12 novembre 2016

Electric Feel: la playlist electro-indie di NoisyRoad

Vi vedo già. Lì in un angolo, con il vostro gin tonic in mano mentre i vostri amici si buttano in pista sulle note di Alvaro Soler. Voi, lì avvolti nel vostro disagio, costantemente eletti protettori del vostro amico collassato sul divanetto, non volete scendere a patti con la musica elettronica e commerciale che per tutta la sera rimbomberà nel locale e per tutto il giorno seguente pure nelle vostre orecchie. State lì a guardare attorno a voi la gente che si muove a scatti a causa dello strobo, la tipa che vi piace che si limona incomprensibilmente proprio quell'altro tipo, il sedicenne sudaticcio che non si sa per quale strana ragione vi sbatte contro e vi saluta. Voi state lì e con metodo quasi maniacale analizzate in slow motion ogni centimetro della sala e ogni volto sorridente e pensate: "Ma io che ci faccio qui?".

Voi creature da Primavera Sound, voi che ascoltate gli Strokes e che ai nuovi Coldplay preferite quelli di Parachutes, semplicemente non ci riuscite, non riuscite proprio a muovervi con quella musica. Sfortunatamente l'estate è arrivata e il vostro gruppo, come ogni anno, vi costringerà ad andare almeno una sera in discoteca. Non appena sentite la parola "Gabry Ponte" vorreste sparire, trovare una scusa plausibile, ammalarvi, e invece no. A voi le canzone in spagnolo fanno venire i nervi, 40 euro per fare tavolo li spendereste piuttosto per andare a vedere i Last Shadow Puppets, in Belgio volete andarci per il Rock Werchter non per Tomorrowland.

Fortunatamente, non tutta l'elettronica prodotta a questo mondo fa schifo. Daft Punk o Justice, vi dicono nulla? Diciamocelo, Random Access Memories sarà tra gli scaffali di metà dei lettori di NoisyRoad e l'altra metà nel lontano 2008 avrà una foto in cui imitava (I) dei Crystal Castles. La prossima volta che i vostri amici vi chiederanno di andare a ballare e lui non è il dj

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o tra gli special guest non c'è DJ Windows 98, proponete di stare a casa, raccogliete gli amici giusti, comprate qualche bottiglia, tirate fuori i bicchieri e i limoni, e improvvisatevi voi dj con questa playlist! Indie, vi sfido a non ballare.

NB: Preparatevi a singalong interminabili e a circondare l'amico che riuscirà a cantare tutta Technologic con tanto di passi robot, ad un Flat Eric sul divano e all'amico con Shazam alla mano che vi dirà "Ma questa l'ho già sentita in una pubblicità". Preparatevi a ritmi ripetitivi dei dj francesi e a quelli più tranquilli e trascinanti di qualche musicista inglese giusti per avvinghiavi a qualcuno, a balli frenetici e salti di cui le vostre ginocchia non vi ringrazieranno.