I momenti di difficoltà possono essere superati con la scrittura? Questo è il quesito che si è posto CLAVDIO durante tutta la stesura e la composizione del suo secondo album: Guerra Fredda. Tante battaglie interiori, alcune vittorie, altre sconfitte: quello che ne esce è un Clavdio più maturo, più tranquillo, forse anche più onesto con se stesso. Le Foto e le Nacchere di Togliatti Boulevard hanno lasciato il posto a delle Graminacee e ad una Wikipedia molto profonde, a tratti disorientanti. Abbiamo parlato di come realizzare il secondo album (dopo un ottimo riscontro di pubblico e critica avuto con il primo) sia una delle imprese dell'essere un cantautore, tra aspettative, speranze, delusioni, momenti non proprio facili. Il risultato è un album introspettivo, un concept, maturato tra Roma e l'Umbria, nella campagna perugina, camminando, ascoltando la natura, suonando qualche nota alla chitarra. Giusto il 14 giugno scorso è uscito il suo ultimo singolo, Martedì Giovedì, escluso dalla tracklist di Guerra Fredda. Il motivo? La nostra intervista inizia proprio con la risposta a questa domanda.

Dopo Togliatti Boulevard hai aspettato un po’ prima di pubblicare un nuovo album: come ti sei sentito? Hai provato nuove sensazioni?
Ho iniziato a registrarlo ad inizio 2022, però nel 2021 avevo già scritto due-tre pezzi, essendomi ritirato in Umbria per un po'... È stata una guerra interiore tra me e me. Non volevo replicare per forza quanto di buono fatto con Togliatti Boulevard: né cedere alle aspettative degli altri, né alle mie. Doveva essere qualcosa che sentivo e sono state tante le battaglie che ho superato: dalla pandemia, all'ansia di dover uscire nuovamente con un pezzo nuovo, non far passare troppo tempo... combattere contro tutte queste cose insomma.
Dove in Umbria?
Sono andato a Farneto, vicino Perugia, in un casolare. Una volta finito di scrivere tutto mi sono accorto fosse uscito un concept, su tutto quello che era successo dal 2020 in poi. Questi pezzi avevano un nesso, a partire da Freccia, che è stata la prima canzone che ho scritto.
E come mai Martedì Giovedì, il tuo ultimo singolo, hai deciso di tenerlo fuori?
Perché quello è nato in maniera più estemporanea. L'ho scritto per uno sfogo momentaneo e quando ho risentito tutto ho trovato una coerenza tra tutti i pezzi e per dargli il giusto valore era corretto togliere Martedì Giovedì.
Quindi inizialmente c'era nella tracklist...
Sì perché i pezzi non erano poi così tanti. Alla fine ho deciso di levarlo per inserire Dovremmo Fare Sport, proprio per coerenza del disco.

Riguardo proprio la coerenza, parliamo del concept: sapresti individuarmi tre termini per descrivere un album come Guerra Fredda?
Disorientamento, speranza e depressione.
Queste tre parole individuano una sorta di malessere generalizzato: la tua personale Guerra Fredda dove è possibile collocarla? All’apice della tua personale crisi missilistica di Cuba (quindi il punto più alto di crisi della vera Guerra Fredda) o più al periodo della distensione?
È stato tutt'e due. C'era la Guerra Fredda in atto e la mia ricerca era trovare momenti di distensione per poter scrivere. Per non essere condizionato da pensieri intrusivi (che sono poi la mia Guerra Fredda) e volevo cercare di trovare quelle giornate di tranquillità che mi facessero scrivere senza influenza alcuna. Dei missili, metaforicamente parlando, che mi auto-lanciavo. Sono stati tanti gli espedienti: dal rimanere la notte nello studio di registrazione, fino alla conclusione di stare dei mesi da solo in Umbria. Cercando un po' anche di "fregarle" queste paure...
Quindi avevi paura un po' di auto-sabotarti?
Sì. Ho cercato praticamente di trovarmi in situazioni in cui non mi sentissi condizionato.
In tutto ciò, Malika Ayane in che momento si inserisce nella creazione del disco?
Arriva alla fine. Graminacee l'ho scritta nel luglio 2022, ho lasciato questo special vuoto ed ero stanco di sentire la mia voce e credevo ci fosse bisogno di una voce femminile. Assieme a Maurizio Mariani (che ha prodotto il disco) avevamo pensato a delle cantanti, ma ci è venuto naturale pensare che la sua voce fosse perfetta. Cosa che mi disse anche lei quando ci siamo poi incontrati: sembrava un pezzo che avrebbe potuto scrivere lei. Alla fine ha accettato subito, sembrava veramente riduttivo fargli cantare soltanto uno special (che alla fine è rimasto uno strumentale vuoto) e allora ci siamo proprio divisi la canzone.
Non posso non chiederti come sia nata Wikipedia...
È emersa nella stanza dove stavo vivendo in Umbria. Avevo questo incipit in mente, di quanto corra la tecnologia e il divario generazionale anche solo tra un anno e l'altro. Quando prima ti parlavo di disorientamento, parlavo proprio di Wikipedia; Soprattutto nel momento del lockdown, quando tanti hanno perso totalmente l'orientamento...
Non sembra quasi un paradosso, un ossimoro? Perché su Wikipedia le cose le trovi, non ti fa disorientare.
Sicuramente! In vari punti del pezzo c'è questo riferimento. Su tutte queste opportunità, possibilità che abbiamo, in realtà non ne abbiamo nessuna e quindi è come camminare nel deserto, senza una strada preferenziale alcuna. Se ne possono percorrere molteplici, come nessuna. Non sai dove poter andare.
Andiamo ora in un universo extra-musica. Hai una squadra di calcio chiamata Olympique Togliatti: com’è nato il gruppo?
Ogni fine settimana facevamo costantemente il derby Lazio-Roma tra amici. Noi contro noi. Alla fine abbiamo deciso che fosse una bella idea poter iscriversi ad un torneo, unendo le forze. Siamo tutti amici che si trovano tra Togliatti, Centocelle e Alessandrino. Poi la cosa è cresciuta e adesso siamo saliti in Serie B di calcio a 8. Per un bel po' ci siamo allenati costantemente e i risultati, adesso, si sono visti con la promozione!
Lo so, manca tanto all’inizio della prossima Serie A, ma un bel pronostico su dove si posizionerà la tua squadra del cuore biancoceleste?
A me non piace molto fare come i cugini, però mi piacerebbe riconfermassimo il posto in Champions League, quindi magari un altro secondo posto...
E per la Champions, cosa mi dici?
Superare la fase a gironi è d'obbligo ma, nel caso dovessi andare in Europa League, devi cercare di vincerla.
