29 ottobre 2016

"Orribile, lento, spazzatura": Le 11 peggiori recensioni di Is This It

Ah, l’Internet. Quel posto dove tutti sono esperti di tutto, e tutti sono pronti a spalar merda addosso a qualsiasi cosa.

È anche quel posto, però, dove tutto è per sempre: qualsiasi cosa tu pubblichi online, ne rimarrà comunque una traccia salvata da qualche parte.

Qualche giorno fa sono capitato per caso (sì, ok, proprio casualmente…) sulla pagina Amazon di Is This It? e, guardando le recensioni, ho visto questo:
peggiori recensioni the strokes is this it amazon

 

Come non notare le 13 recensioni a due stelle, e le QUINDICI recensioni a una?
E va bene, sono il primo a dire che non sia facile giudicare un album dal primo ascolto, ma proprio per questo, mi esimo dal farlo, e aspetto di riascoltarlo 5,7,10 volte.

Ma alcuni hanno evidentemente la capacità di sentenziare definitivamente sulla carriera di una band, così bravi che Nostradamus a confronto è meno credibile del mago Otelma.

E visto che lo sputtanamento è uno degli sport più belli da praticare, vediamo una lista delle peggiori predizioni riguardanti gli Strokes, tratte da Amazon e non solo (in omaggio, un paio di recensioni postume)

  • La predizione rischiosa

    Roba veramente sopravvalutata. Un sound orribile e debole, non qualcosa che vivrà a lungo nella memoria. Canzoni insipide, don’t believe the hype.

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  • Consigli per gli acquisti

    “Completamente privo di originalità, quest’album spiega come sarebbe una cover band dei Velvet Underground o dei New York Dolls: dilettanti allo sbaraglio le cui lacune tecniche vengono aiutate da ottimi trucchi di produzione. Un esempio tremendo di hype esagerato. Comprate ”Kiss This“ dei Sex Pistols o qualsiasi cosa dei Ramones per qualcosa di veramente eccitante. Questo è un surrogato di immondizia.

  • L’astronomo

    Quest’album succhia i cazzi così tanto che lo spazio-tempo sta venendo lentamente attirato da un buco nero di mediocrità. Ok non dirò che gli Strokes son completamente privi di talento, perchè, sì, un po’ di roba è vagamente orecchiabile, ma quello che mi fa strappare la pelle dalla faccia è quell’aria di compiacimento. Potrei andare avanti all’infinito nello spiegare perché odii questi impostori pulisci-merda, ma chiunque può inventarsi insulti creativi.

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  • Il negazionista (recensione del 2010)

    Avendo navigato sopra ad un autentico tsunami di hype (dovuto maggiormente a NME), mi aspettavo che il debut del 2001 degli Strokes avesse lo stesso impatto musicale di Appetite for Destruction dei Guns ‘n’ Roses o di Nevermind dei Nirvana. Invece, sono rimasto deluso nel trovare un album noioso, ad una dimensione, canzoni estremamente indie, svuotato di ogni vera potenza, passione o emozione.

    Is This It è il classico esempio di hype che ha la maggiore sulla sostanza, e semplicemente non riesco a capirne tutto l’interesse a riguardo. È triste per l’industria musicale odierna che gli Strokes possano arrivare a dischi di platino con questa spazzatura generica, mentre band originali (e largamente superiori) come i Wildhearts lottano per un po’ di riconoscimento.

    Senza dubbio in molti non saranno d’accordo, ma considerate questo. Se, come dice NME, gli Strokes fossero davvero i salvatori del Rock and Roll, perché le loro vendite sono state continuamente in declino per ogni album, al punto che ora, nel 2010, stanno lavorando sul quarto album e nessuno sembra fregarsene? Non aggiungo altro.

