LADIEEEES! Finalmente ci siamo: gli Arctic Monkeys stanno per tornare in Italia, dopo un'attesa di ben 5 anni. In vista dei loro concerti questo weekend agli I-Days Milano e al Rock in Roma è giusto arrivare preparati: eccovi quindi 10 live da riguardare assolutamente, in attesa di vedere Alex Turner e soci di nuovo in azione.
T in the Park 2006
Scozia, luglio 2006. Gli Arctic Monkeys salgono sul palco di uno dei festival inglesi più importanti degli anni Novanta e Duemila: l'oramai defunto T in the Park. Il set della band si compone di ben 14 canzoni che si districano tra l'EP Who The Fuck Are Arctic Monkeys? e il primo album Whatever People Say I Am, That's What I'm Not. In un festival con headliner come i Kasabian, The Strokes, Red Hot Chili Peppers e The Who, i 4 sbarbatelli di Sheffield riescono a trasmettere tutta la loro energia indie a suon di Still Take You Home, When The Sun Goes Down e From The Ritz To The Rubble. La cosa interessante, ma ormai scontata, è che subito dopo di loro a salire sullo stesso palco sono stati proprio i loro idoli, ossia Julian Casablancas e soci.

Apollo 2007
Il loro primo anno a Glastonbury e poi il tour mondiale che li ha visti girare per il globo intero. A fine 2007, per concludere il tour, i 4 ragazzi di Sheffield decidono all'ultimo di organizzare un concerto all'Apollo di Manchester. Quello che ne verrà fuori rimarrà nella storia della band. Con all'attivo già due album e tantissimi singoli in vetta alle classifiche, gli oltre 3.500 fan che hanno avuto la fortuna di assistere all'evento non sono rimasti delusi. Anzi. Il gruppo si è presentato in perfetta forma e neanche stanco, con un Alex Turner vestito come se dovesse andare la domenica in chiesa (maglietta e maglioncino). Un live entrato di diritto nella storia della band, con l'immancabile comparsata del solito Miles Kane per 505 e di Richard Hawley per Bad Woman. Se rimpiangete anche voi il fatto che non esistano delle macchine del tempo, tranquilli: potete riguardarvi il film in 16mm diretto da Richard Ayoade, lo stesso regista che nel 2010 ha chiamato Turner per la colonna sonora del delizioso lungometraggio Submarine.

Reading Festival 2009
Cosa c'è di meglio che presentare un album nuovo, in questo caso Humbug, direttamente a casa propria? Le Scimmie Artiche portano sul palco del Reading la loro nuova fatica discografica il 29 agosto del 2009, esattamente cinque giorni dopo la sua pubblicazione. La svolta che questo disco ha portato nel sound dei ragazzi di Sheffield viene subito captata dal pubblico appena salgono sul palco. Alex e soci non sono più i quattro ragazzini con il caschetto e il pullover apparsi nell'edizione del 2006 del festival: dopo l'incontro con Josh Homme, sono pronti a diventare icone del rock. La performance è solida, il sound è più strutturato e compatto, la loro presenza scenica, dalla scelta degli strumenti all'abbigliamento (chiaramente ispirato all'America). La scaletta ha proprio tutto quello che un fan si aspetta, compresa una chicca come la cover di Red Right Hand di un certo Nick Cave. Da questo album e da questo tour gli Arctic Monkeys ne usciranno come una band globale, nonostante diverse critiche da parte dei fan per il cambio di direzione.

Hurricane Festival 2011
19 giugno 2011. Siamo ufficialmente da qualche settimana nella nuova era della band: quella di Suck It And See. L'album è uscito giusto da un paio di settimane quando gli Arctic si ritrovano a suonarlo anche in Germania, all'Hurricane Festival. È una fase di transizione per lo stile di Turner: non è ancora del tutto uscito dalla fase Humbug (capelli lunghi, ancora timidino sul palco) e non è ancora nella fase AM (ciuffo alla Elvis, movenze da spaccone che faranno impazzire le ragazze - e non solo - di mezzo mondo. Che la band stia cercando di prendere le distanze dall'universo di Humbug, lo si capisce dalla setlist: solo 2 brani dell'album prodotto da Josh Homme, e ben 7 tratti da Favourite Worst Nightmare. Largo spazio ovviamente al disco appena pubblicato con All My Own Stunts, Library Pictures e tante altre.

Olimpiadi 2012
Due pezzi, di cui una cover. Fosse stata un'ospitata normale non staremmo qui a parlarne, ma nel 2012 gli Arctic Monkeys si sono presi per dieci minuti gli occhi di tutto il mondo che stava guardando la cerimonia di apertura inaugurale ai Giochi Olimpici estivi di Londra 2012. I Bet You Look Good on the Dancefloor aveva aperto le danze, tra fuochi d'artificio e una felpa unionjackosa non proprio sobria di Helders. Quella che sorprende, però, è la cover: Come Together dei Beatles, un unicum assoluto poiché suonata live soltanto in quella occasione e poi mai più. Non appena got joo joo eyeball viene cantata, ecco che una coreografia pazzesca composta da ciclisti che simulano uccelli che si librano in volo si accompagna al capolavoro beatlesiano. Non immaginiamo la tensione, sotto gli occhi di miliardi di spettatori in tutto il mondo, ma soprattutto di uno, in platea, al London Stadium: Sir Paul McCartney. Un'iconica band britannica che coverizza la più grande band che sia mai esistita. Cosa volere di più?
Shoop... turududu.

