05 agosto 2020

10 canzoni imprescindibili della colonna sonora di Dark

Tutto quello che succede è contenuto sia nel passato che nel futuro. 

Tutto è già avvenuto e deve tornare ad accadere.

2019, città fittizia di Winden. Dark, serie tv tedesca prodotta da Netflix, ha trascinato nell’atmosfera di una piovosa cittadina della Renania milioni di spettatori in tutto il mondo. Se non siete dei fan dei paradossi temporali, loop e portali in mondi diversi, vi sconsiglio vivamente di immergervi in Dark perché, secondo me, il bello di questa serie è provare a decifrare questi complessi enigmi temporali.

La serie inizia con la scomparsa di due ragazzi nella cittadina di Winden e al centro della storia ci sono quattro famiglie: i Nielsen, i Doppler, i Kahnwald, e i Tiedemann. Considerando le premesse, la storia ricorda quella di un giallo, ma, quando viene introdotto l’elemento fantascientifico, le prospettive cambiano un po’. Le sparizioni, infatti, avvengono ogni 33 anni e sono legate ad una misteriosa caverna in mezzo al bosco della città.

Dark è stata per diverso tempo paragonata ad un’altra fortunata serie televisiva targata Netflix, ovvero Stranger Things, sia per i forti rimandi anni 80 della prima stagione, sia per l’aura cupa che caratterizza tutte le puntate. Dark, però, è molto diversa dalla serie ambientata nella città immaginaria di Hawkins, nell'Indiana, perché la serie affonda le sue radici sempre più in profondità, con una trama complessa, difficile da comprendere per chi guarda Netflix sempre col telefono in mano. I temi toccati da Dark non sono solo legati ai viaggi nel tempo (sarebbe troppo facile), ma sono legati anche alla scienza, alla fisica, alla filosofia. Uno dei principi più complessi è quello di autoconsistenza, secondo cui passato, presente e futuro non possono essere modificati: i protagonisti, quindi, possono viaggiare nel tempo ma non possono cambiare il proprio destino né quello degli altri. Nonostante questo, se state pensando a Dark come un prodotto di fantascienza, scordatevelo. Probabilmente la serie si avvicina molto allo stile di Lost, dato che anche nell’isola creata da J. J. Abrams nel 2004 avvenivano strani loop temporali, ma c’è da ammettere che il prodotto tedesco rappresenta uno stile a sé stante.

Dato che noi siamo qui per parlare di musica e non per spiegare gli intricati intrecci di trama di Dark (anche perché non ne sarei in grado), ho deciso di raccogliere dieci canzoni dalla colonna sonora ufficiale. Rimane il fatto però, come ribadito in precedenza, che in Dark, a causa dei numerosi colpi di scena e ad un livello di attenzione richiesto molto elevato, la musica rimane sempre (e purtroppo) in secondo piano. Questi fattori, quindi, non rendono giustizia alla meravigliosa e ricca colonna sonora che merita di essere ascoltata, goduta e capita! Ogni puntata presenta un brano diverso, collocato verso la fine dell’episodio. L’attenzione data alla musica dagli autori della serie è molto alta: i temi dei pezzi, infatti, si rispecchiano molto con le scene selezionate per quelle note. Proprio per questo motivo Dark è una delle serie che più merita un rewatch, per poter capire al meglio tutti i dettagli delle stagioni, canzoni comprese. Per chi non ha tempo per un rewatch completo, qui in seguito sono elencate alcune delle canzoni migliori di Dark, raccontate per episodio e scene.

ATTENZIONE: l’articolo può contenere spoiler. Le canzoni sono in ordine cronologico quindi puoi leggere fino alla puntata che hai visto!

