Da più di dieci anni sono una delle band più importanti del panorama indie-pop australiano. I San Cisco si sono ritagliati un posto con alcune delle loro HIT più famose come Awkward e Fred Astaire fin dal 2012 e ora sono tornati con il nuovo EP Flaws, uscito lo scorso 27 marzo. Questi sono quattro brani selezionati direttamente dal quarto album in studio della band ancora semi-segreto e, che dicono, sia prossimo all'uscita. Tra queste canzoni vengono raccolte storie e esami di coscienza, prese di consapevolezza di un cuore spezzato cambiando ed evolvendo il sound a cui ci avevano abituati i ragazzi australiani.
Giusto mercoledì 20 è stato pubblicato un ulteriore brano On the Line, che arricchisce le uscite del gruppo in questo 2020 dominato dal lockdown, arrivato fino a loro e rasando al suolo il loro tour mondiale appena programmato. Ma la band ci rincuora dicendoci che, prima o poi, vorrebbe tanto venire a suonare in Italia. Intanto ci consigliano qualche nuovo artista delle loro parti che ho ascoltato intervallando queste ultime scoperte australiane con i nuovi cinque brani di Jordi – voce e chitarra, – Josh – chitarra, tastiere, sintetizzatori e voce - e la splendida Scarlett – batteria e voce -. Per gli amici i San Cisco.

Chiara: Ciao ragazzi, è un vero piacere potervi intervistare! Come state?
San Cisco: Stiamo bene! Considerando che abbiamo dovuto rimandare un tour enorme che avevamo organizzato per quest'anno siamo riusciti comunque a tenerci abbastanza occupati!
Da band, come avete affrontato e come state affrontando il lockdown?
In realtà c'è stato un sacco da fare mentre eravamo rinchiusi a casa. Abbiamo lavorato per finire l'album, per completare l'artwork e per dare qualche tocco finale ai brani. Abbiamo anche pubblicato una nuova collezione del merchandising giusto in tempo per il lockdown, in modo che i nostri fans potessero sentirsi a proprio agio in isolamento!
Infatti, in una recente intervista Jordi aveva rassicurato i fans della band dopo la cancellazione dei concerti. «State al sicuro, mantenetevi in salute e badate l'uno all'altro» avrebbe detto. Quindi perché non comprare una delle nuove bellissime felpe e t-shirt dei San Cisco per fargli sentire la nostra reciproca vicinanza? :)
Potete trovare tutto qui il nuovo merchandising.
Dopo l'uscita dell'EP del 27 marzo infatti siete stati travolti voi, come tanti altri artisti nel mondo, dall'emergenza e la necessità di annullare o posticipare concerti. Come avete rincuorato i vostri fans? Anche voi siete entrati nel vortice dei concerti in diretta streaming nei vari social?
Sì, Jordi ha suonato in un festival online chiamato Isol-Aid, che ha visto la partecipazione di altre grandi band e solisti provenienti da tutto il mondo. Ha suonato anche un set acustico live in streaming per Babys Alright con Stella Donnelley e Carla Geneve. E ha anche suonato uno strano set acustico via account Instagram della band.
- se volete saperne di più trovate degli appuntamenti molto belli e sempre nuovi di Isol-Aid Festival sulla loro pagina Instagram qui -
https://www.instagram.com/p/CAXGrKBA24r/?igshid=1s08cgytsw8k
Dall'uscita del vostro primo album omonimo nel 2012 ne avete fatta di strada! Per non parlare che suonate insieme da prima, più precisamente dal 2009. Com'è cambiata la band in questi dodici anni?
Beh, abbiamo avuto alcuni membri che sono andati e venuti nel corso degli anni, quindi i membri principali di San Cisco ora sono Josh, Jordi e Scarlett. I nostri gusti musicali sono cresciuti e cambiati nel tempo trascorso a suonare insieme, il che ha avuto molto a che fare con gli stili diversi che si possono ascoltare nella musica che abbiamo pubblicato nel corso degli anni.
Oltre al cambiamento della band si sentono delle differenze anche tra i vostri primi brani e quelli di questo ultimo EP – vedi proprio Flaws come portavoce tra i quattro -. Che differenze notate? E che crescita racconta questo nuovo lavoro?
Immagino che man mano ci siamo infatuati di nuova musica e ci sono state molte influenze diverse che sono filtrate nella nostra stessa musica. Abbiamo attraversato fasi di scrittura su diversi strumenti (tastiere, sintetizzatori, chitarre acustiche, ecc.). Ognuna di queste fasi tende a influenzare il nostro approccio alle progressioni degli accordi, agli arrangiamenti, alla strumentazione e alla semplice scrittura di canzoni in generale.
Dopo l'uscita di The Water del 2017 e di qualche singolo rilasciato qua e là finalmente vi si risente! Se doveste scegliere una frase di una delle canzoni dell'EP che spieghi al meglio il significato del lavoro stesso quale sarebbe e perché?
How can you go from forever
To maybe one day?
You said you still love me
But in a different way
Iv ha sempre trovato affascinante come si possa conoscere qualcuno a un livello così profondo e intimo e sembra che la connessione non cambierà mai, ma assolutamente può. Una persona che pensavi fosse la tua "altra metà" può diventare presto un'estranea e, sebbene tu abbia così tanti ricordi di quella persona, questi scivolano fuori dalla tua vita.
Immagino che questo testo spieghi bene i temi dell'EP, perché è tutto incentrato sul modo in cui le relazioni tra le persone cambiano e si trasformano in realtà diverse e su tutta quella speranza, tristezza e confusione che ne deriva.

