.A., al secolo “you always live again” e aver creato così un movimento spiritualmente anti Y.O.L.O.
Gli Strokes stan piangendo.
Forse non il miglior album di M.I.A. ma le vogliamo bene comunque.

 

2. Artpop- Lady Gaga

Lady Gaga è il mio tallone d’Achille, a Germanotta io non so proprio dire di no.
Eddai, non venitemi a dire che non avete mai canticchiato una delle sue canzoni perché no, non vi crederei nemmeno con l’evidenza davanti.
Diciamolo, non è il suo lavoro migliore, ma tra una Applause ed una Donatella io le perdono tutto, anche il far crescere esponenzialmente il mio livello di trashaggine e rendere il mio ipod meno hipster.

 

3. The 20/20 Experience – Justin Timberlake

Quel gran gran gran pezzo di manzo di Justin Timberlake sa ancora fare il suo sporco lavoro in un panorama dove oramai fare pop è una sciocchezza da tutti i giorni.
Grazie Justin per tenere alta la bandiera del buon pop e magari un concertino in Italia piazzalo, ti assicuro un sold out lampo.
Ora scusate, torno a cantare Mirrors al cuscino.

I nomi scelti da stunc

 

i Migliori:

Gli album che ho amato sin dal primo momento e che sono finiti dritti nella mia playlist “Pulisci casa in modo decente volumi 1,2,3”
1. Arcade Fire – Reflektor

Ci penso e mi vengono le vertigini. Sarà il francese, saranno Orfeo ed Euridice, sarà che la copertina è di un accecante che è una meraviglia, saranno gli Arcade Fire ma io ‘sta roba qui l’adoro alla follia.

 

2. Franz Ferdinand – Right Toughts, Right Words, Right Action

Con vinili fucsia e tracklist spoilerata interamente nei live gli scozzesucci in questione hanno varcato la soglia di casa mia per l’ennesima volta, decidendo di non andarsene più (AH MALEDETTI).

 

3. Biffy Clyro – Opposites

Se avete pensato “ODDIO SIMON TI AMO SPOSAMI” andate a fare cinque minuti di punizione nell’angolo a voi più vicino.

 

Le Sorprese:

1. CHVRCHES – The Bones of What You Believe

Sorvoliamo per un attimo sul fatto che la bella Lauren sia nei sogni proibiti di almeno tre quarti della popolazione maschile hip: CHVRCES QUAND’ È CHE VENITE IN ITALIA?

 

2. Daughter – If you leave

Ok i Daughter non erano una sorpresa ma facciamo che gli EP non contano perché questo album da qualche parte andava messo.

 

Swim Deep – Where The Heaven Are We

Il loro album è qui, ma il loro atteggiamento durante i live è alquanto MEH.

 

Le Delusioni:

Tre delle mie band preferite che mi spezza il cuore inserire in questa sezione.

1. White Lies – Big TV
2. Placebo – Loud Like Love
3. Editors – The Weight of Your Love

 

Schifo:

1. Bastille – Bad Blood

In fondo gli EP mi piaciucchiavano pure. Un album intero è troppo anche per la mia infinita pazienza.

 

2. Beady Eye – BE

Nel 2013 i commenti nostalgici sugli Oasis sono considerati cliché?

 

3. MGMT – MGMT

A malincuore torno ad ascoltare gli album precedenti.

 

Altri Generi:

1. Lady Gaga – ARTPOP

Ma come ci fanno a stare quella voce, quella tecnica, quella coordinazione in un metro e una merendina? Qualsiasi cosa questa donna decida di fare scatena in me la reazione “ma ne sbaglierà mai una?”

 

2. Macklemore – The Heist

Mia sorella ha avuto da ridire sul mio ciondolare la testa come se provenissi dal peggior ghetto del mondo, ma tant’è.

 

3. Justin Timberlake – The 20/20 Experience

La suddetta sorella, evidentemente non contenta di avermi portata sulla strada di BSB e Blue quando ancora non sapevo chi fossero i Muse, mi ha contagiata con questo crudele essere divino sceso in terra per redimere i nostri peccati.