You Spin Me Right Round (Like a Record) - Dear or Alive

Stagione 1 Episodio 1

You Spin Me Round (Like a Record) è una canzone della band britannica Dead or Alive contenuta all’interno del loro album Youthquake del 1985 e votata dal pubblico britannico come la diciassettesima canzone preferita della nazione per gli anni 80. È il primo brano musicale che appare nella serie e, anche se l’ho scelta, nella colonna sonora delle tre stagioni è quella che maggiormente stona rispetto alle altre, dato che raramente troviamo canzoni rock (anche se ci sono, come Shout dei Tears For Fears e Sospicous di Elvis Presley). Come leggerete anche andando avanti nell’articolo, lo stile musicale adottato dai produttori si attesta su una linea più tranquilla, quasi corale. Il pezzo, comunque, insieme ad altri brani che possiamo ascoltare nelle prime puntate, fa capire la forte attenzione degli autori alla musica, cercando sempre di abbinare il periodo storico in cui i protagonisti si trovano (o dove crediamo che siano) ai brani scelti, quasi per aiutarci a comprendere meglio la trama. You Spin Me Right Round è un singolo fortunato degli anni 80 e nella puntata lo troviamo nella scena in cui il ragazzo scomparso è rinchiuso in una stanza addobbata in maniera molto particolare. Le domande che sorgono sono d’obbligo: siamo davvero nel 2019 oppure no?

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Familiar - Agnes Obel

Stagione 1 Episodio 3

Agnes Obel è un’artista che ritroviamo spesso in Dark. In questo episodio fa la sua prima apparizione ma le scene non le rendono tanto giustizia, dato che questi frammenti richiedono allo spettatore molta più attenzione del solito e quindi la sua musica passa, come spesso accade in questa serie, in secondo piano. L’artista danese, infatti, con la sua bella voce, ci presenta per la prima volta i personaggi in due tempi diversi: negli anni 80 e nel 2019. Katharina e Ulrich non sono più adolescenti ma trentatré anni dopo si ritrovano sposati e con tre figli. La curiosità della ragazzina Charlotte non cambia nel corso di questi tre decenni, anzi. Ines, l’infermiera degli anni 80 che cerca il giovane paziente Mikkel, la ritroviamo nel 2019 più vecchia e con un’aura persa e confusa, mentre accarezza con nostalgia un cofanetto. Queste sono le prime scene che fanno pensare allo spettatore: bel casino! E in effetti da qui in poi la situazione si complicherà molto e Familiar qualche indizio ce lo vuole lasciare: tutto si svolgerà con intrecci di famiglie diverse in tempi diversi.

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Enter One - Sol Seppy

Stagione 1 Episodio 6

Se dovessimo definire ogni canzone scelta dagli autori di Dark con una parola, le scene di Enter One, il brano del 2006 di Sol Seppy, sarebbero descritte con “protezione”.

After a storm

I want to be brave

And keep you warm

And not fade away

Il brano, che si attesta lungo lo stile musicale dominante in Dark, fa da sottofondo a momenti diversi di diversi personaggi che in quel momento stanno affrontando una lotta e che cercano supporto in un’altra persona. Regina, per esempio, è appena tornata a casa in lacrime e si accascia tra le braccia del marito: sono entrambi consapevoli di dover combattere contro un grande nemico, il tumore al seno. Enter One, scarna, toccante, quasi struggente se abbinata a scene come quelle di Dark, è un buon sfondo non solo per raccontare determinati nodi di trama, ma anche per momenti difficili da descrivere se non con la musica.

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A Quiet Life - Teho Teardo & Blixa Bargeld

Stagione 1 Episodio 10

Con A Quiet Life si cerca di tirare un po’ le somme della prima stagione di Dark. Nelle scene, infatti, vengono inquadrati tutti i personaggi che durante le prime dieci puntate abbiamo imparato a conoscere meglio.

