14 gennaio 2018

Throwback 2008 / 2018: cosa accadeva 10 anni fa

Viene comunemente chiamato nella tradizione anniversario di alluminio il legame che lega due persone per 10 anni.
In questo caso i soggetti non sono due persone unite da una promessa, atto giuridico o sacramento che sia, ma una “semplice” registrazione di un brano e ogni individuo che può trovarsi in sintonia con esso, quasi da impossessarsene e sentirlo suo.
Il tempo passa e quanto è bello rimembrare reconditi ricordi, immagini, emozioni, ed è inutile nascondere il fatto che tutti questi siano collegati a una canzone che per caso passava alla radio, a un cd che il vicino di casa esperto di computer ti masterizzava e in tempo 10 secondi si sporcava di ditate. Il pensiero di quello che è avvenuto nella scena musicale dieci anni fa e quello che potrà offrirci questo 2018 si trova veramente al limite tra l’entusiasmante/elettrizzante e la profonda tristezza. Risulta difficile e doloroso guardare indietro e pensare che queste canzoni, questi singoli, queste hit elencate qua sotto, quest'anno spengono dieci candeline.

I The Killers facevano saltare intere popolazioni con Human, quattro ragazzi inglesi che si fanno tutt’ora chiamare Coldplay venivano consacrati tra i big grazie a Viva La Vida, nuove facce e soprattutto nuovi suoni e synth mastodontici come quelli degli MGMT si prendevano l’entusiasmo dei giovani grazie a inni come Time To Pretend, d’altro canto, ci salutavano con i loro ultimi album i The Verve, urlando al mondo Love Is Noise, assieme agli Oasis dei pazzi fratelli Gallagher che pubblicavano Dig Out Your Soul.

Più nascosti e lontani dai riflettori, gli australiani Tame Impala in quell’anno firmavano il loro primo contratto con l’etichetta indipendente "Modular Recordings" e registrarono il primo EP con il nome omonimo della band.
Dall'altra parte del Pacifico invece, l'incontro tra un due ragazzotti provenienti dalle due coste rivali degli U.S.A. avrebbe dato vita ai The War On Drugs, subito abbandonati dopo l'uscita in quell'anno del primo album da Kurt Vile.

Tra i nomi e band celebri che si formarono dieci anni fa e che poco dopo pubblicarono i primi lavori troviamo anche: i londinesi Florence + the Machine, i Dead Men's Bones con il loro Ryan Gosling, dalla grande mela i Fun, nella viziosa Las Vegas iniziavano a crescere gli Imagine Dragons, l'idea indie-rock di M.B. Lerner dei Telekinesis.

Davanti a tutto questo, che dire?

 

Difficile essere fiduciosi e entusiasti se guardiamo cosa successe alle nostre spalle 10 anni fa, nel 2008, anno in cui l’America ci regalava Barack Obama presidente e Tony Stark con il suo Iron Man e l'oro arrivava per la prima volta a 1000$ l'oncia. L’unico consiglio è quello di tenere gli occhi aperti, tenere alta la guardia e seguire tutte le nuove uscite, cercarle, esplorare quante più playlist e riviste possibili, e perché no, buttarsi in concerti di gruppi sconosciuti e appassionarsi.
Tanto è saldo e forte il legame con canzoni del passato, tanto è immenso il desiderio di scoprire nuovi testi, suoni, interi album, figure alle quali legarsi. Un desiderio talmente grande che nel momento in cui si avvera pare diventare nostro, qualcosa di intimo e che non si trova più sotto il mero formato di un file mp3 che scorre tra gli auricolari o che vaga all'interno delle casse; muta in qualcosa di tangibile, di vero, che si trova esattamente nel posto in cui casualmente ci troviamo anche noi.

Chi l'avrebbe mai detto che alcune delle canzoni sfornate dieci anni fa sarebbero rimaste così attuali e in grado di fermare in qualche modo il tempo, tanto potente, così tanto che basta un emittente radiofonica o il nostro Spotify che la inserisce tra le canzoni in coda o discover weekly per dare il via a lunghi passi indietro nel tempo. Ecco qua una playlist tutta indie a cui fare gli auguri, con la quale fare un salto nel passato e pensare quante cose sono cambiate, quanto siamo cambiati da quel 2008 che sembrava ieri, ieri che dura dieci anni.