  • L'esagerato

    Per me questo album caratterizza qualsiasi cosa ci sia di sbagliato nella musica rock: musica indie pigra, monotona, che non ti porta da nessuna parte. Quest’album è completamente privo di qualsiasi energia. Ogni singola traccia sembra la stessa, gli assoli di chitarra sono inesistenti e il lavoro di chitarra in generale è una somma di accordi strimpellati. Julian Casablancas cerca di imitare lo stile di voce di Lou Reed fallendo miseralmente, e in generale il suono del disco è così completamente minimalista e povero. Come si possa votare questo album 2, per non parlare di 5 stelle, è al di fuori della mia comprensione. Ci sono chiaramente un sacco di persone completamente senza gusto musicale là fuori.

  • Il confuso

    Davvero, non capisco. Forse sto invecchiando un po’, ma mi ricordo i tempi dei CBGB (sono Newyorkese doc, ero lì), Ig, Lou, ecc. Questi ragazzi sembrano più una copia dei Gang o Four che una reincarnazione della vecchia scena musicale di NY. Ho dato loro un ascolto completo perché non sono per niente un fan di musica nuova. Non sento la rivoluzione. Se cerchi un sound del genere, dai un ascolto agli Underground, magari.

    La beffa, il confuso part II, l'etero e non solo: leggi le altre 5 >>>

  • La beffa

    Stavo leggendo alcune liste di grandi album su internet. Molti indicavano questo come uno dei migliori album della prima decade del 2000. Per cui l’ho comprato con grandi aspettative. Sono rimasto davvero deluso. L’album sembra la stessa canzone ripetuta. Il suono è molto minimalista e sfuocato, sembra che la musica venga fuori dalla credenza e non dalle casse. Sono confuso sul perché questo sia considerato come un album che vale la pena avere. Questo disco è in realtà uno dei peggiori che abbia mai acquistato.
    Se posso, vi consiglio di leggere la lista dei 500 migliori album di sempre di Rolling Stone, e usate quella come guida per gli acquisti. Esplode di vera qualità. 

    Due anni dopo questa recensione (del 2010), Rolling Stone ha pubblicato la lista aggiornata dei 500 album migliori di sempre, e indovinate chi c'era? Esatto. Posizione 199, Is This It.

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  • Doppio strike (pure gli White Stripes..?)

    Naturalmente, lo odio. Che avranno mai fatto i Wire, i Television o i New York Dolls per meritarsi di essere comparati a questo gruppo di wannabe-Velvet-Underground-groupies incredibilmente sopravvalutati?

    Mi piacciono alcune delle argomentazioni a favore degli Strokes. “Ma scrivono canzoni orecchiabili!”, sì come gli svedesi che scrivono per Britney Spears.

    Fanno schifo, così come i White Stripes.

    Jack White non apprezza.
  • Nostradamus part II

    Non capisco questa band. Solo qualche suono noioso, lento e retrò. Niente di nuovo, i NOFX hanno contribuito di più al mondo della musica. Non sentirete parlare di nuovo di questa band. Un altro album da contratto e potrete salutarli, se sarete ancora qui.

  • L’educato (ma non gay eh!)

    Ma fatemi il piacere! Quest’album è un escremento del trash-glam anni Settanta di Iggy/Lou Reed. Una parodia di ogni cliché. Quando lo ascolto mi viene voglia di tirarmi lentamente fuori dal culo dei pinoli, giusto per distrarmi. Mi piace parlare di culi, ma non sono gay.

  • Il confuso part II

    “Last Night“ mi era davvero piaciuta, ma dopo aver ascoltato quest’album, è tutto lì. L’album dura poco più di 30 minuti. Che è veramente troppo poco e ogni canzone sembra veramente uguale alle altre dopo alcuni ascolti. Il fatto che questa band stia ricevendo così tanti apprezzamenti dalla critica è al di fuori della mia comprensione. Speriamo il prossimo album sia un po’ più interessante… ma dubito. EVITALO A MENO CHE TU SIA UN FAN.

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