Dark è una delle serie che più merita un rewatch tra tutte, non solo per capire meglio la trama, ma soprattutto per fare attenzione ai dettagli. Dato che in Noisyroad si parla principalmente di musica, i dettagli su cui vorrei farvi soffermare sono proprio sui brani scelti dagli autori della serie. Il testo di questa canzone (questa come altre, ovviamente) è ancora una volta perfetto per le scene selezionate. Il tempo è il protagonista del testo e la richiesta di ottenere una vita tranquilla è quasi insistente. Vuoi che non l’abbiano davvero scritta pensando alle disavventure di Jonas?

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Thunder - RY X

Stagione 2 Episodio 2

Nella seconda stagione si sperava che i dubbi che avevamo nella prima si risolvessero, ma la triste realtà è che gli scrupoli aumentano sempre più, così come anche gli intrecci di trama. "Dubbio" è la parola che più definisce le scene di sfondo a questo brano del cantante australiano del 2016. Ulrich lo ritroviamo rinchiuso in un istituto psichiatrico dove ha passato gli ultimi trentatrè anni, mentre suo figlio, Mikkel, sorride nella sua nuova casa, la stessa che nel 2019 gli farà da bara. I fili di trama però cominciano ad unirsi dato che il Jonas adulto ha portato la madre Hahhah a fare il suo primo viaggio nel tempo per dimostrarle che tutto ciò è reale e non frutto di una fantasia o di un sogno. Questa scena fa capire che, piano piano, tutti i personaggi viaggeranno in diverse epoche e che, probabilmente, le famiglie e le storie sono più intrecciate di quanto pensiamo: che cosa avrà mai in serbo la seconda stagione per noi?

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Melody X - Bonaparte

Stagione 2 Episodio 3

Bonaparte è un progetto del cantautore svizzero Tobias Jundt. Jundt è attualmente l'unico membro permanente ma coinvolge molte persone provenienti da tutto il mondo, a partire dalla moglie e dai figli fino al rapper Tim Fite e Andy Baldwin, quest’ultimo collaboratore di Björk e VNV Nation. L’autore si definisce come un collezionista di influenze, proprio "come un bambino raccoglie conchiglie in riva al mare”. In effetti all’interno di The Return Of Stravinsky Wellington, il disco dove è contenuto Melody X, le influenze musicali non mancano: indie, garage-punk, elettronica, il tutto incorniciato da testi intimi ma anche particolarmente politici. L’album è una critica all'umanità stessa, della fastidiosa vita quotidiana, dei pregiudizi superabili e sì, anche dell'amore. White Noize, per esempio, descrive in modo molto vivido come tutto ruoti intorno ai social media, ma sempre meno intorno ai contenuti reali. I temi cari all’artista e in particolare quelli all’interno del brano scelto da Dark si sposano molto bene con le scene di questo episodio. Melody X, infatti, è una ballata ornata di corde che ti incoraggia a tirarti su e a resistere, come i protagonisti immortalati devono per forza di cose andare avanti nonostante le sfortune e le avversità: da Ulrich anziano rinchiuso nel centro psichiatrico alla rabbia di Egon Tiedemann nel non riuscire a capire come il presunto killer di bambini conoscesse il testo di Pleasure to Kill decenni prima della pubblicazione.

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My Body Is a Cage - Peter Gabriel

Stagione 2 Episodio 8

My Body Is a Cage è una cover dell’omonimo brano degli Arcade Fire (Neon Bible - 2007). Peter Gabriel la inserisce all’interno del suo quindicesimo progetto, Scratch My Back, pubblicato nel 2007 insieme ad altri undici pezzi, tutte cover accompagnate da un’orchestra: da David Bowie ai Talking Heads, passando per Bon Iver ed i Radiohead.

Nonostante manchino i classici strumenti rock che caratterizzano lo stile inconfondibile degli Arcade Fire, My Body Is a Cage di Peter Gabriel risulta comunque rumorosa, con un’aura oscura e misteriosa, quasi gotica: perfetta per Dark! Il pezzo si colloca nel finale della seconda stagione nelle scene tra l’apertura dei barili nella centrale nucleare di Winden e l’apocalisse del 2019.

