19 dicembre 2018

UP&COMING: The Rhythm Method

Per chi come me giudica un disco anche dalla copertina, non è difficile essere attratti dall'immagine profilo che questo duo di Londra ha su Spotify: la confezione argentata di un preservativo con su stampato il loro logo. Ho subito pensato che non dovevano di certo suonare come una qualsiasi altra band. Molto più sfacciati e irreverenti, i ragazzi non dovevano prendersi molto sul serio, infatti in un batter d'occhio hanno fatto scattare la scintilla. Sonorità per la maggior parte in levare, allegre e spensierate molto anni '80 si mescolano a testi quasi parlati piuttosto arguti che spesso ritraggono un pezzettino di vita nella capitale britannica, un condensato di storia e contemporaneità anglosassone. Proprio questo aspetto bonario e queste sonorità d'altri tempi li fa notare e li rende subito simpatici, facendo divertire il pubblico al primo ascolto. Così mi hanno convinto a farli approdare anche in Italia.

Nome: The Rhythm Method

Nazionalità: inglese

Membri: Joey e Rowan

Per quelli a cui piacciono anche: i Madness, il film This Is England, tutto ciò che appartiene alla cultura British

Miglior canzone: Chin Up

Pubblicazioni: diversi singoli, tra cui Something For The Weekend, Home Sweet Home, Cruel, Party Politics,  Chin Up e Salt

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Quando vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti quando eravamo adolescenti, eravamo entrambi in band di generi differenti. Era circa il 2006, un periodo piuttosto strano ed effervescente. Siamo cresciuti molto da allora.

Per quale motivo avete iniziato a fare musica?

Rowan ha sempre scritto canzoni anche se pure Joey ha sempre avuto la passione di scrivere. Abitavamo insieme in un vecchio condominio adibito ad uffici e avevamo tanto tempo da perdere. Credo che stessimo cercando di fare una buona impressione l'uno sull’altro.

Cosa significa il nome della vostra band?

The Rhythm Method (metodo Ogino-Knaus in italiano) è l’unica forma di contraccezione accettata dalla Chiesa cattolica. Joey ha frequentato una scuola cattolica e ha sempre pensato suonasse bene come nome per una band.

Quali sono le vostre influenze (musicali e non)?

Musicalmente, ci piace tutto ciò che suona come se provenisse da qualche luogo. Ad esempio gli Squeeze e i Madness suonano come Londra oppure i Pulp hanno il suono di Sheffield, persino Frankie Knuckles, che suona come Chicago. Se parliamo di influenze non musicali, ci sono sempre piaciute le colonne sonore dei film e delle serie TV.

La vostra musica è stata descritta come una grossa risata (laugh-out-loud) e voi avete detto che avete un obiettivo: ripristinare la scena pop britannica. Pensate che sia tutto un po’ troppo serio? Cosa pensate della scena indie di oggi?

Tutto è troppo serio. Il miglior modo di combattere questa cosa è essere noi stessi e generalmente prendiamo le cose con umorismo. Sembra ci siano un sacco di nuove band in giro. Noi siamo sempre in cerca di una buona canzone, a prescindere dalla scena musicale o dal genere di cui fa parte.

I vostri testi sono spesso molto intelligenti, molto divertenti, e la vostra musica è un mix di “stupidità e serietà”. È onesta. La vostra musica ha una sorta di connotazione politica? Volete comunicare un messaggio con le vostre canzoni?

La politica non è mai qualcosa di evidente nella nostra musica, è solo un modo di rappresentare le nostre esperienze visute e a volte viene fuori come un programma politico senza fare apposta. Non vogliamo ficcarla in testa alla gente.

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Descrivete la vostra musica in 3 aggettivi.

Buona, brutta e cattiva.

Chin Up parla di calcio. Forse una domanda prevedibile, siete appssionati di calcio? Che squadra tifate?

Rowan è fan del Chelsea, Joey invece non sa nulla di calcio. È solamente una facciata.

Ci sono alcuni membri dei Wolf Alice e dei Swim Deep nel video di Chin Up. Come siete finiti a collaborare con loro?

Siamo la band preferita della tua band preferita. Abbiamo suonato con i Wolf Alice all’inizio dell’anno e abbiamo conosciuto i Swim Deep prima. Gli abbiamo fatto sapere che li avremo utilizzati per attirare l’attenzione e sorprendentemente a loro è andato bene.

Something For The Weekend mi sembra essere piena di nostalgia, richiama i cosidetti bei vecchi tempi. Vi manca qualcosa dei decenni passati?

Forse la nostra giovinezza, quando la vita era più semplice. Ma capisci che non ha senso guardare indietro. Tutto era ed è buono o brutto come lo è adesso. Più di tutto vogliamo rianimare un certo tipo di atteggiamento attraverso la nostra musica e la nostra vita, questo dovrebbe essere senza tempo.

E riguardo Party Politics? Come commentereste la situazione odierna della politica anglosassone?

Dove cominciamo? Una completa implosione. Il paese sta sperando solo per il meglio ora. Speriamo che dalle ceneri nasca una fenice di una società che abbia più cura.

Home Sweet Home parla di Londra, voi siete di Londra, io sono stata lì per 9 mesi. Cosa vi piace di più della città?

Noi siamo a Londra e Londra è dentro di noi. È una relazione turbolenta. Ci disinnamoriamo della città, e ci ri-innamoriamo. Può essere spietata e brutale, ma anche imbattibile.

Cosa apprezzate maggiormente della cultura British?

La Gran Bretagna sembra essere uno dei pochi posti al mondo dove prima o poi anche i veri strambi e gli outsider possono venire accolti dall’establishment. Per lo più puoi essere chi vuoi qui. Speriamo che rimanga così.

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Descrivete la vostra band con un drink.

Lucozade, prima che gli togliessero lo zucchero.

La canzone che avreste voluto scrivere?

Cambia ogni giorno. Al momento Murder On The Dancefloor di Sophie Ellis Bextor.

Qual è il vostro sogno più grande come band?

Era la dominazione del mondo, ora è più cercare di non essere costantemente poveri. Magari un giorno sarebbe bello comprare una casa, oppure un caravan. Per lo più vogliamo costruire una nostra community e vedere fin dove questa ci può portare.

Ci raccontate un episodio divertente della vostra carriera?

Penso non scorderemo mai quando sentimmo Elton John suonare la nostra musica durante il suo programma radio. Quando pronunciò il nostro nome abbiamo quasi pianto.

Date una ragione ai nostri lettori per venirvi ad ascoltare.

Perché la nostra musica è buona, parla per se stessa. Se vi piace crogiolarvi in qualcosa di positivo, allora fa proprio al caso vostro.

Qualche novità?

Abbiamo un album in uscita all’inizio del prossimo anno con Moshi Moshi, nel mentre ci saranno nelle nuove canzoni, speriamo anche più concerti all’estero. Qui fa freddo!

Dove trovarli?

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