 

Le scelte di Fort

 

I Migliori:

1. AM – Arctic Monkeys

È difficile non dare il primo premio a questo disco. Per una band importante il quinto album ha sempre un significato particolare: è quello che ti può fare entrare definitivamente nella storia o può segnare l'inizio della fine. I Coldplay e gli Strokes - due gruppi che personalmente adoro - con il loro quinto LP hanno intrapreso, ahimè, la seconda strada.
Gli Arctic invece no, e dopo Suck it and See che non era male ma, diciamocelo, ci aveva un po' deluso, hanno sfornato un prodotto pazzesco, pur essendo diverso dai lavori precedenti.
Ma la grandezza di una band è proprio questa, come dice Josh Homme a proposito di AM: "Stanno giocando ad un gioco pericoloso, quello di produrre qualcosa di diverso ogni volta. Ma è l'unico gioco cui vale la pena partecipare"
2. Shangri La - Jake Bugg

Annunciato a ciel sereno dal singolo What Doesn't Kill You, ci aspettavamo una svolta verso un rock più spinto, stile primi Arctic Monkeys. Invece no, le tracce movimentate ci sono, ma l'album si allinea con il debut, e nonostante secondo molti non ne sia all'altezza, secondo me invece è quantomeno allo stesso livello.
Jake Bugg non ha ancora compiuto 20 anni e già scrive e canta da uomo vissuto. Lo dico sottovoce, ma lo dico: sta venendo fuori il Bob Dylan del terzo millennio.
3. Right Thoughs Right Words Right Action – Franz Ferdinand

Appena uscito, ho ascoltato RTRWRA (impossibile scriverlo per intero ogni volta) con molta curiosità: dopo 4 anni nessuno sapeva cosa aspettarsi.
I Franz Ferdinand hanno sorpreso tutti, con un LP godibilissimo, divertente, giocoso, frizzante. Ascoltatelo!

 

Le Sorprese:

1. 180 - Palma Violets

Dal primo singolo, Best of Friends, ho avuto un debole per i Palma. Complice NME, si era creato moltissimo hype attorno ai quattro londinesi, e 180, uscito a febbraio, non ha deluso le aspettative. Il risultato è ancora un po' grezzo - alcuni hanno paragonato il disco alla registrazione di una jam session - ma il potenziale è forte, fortissimo.
Se non fanno cazzate saranno un gruppo importante nel garage rock dei prossimi anni.
2. Days Are Gone – Haim

Ipnotico. Ogni singolo pubblicato dall'album ti rimane in testa per giorni, settimane, senza via d'uscita. Tre sorelle, un sound anni 80, la California come sfondo. Insieme ai Palma Violets sono state spinte moltissimo da NME; secondo me, meritatamente.
3. Snapshot – Strypes

Loro, sono stati la vera sorpresa. Non li conoscevo, forse tu, lettore, ancora non li conosci. Chi sono? Gli Strypes, quattro giovanissimi irlandesi (tra i 16 e i 18 anni) che con il loro movimentato blues rock convincerebbero chiunque di aver viaggiato nel tempo e provenire dagli anni '60.
Chi ha visto gli AM a novembre a Milano ha avuto la fortuna di vederli, e ha concordato con me: moltissima energia, ottimo debutto!

 

Le Delusioni:

1. Comedown Machine- The Strokes

Cosa avete fatto, cosa avete fatto. La mia band preferita ridotta in questo stato. Mi viene da piangere.
La prima metà dell'album è buona, non livello Strokes ma buona, ma dalla sesta canzone in poi preferisco stendere un velo pietoso.
2. MGMT - MGMT

Ho poco da dire, l'ho ascoltato poche volte, ho provato a farmelo piacere, ma niente da fare. Un disco che - per usare un eufemismo - non rimarrà nella storia
3.  In Rolling Waves - Naked & Famous

A tre anni dal promettente "Passive Me, Aggressive You", tornano i Naked & Famous, ma non lasciano il segno.

 

Schifo:

1. Glamour - I Cani

Osannato da molti, speravo mi spogliasse delle mie convinzioni riguardo alla musica italiana, e nello specifico, all'indie italiano. Che invece sono state confermate: è un genere che non fa per noi.

 

2. Ice on the Dune - Empire of The Sun

Si salva Alive.

 

3. Songs For Imaginative People - Darwin Deez

Un album che è difficile ascoltare più di una volta

 

Altri generi:

E chi li ascolta gli altri generi?

Che ne pensate? Volete abbracciarci per quanto siete d'accordo con noi? Volete insultarci? Diteci la vostra!