Austin City Limits 2013
Il famoso festival che si svolge al Zilker Park di Austin, Texas, ogni ottobre, nel 2013 ci ha regalato anche questo live degli Arctic in pieno tour per AM. L'apice del loro successo. Una scaletta di 15 canzoni con Dancing Shoes e Old Yellow Bricks che fanno emozionare solo a leggerle scritte sulla scaletta. Il terzetto conclusivo Fluorescent Adolescent, One for the Road e R U Mine? è azzeccatissimo, così come Arabella anticipata da un piccolo snippet di War Pigs dei Black Sabbath, suonata mentre alle spalle della band compare un meraviglioso tramonto texano. E poi c'è una vera e propria chicca: Knee Socks suonata con l'ospite a sopresa della serata, Josh Homme. Un concerto che è stato sinonimo della scalata ufficiale verso il successo planetario. Per il resto dell'anno infatti e poi per tutto il 2014, gli Arctic Monkeys calcheranno i palchi più importanti d'Europa e del resto del mondo, prima di una lunga pausa fino al 2018.

TRNSMT 2018
L'unica performance estiva nel Regno Unito è stata proprio al festival scozzese TRNSMT, nel 2018. Pochi mesi prima, a maggio, il gruppo se ne usciva con il primo album della loro carriera capace di dividere seriamente (e più di Humbug) la propria fanbase. Tranquillity Base Hotel & Casino è un grandissimo lavoro, con alle spalle anni di produzione. Ma è anche quanto di più lontano dai loro album precedenti. Eppure, durante questa nuova era, i live non ne risentono in termini di scaletta ed esibizione. A Glasgow Alex Turner è vestito come se stesse facendo un safari in Africa mentre inizia lo show con Four Out Of Five. A seguire la resa perfetta, in stile Stooges, di Don't Sit Down 'Cause I've Moved Your Chair; e l'immancabile cameo dell'amico e collega Miles Kane per l'evergreen 505. Una data e un tour che sono stati un banco di prova per la band per capire come inserire le vecchie hit indie-rock alle nuove più lounge e chill. Il risultato è stato brillante come sempre. Il resto della storia sapete come va avanti.

Nuits de Fourvière 2018
Si tratta del secondo concerto del 2018 di questa lista che vi proponiamo, ma abbiamo tutte le ragioni per farlo. Come detto, quell'anno con Tranquillity Base Hotel & Casino, Alex Turner e soci fanno all-in: un disco così distante dai precedenti ma nel contempo così vicino alla versione The Last Shadow Puppets di Turner non poteva che dividere in modo netto tutti, ma a posteriori bisogna parlare di scommessa vinta. Una discontinuità abissale e intima allo stesso tempo con lo stile precedente ed un capacità incredibile di reinterpretare i brani dei primi dischi con la nuova identità, facendo innamorare il pubblico di ogni angolo del mondo per la seconda volta. E come festeggiare il nuovo inizio artistico se non in una location suggestiva come il teatro Odéon de Lyon a Fourvière in occasione del Nuits de Fourvière festival? Four Out Of Five ad aprire le danze per mettere in chiaro cosa aspettarsi live dagli Arctic 2.0, una versione strappalacrime di Cornerstone adottata anche nell'attuale tour che vi farà voglia di abbracciare chiunque vi troviate vicino e di ciondolare insieme e, evento poco usuale per gli AM, una cover: Lipstick Vogue di Elvis Costello & The Attractions. Denominatore comune di tutti i brani un Alex Turner in versione poeta maledetto, che si affligge sul palco tra uno strumento e l'altro e recita i testi delle sue stesse canzoni.

Glastonbury 2023
Dopo 10 anni di pausa da Worthy Farm, i "non più Arctic di AM" tornano a Pilton per suonare i brani dell'ultimo album The Car, trasportandoci in una nuova dimensione. Immaginiamo solo per un attimo le scimmie artiche che lasciano quello stesso palco di Glastonbury dieci anni prima, nel 2013. Una 505 con un emozionante happy birthday di sottofondo per la mamma di Alex. Gli stessi ce li ritroviamo qui con la cupa e tetra Sculptures of Anything Goes ad aprire il set. Niente di più diverso, ma sono sempre gli stessi. La scaletta non delude e ce n'è veramente per tutti i gusti: da Four Out of Five con un nuovo arrangiamento a Pretty Visitors, fino alla nuovissima Perfect Sense. Come non citare il bis, con l'ospitata di James Ford in 505 e Body Paint. Insomma, gli Arctic Monkeys, in dieci anni, hanno sostituito le enormi onde di AM con una roteante e pacata mirrorball, ma il risultato non cambia: suonano magistralmente bene.

Friday Night with Jonathan Ross
Il bonus di questa nostra lista: Turner e soci decidono di esibirsi al Friday Night with Jonathan Ross nel 2007 travestiti da clown. La domanda viene spontanea: ma perchè? Semplice, per imitare il videoclip ufficiale della canzone che stanno suonando: Fluorescent Adoloscent. Indimenticabile.