Come sono nati questi nuovi pezzi?
Queste canzoni sono state in lavorazione per quasi tre anni e in questo periodo abbiamo affrontato tante sessioni di scrittura e registrazione diverse. Molte delle canzoni sono iniziate solo su chitarre acustiche nei nostri soggiorni. Abbiamo avuto alcune sessioni di collaborazione nel nostro studio di Fremantle – cittadina portuale a sud-ovest di Perth, ndr - e abbiamo trascorso un mese a Byron Bay – cittadina balneare del Nuovo Galles del Sud, ndr - lavorando su quello che è finito per diventare il corpo principale dell'album. Quel mese fuori casa lo abbiamo trascorso in un grande fienile in una proprietà rurale, facendo musica e ideando l'estetica per il ciclo di questo futuro album.
Di solito come nascono i vostri brani? Arriva prima la musica o i testi?
In realtà ogni volta è diverso. A volte le canzoni iniziano con un'idea/vibe musicali che sono state registrate o a volte può essere una progressione di accordi che non ha testo o melodia. O a volte può essere un'intera canzone che Jordi ha scritto alla chitarra. Quando uno di noi si è spinto fino a dove pensa di poter arrivare, allora veniamo tutti coinvolti e il tutto si concretizza in una canzone pienamente sviluppata.
Perché ho letto in un'intervista rilasciata a Diandra Reviews una risposta di Jordi in cui dice:
Non scrivo mai canzoni quando sono felice; sono troppo occupato a essere felice. È il dolore al cuore che si adatta bene come testo per me. [...] Penso che sia molto terapeutico e ogni volta che canti quella canzone visiti quei vecchi momenti tristi, ma non sono più così tristi perché li hai trasformati in qualcosa che gli altri possono apprezzare e con cui possono entrare in contatto.
Quindi si può dire che questo EP sia una sorta di diario personale e un modo per esorcizzare il dolore. E, quindi, presumevo che parte integrante del lavoro fosse partito dai testi e dall'esigenza di raccontare.
Non ho un diario, ma penso che il mio song writing sia la cosa più vicina a un documento della mia vita e delle mie esperienze. Al momento di scrivere Flaws ho sentito decisamente il bisogno di raccontare una storia. Dovrebbe essere una delle esperienze più oneste e personali di cui ho scritto e penso che sia per questo che è una delle mie canzoni preferite.

Fin da subito i San Cisco come band hanno avuto un grande successo! A partire dal primo disco e da brani come Awkward e Fred Astaire – tra i tanti-. Come vivete la costante prova di superare voi stessi e le vostre grandi HIT?
Suppongo che scriviamo sempre con la stessa sensibilità pop con cui abbiamo sempre scritto. Amiamo l'elemento della musica che piace alle masse e lavoriamo sempre per qualcosa che possa piacere e venire apprezzato da persone di ogni genere. Credo che ci sia un filtro attraverso il quale tendiamo a far passare le nostre idee per le canzoni che fa sembrare suonino come San Cisco. Raramente ci rifacciamo ai nostri lavori precedenti per trarre ispirazione per il nuovo materiale.
Ora com'è l'ambiente musicale australiano, di che musica hanno fame gli australiani? L'indie è ancora molto presente? Ci sono nuove band autoctone e del genere indie che vorreste consigliare a noi e ai lettori di Noisyroad?
Grazie alle stazioni radio e al numero di grandi locali che abbiamo qui in Australia, la scena musicale è sempre fiorente. C'è una grande comunità di persone nell'industria musicale che rende un po' più facile iniziare a suonare per molti giovani musicisti appassionati. In particolare, da dove veniamo, sulla costa occidentale dell'Australia, ci sono alcuni sorprendenti artisti emergenti come Carla Geneve, Grievous Bodily Calma, Ginoli ai quali vi consiglio vivamente di dare un'occhiata!
Appena il lockdown finirà e sarà tutto sistemato vi aspettiamo in Italia per un concerto!
Ci piacerebbe molto venire a suonare in Italia!
Traduzione a cura di Gaia Bandiziol