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The Labyrinth Song - Asaf Avidan

Stagione 3 Episodio 4

Le note struggenti di questo brano di Asaf Avidan del 2015 ci accompagnano piano piano verso le ultime puntate di Dark. I tasselli della trama cominciano a unirsi e in questo episodio ci viene mostrato l’ipotetico “nodo”, da cui tutto è nato, da cui tutti i cicli cominciano ad esistere. La canzone è contenuta in Gold Shadow, il secondo album in studio del solista israeliano. La sua voce, conosciuta nel mondo grazie al fortunato singolo One Day, è da sempre di difficile etichettatura, ma una cosa è certa: è impossibile che non ti rimanga impressa, soprattutto dopo averlo sentito live!

Le scelte musicali degli autori di Dark si sono sempre spostate, in media, su artisti poco conosciuti. Nella colonna sonora completa, infatti, sono pochi i nomi che ci possono ricordare qualcosa. Uno dei pochi è sicuramente Asaf Avidan, che nella lista appare ben due volte, una con questo brano e l’altra con Twisted Olive Branch (seconda stagione).

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In The Woods Somewhere - Hozier

Stagione 3 Episodio 5

Se si ascolta questo pezzo del 2014 facendo molta attenzione al testo non si può fare a meno di notare il parallelismo con Dante e il primo girone dell’Inferno. Nel brano il protagonista si addentra nel bosco, compatisce una bestia, è terrorizzato da un'altra e allora si addentra sempre più nella foresta nel tentativo di fuggire. In quel luogo prega e parla con una donna (Beatrice, sei tu?), ma non viene inviato alcun aiuto e rimane sempre smarrito. In effetti è proprio il sentimento di smarrimento a dominare le scene in questo episodio: dall’abbandono di Ulrich nell’istituto per il mancato arrivo della moglie Katharina, che, nello stesso momento, si ritrova (ma a 16 anni) ad essere picchiata dalla madre, fino alla morte di Peter Doppler, che lascia da sola in un mondo apocalittico la figlia piccola sordomuta. Ancora una volta la musica di Dark riesce a raccontare determinate scene in una maniera molto personale e intima.

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What A Wonderful World - Soap&Skin

Stagione  3 Episodio 10

Siamo arrivati alla fine, all’ultimo episodio, dove tutto è stato chiarito: il nodo è stato distrutto e Martha e Jonas stanno sperando che il loro gesto funzioni per far tornare tutto alla normalità.

Il brano degli Soap&Skin, contenuto in From Gas To Solid/You Are My Friend (2018), è una originale e personalissima cover di What A Wonderful World, la hit scritta da Bob Thiele e George David Weiss e portata in alto dall’interpretazione di Louis Armstrong nel 1967. La cover ci accompagna verso le ultime scene e il testo ci fa capire che probabilmente tutto ha funzionato, perché il cielo è blu, le nuvole bianche e il mondo è meraviglioso, anche quello di Winden.

I see skies of blue

And clouds of white

The bright blessed day

The dark sacred night

And I think to myself

What a wonderful world

Martha e Jonas, sia le “versioni” più giovani che quelle più vecchie, cominciano a scomparire, così come tutti i personaggi all’interno dell’albero genealogico. La storia è ufficialmente conclusa, tutto è stato spiegato e i cittadini della piccola città tedesca possono continuare a vivere.

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Quando sono arrivata a metà di quest’ultima stagione non pensavo che gli autori riuscissero a raccontare tutto nelle poche ore che rimanevano, ma devo ammettere che mi sono dovuta ricredere. Dark, a differenza di altre serie televisive che, volutamente oppure no, lasciavano piccoli buchi di trama, è riuscita a chiudere il cerchio, motivando ogni scelta, ogni cambio di tempo e di mondo. La musica ci ha accompagnato lungo tutto il nostro viaggio assieme ai personaggi della serie, anche se non ce ne siamo accorti!

Il principio è la fine e la fine è il principio