31 marzo 2020

Proudly Presents... le foto del concerto degli Wombats al Fabrique di Milano

Ci sono spesso band che ammiriamo per anni, che ci fanno impazzire, non solo musicalmente, ma anche letteralmente, per poterle vedere almeno una volta in tour nella propria zona. Però, ci sono anche band validissime che puntualmente snobbiamo, non per qualche preciso motivo, ma semplicemente perché manca quella scintilla iniziale che ti fa appassionare ad una band, e non solo ai suoi tre singoli più celebri e celebrati. Per me, una di queste band erano gli Wombats. Band con un ottimo repertorio, ma che non avevo mai avuto l'occasione (o la voglia, ahimè) di approfondire.

L'occasione si è presentata nella fredda serata milanese del 12 febbraio. La band di Liverpool è finalmente tornata nel Belpaese, per promuovere il loro ultimo lavoro, "Beautiful People Will Ruin Your Life", album rilasciato quasi esattamente un anno fa.  Ovviamente, la band non si è fatta mancare una buona compagnia, portandosi dietro due ottime band: i Circa Waves e i giovani BLOXX. Questi ultimi danno il via alle danze, e saranno loro quelli a dare un sapore più vintage alla serata, con un sound che potrebbe ricordare gli anni '90. Decisamente piacevoli e interessanti. Dopo di loro, i più conosciuti Circa Waves, che hanno infiammato il Fabrique con otto canzoni, tra cui le nuovissime Movies e Be Somebody Good. Non poteva mancare in conclusione il loro inno indie T-Shirt Weather. Promossi a pieni voti.

Infine, ecco i protagonisti della serata: The Wombats, che partono subito con un singolo di punta dall'ultimo album, la frizzante Cheetah Tongue. Si percepisce già un tripudio di colori dal palco. Tra vari pezzi nuovi, la maggior parte appunto dall'ultimo album, non possono mancare i loro vecchi successi, che hanno un piglio davvero speciale nel pubblico, che si esalta non poco. Tra palloni volanti tra la folla e vombati giganti che calcano il palco con stampelle e tutù durante Let's Dance to Joy Division, la serata procede a gran ritmo, lasciando però spazio anche a pezzi decisamente più chill come Emoticons e Pink Lemonade. Dopo un set di 16 canzoni, c'è ancora spazio per un emozionante encore che si apre con una bellissima versione acustica di Lethal Combination, continua con la recentissima Turn e si conclude con uno dei loro pezzi più importanti (e belli, sottolineiamo): Greek Tragedy, che conclude davvero in bellezza la colorata serata meneghina, rapita da questo vivace trio, capace di creare uno degli show più apprezzabili nella scena indie degli ultimi anni.

Si ringrazia Maria Laura Arturi per le belle foto: http://www.arturized.com/