29 ottobre 2016

ALBUM: Drones, Muse

Muse: Drones

Anticipato da numerose bestemmie fughe di notizie a destra e a manca già 11015870_10152887723498725_8861966302134959842_n
da fine 2014, confermato poi da quello che sembrava uno "sbadato" post su Instagram dov'era ben visibile il titolo di un ipotetico album.

Ma nella Muse-logic, ovviamente, niente è casuale se si tratta di far salire quell'atavico odio che almeno una volta nella vita tutti hanno provato per il trio inglese. Drones viene confermato e, assieme ad esso, arriva Psycho, il solito pseudo-singolo di lancio che funge quasi da teaser, com'è successo per il precedente lavoro – The 2nd Law – con Unsustainable.

Non mancano le dichiarazioni della band sul nuovo album. È chiaro che, se avessimo un euro per ogni volta che Matt Bellamy afferma di voler tornare alle sonorità heavy dei loro inizi, potremmo acquistare senza problemi l'apparentemente sovrapprezzato biglietto per l'unica – al momento – data italiana dei Muse in Italia: il 18 luglio al Rock In Roma.

I Muse dicono quindi, come ad ogni nuovo album, di voler abbandonare le sonorità elettroniche, e diverse dai primi album, tenute negli ultimi lavori per tornare a quei riff belli pesanti a cui ci hanno abituati sin dall'inizio.
Sarà così? I singoli successivi a Psycho sembrano aver mantenuto la promessa, forse: Dead Inside sembra ripresentare però quella megalomania da stadio che caratteristica almeno un paio di pezzi per ogni album dei Muse. Non è nemmeno nuova la particolarità di rivelare tanti brani dell'album, sia come singoli e sia come brani suonati live in un mini tour fatto esclusivamente in Inghilterra a inizio anno, probabilmente per attutire l'eventuale arrivo di un leak dell'album come sempre più spesso accade ultimamente.

Oggi salutiamo il nuovo arrivato in casa Muse. Eccone la tracklist:

1) Dead Inside
2)
3) Psycho
4) Mercy
5) Reapers
6) The Handler
7) [JFK]
8) Defector
9) Revolt
10) Aftermath
11) The Globalist
12) Drones