19 luglio 2018

7 Canzoni da leggere

Dall'alba dei tempi — che si tratti di scrittori o di cantautori — è inevitabile, oltre che dalle proprie esperienze personali, prendere spunto da romanzi e poesie letti durante l'arco della propria vita. Che siano cose studiate a scuola per obbligo e poi rimaste impresse, un libro incontrato per caso sullo scaffale di una libreria o, in molti casi, frutto di una mancata laurea in lettere e una ancora più mancata cattedra in letteratura inglese, influenze di questo tipo non sono per nulla rare nel mondo della musica. A partire dai semplici riferimenti letterari che quasi passano inosservati a interi personaggi presi in prestito o, ancora, interi versi disseminati qua e là per tutto il brano; che siano i Beatles o che sia il trash più trash, appoggiarsi ad un libro per aiutarsi a scrivere un testo è una delle costanti perenni della lirica musicale.

Wuthering Heights - Kate Bush
Voglio iniziare con un po' di vecchio e sano trash anche perché, e so che se negate state mentendo, chi non ha mai ascoltato almeno una volta questa canzone? E per chi l'ha ascoltata più volte, so perfettamente che siete finiti ad urlare il ritornello di questo brano a squarciagola usando il telecomando/spazzola come microfono. È un evergreen. E lo sarà per sempre, proprio come l'amore di Cathy e Heathcliff, personaggi del romanzo di Emily Brontë dallo stesso titolo della canzone.

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Soma - The Strokes
Il Brave New World (Il Mondo Nuovo) di Huxley, romanzo fantascientifico ambientato in un distopico mondo futuristico, fornisce al buon Casablancas l'allucinogeno chiamato appunto "soma" e cioè un tipo di droga che va assunta per allontanare i pensieri negativi ma che può portare alla morte se assunta in quantità eccessive. La vita prospettata da Huxley prevede molte libertà, di qualsiasi genere, ed è un tipo di vita che rende le persone socialmente accettabili; è inaccettabile invece rifiutare di assumere il soma e soprattutto avere pensieri propri, per lo più negativi, contro gli altri e contro la società. "Soma is what they would take when hard times opened their eyes."

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Dust Bowl Dance - Mumford&Sons
Una canzone proveniente da un album il cui titolo è tutto un programma: "Sigh No More" arriva direttamente dal Bardo inglese per eccellenza, William Shakespeare, e il suo Much Ado About Nothing (Molto Rumore Per Nulla). Quanto al titolo del brano invece, è ispirato da Grapes of Wrath (Furore) di John Steinback che il frontman della band, all'epoca della stesura dell'album, aveva da poco terminato di leggere usandolo per costruire un qualcosa attorno a degli accordi che il suo tastierista gli proponeva. Il libro di Steinback narra le vicende degli Joad, una povera famiglia, che migra verso la California provando a ricostruirsi una vita dopo l'enorme siccità nel sud degli Stati Uniti durante gli anni 30 del Novecento.

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2+2= 5 - Radiohead
Beh, il collegamento con 1984 di Orwell è più che evidente: nel romanzo, la psicopolizia e il Big Brother devono insegnare alla popolazione a rifiutare ciò che loro hanno sempre creduto vero inculcando appunto un risultato matematico errato. Ma pare che questo non sia l'unico riferimento letterario della canzone. Il brano ha il sottotitolo di (Lukewarm) e, secondo le parole dello stesso Thom Yorke, sarebbe un riferimento nientepopodimenoche legato alla Divina Commedia di Dante, precisamente al canto degli ignavi, coloro che mai agiscono attraverso le proprie idee. Secondo Yorke, sarebbe un'ottima metafora per descrivere questo brano.

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Off To The Races - Lana Del Rey
Miss del Rey è piena di sorprese, come l'origine del titolo del suo terzo lavoro in studio: Ultraviolence che pare prenda spunto dal cult A Clockwork Orange (Arancia Meccanica) di Anthony Burgess. Ma l'inserimento di riferimenti a romanzi e poesie nelle sue canzoni è ben più radicata e risale (considerando il primo disco registrato come Lizzy Grant) al suo secondo lavoro, Born To Die: la ri-rilasciata Off To The Races. Qui Lolita di Nabokov, di cui credo (e spero perché è un capolavoro) tutti conoscano la storia, regna sovrana con citazioni vere e proprie prese dal testo che narra l'amore ossessivo e malato di un professore di mezza età per una dodicenne. "Light of my life, fire of my loins, be a good baby do what I want."

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Don't Look Back In Anger - Oasis
Personalmente mi piacerebbe credere che parte della genesi di questo inno generazionale derivi dall'opera teatrale di John Osborne, Look Back In Anger (Ricorda con rabbia) a cui anche Bowie si è ispirato per l'omonima canzone contenuta nel disco Lodger. Al centro dell'opera c'è un triangolo amoroso, poi è tutto un susseguirsi di eventi: la staticità della Gran Bretagna centrale nel pieno degli anni 50 del Novecento, dei ragazzi annoiati e diversi tra loro solo per il rango sociale in cui sono nati. La generazione degli angry young men, di quei giovani arrabbiati come Osborne, che non avevano altro da fare se non criticare la società e le istituzioni politiche attorno alle quali gravitavano le loro vite annoiate. Ma probabilmente sono solo viaggi mentali (w la koka), who knows...

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42 - Coldplay
Tutti ci siamo chiesti almeno una volta quale fosse "la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto". Negli anni '80 ci ha pensato Douglas Adams e la sua The Hitchhiker's Guide To The Galaxy (Guida Galattica per gli Autostoppisti), romanzo fantascientifico che ha ispirato questo brano dei Coldplay (e non è il solo: Don't Panic dall'album Parachutes ha per titolo il leit motiv dell'intero libro). Chris Martin, frontman della band, non ha mai confermato definitivamente un legame della canzone con l'opera di Adams ma non è famoso per rendere note le fonti d'ispirazione per i suoi testi...

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