Se non ci si vuole deprimere ancora di più in questi giorni di stop forzato o se si vuole prendere una pausa dallo smart worki bisogna inventarsi qualcosa da fare. C'è chi si è improvvisato il Boss delle torte, chi ha recuperato i tutorial di yoga su YouTube e chi, magari dopo tanto tempo, ha riscoperto il piacere della lettura. Per gli appassionati di musica i titoli non mancano e abbiamo deciso di consigliarvi una serie di libri che potranno tenervi compagnia in questi giorni.
Musica Italiana
Sette ragazze imperdonabili, il primo libro della cantautrice marchigiana Maria Antonietta, è un omaggio alle sue sorelle maggiori Cristina Campo, Etty Hillesum, Antonia Pozzi, Emily Dickinson, Sylvia Plath, Marina Cvetaeva, Giovanna d’Arco. Donne radicali, impazienti, oneste e spesso antipatiche. Donne che hanno scelto di non piegarsi, di non conformarsi, di non compiacere nessuna aspettativa. Figure tremendamente affascinanti che l’hanno ispirata negli anni e alle quali ha voluto dedicare una serie di racconti e poesie.
Vivere la musica è il racconto “delle prime lezioni di piano e dei primi concerti, dei dubbi e dei sacrifici fatti per trovare la propria voce, di imperfezione e metodo, della vita e del potere salvifico della musica”. Francesco Motta definisce sulle pagine di questo libro un vero e proprio manifesto poetico d’amore di chi non ha rinunciato a guardare con lo stupore di un bambino le armoniche stonature della vita, e ha trovato un modo schietto e viscerale di raccontarlo mettendo a nudo le proprie emozioni attraverso note e parole. Possiamo considerare questo libro come un piacevolissimo viaggio verso la scoperta di sé stessi, prendendo possesso della propria arte e affermando così la propria identità. «Ecco, se qualcuno mi chiedesse cos’è per me la musica, risponderei senza pensarci troppo: è la nostra solitudine nel mondo, la nostra possibilità di stare soli con noi stessi. Un abbandono che non ha nulla a che vedere con l’emarginazione, ma che anzi ci spinge a cercare nella profondità della nostra anima il vero benessere, per condividerlo poi con le solitudini di tutti gli altri.»
C’è stato un momento in cui l’indie italiano è cambiato definitivamente: 1 maggio 2008, data della pubblicazione di Canzoni Da Spiaggia Deturpata, il primo disco de Le Luci della Centrale Elettrica. Nel 2018, dopo dieci anni di onorata carriera, il cantautore ferrarese Vasco Brondi ha scelto di mettere definitivamente il punto a questo capitolo della sua vita artistica; per celebrarlo, ha scelto di pubblicare questo libro, Dieci anni di musica tra la via Emilia e la via Lattea: un diario di bordo che racconta, attraverso racconti, fotogrammi e interventi di amici illustri la storia di dieci anni di musica, viaggi, libri, provincia.
Avete presente Le Rane dei Baustelle? Il regno animale non è altro che la sua versione estesa. È la storia del provinciale Alberto che cerca di fare fortuna nella grande Milano. Una ricerca di sé che si trasforma in una consapevolezza amara: siamo tutti esseri vivi in decomposizione interiore. Non c’è quella magia che sa solo regalare Bianconi nella sua musica, tuttavia c’è una parvenza di decadentismo e sensualità. Una lettura che non può che non essere accompagnata dall’ascolto di I mistici dell’Occidente. Sulla falsariga de Il Regno animale è La resurrezione della carne, storia di un uomo di successo ossessionato dalla tragedia che gli ha sconvolto la vita. Un altro romanzo dell’autocoscienza al limite tra la vita e la morte.
Il trapper sui generis che ha sconvolto Sanremo con i suoi outfits eccentrici ed elaborati, cerca da tempo di proporre un esempio di mascolinità non tossica, in controtendenza al modello dominante nella scena musicale da cui proviene. In Sono io Amleto, autobiografia del 2019, Achille Lauro si racconta, dall'infanzia al successo, con la sua estetica malinconica, psichedelica e visionaria. È una narrazione non convenzionale, in quattro atti, impaginazione in colonne e cornici gotiche, con le testimonianze del fratello e di amici, e 23 illustrazioni abbastanza disturbanti di artisti contemporanei come Desiderio, Alex Folla e BO130. «Sono nato l'11 luglio del 1990. I miei amici non hanno mai smesso. Sono riconoscente, un angelo mi ha protetto fino a oggi. Quando ho firmato il mio primo contratto, dormivo in una macchina. Sono stato una troia. Sono stato una santa. Sono la solitudine. Sono l'eleganza. Sono la moda. Sono quello che l'ha creata con due stracci. La mia anima, il deserto dei tartari. Sono una popstar, una rockstar, un punk rockerz, uno scrittore bohémien. Sono un figlio di dio, un figlio di ma', un ragazzo normale, un miracolato, un pessimo esempio e la più grande storia mai raccontata prima».
C’è molto di Levante nella protagonista di questo nuovo romanzo e pagina dopo pagina è sempre più evidente come una infanzia tormentata ed una sensibilità profonda abbiano lasciato il segno anche nella trama di questo nuovo racconto della cantautrice. Questa è l’ultima volta che ti dimentico si trasforma così in un romanzo di formazione intimo e sentimentale che ragiona sulle difficoltà e sul senso di inadeguatezza che le ragazze e i ragazzi si trovano ad affrontare nel momento della crescita. In particolare le difficoltà di Anna, la protagonista di questo romanzo, che si riversano inevitabilmente sul suo corpo, sempre piaciuto magro e leggero, con il quale cerca di volare via dal paesino siciliano in cui vive, danzando sulle proprie punte, nonostante a volte appaia più facile vivere una vita imposta dalle persone intorno a noi piuttosto che combattere guerre quasi perse in partenza. «I sogni sono eroici slanci di speranza, la migliore proiezione di noi nel futuro. Alcuni sono sorretti da una grande vocazione, una sorta di missione, altri sono timidi e con il tempo sbiadiscono, come vecchie fotografie di un domani mai compiuto.»
La band bolognese approdata a Sanremo due anni fa con "la vecchia che balla", nel 2017 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il movimento è fermo, un racconto generazionale leggero e gradevole quanto le sue canzoni, in cui ritroviamo i temi di controllo sociale e ribellione ricorrenti nei loro testi. L'anno dopo, Lo Stato Sociale, insieme al fumettista Luca Genovese, firma Andrea, graphic novel edito da Feltrinelli Comics, che racconta Bologna e la quotidianità del protagonista affrontando temi molto attuali. Nel settembre 2019 esce Sesso, droga e lavorare, nuovo romanzo di formazione della band, che dà voce ai dubbi e alle paure della generazione perduta dei trentenni di oggi.
Nel 2019, a esattamente dieci anni di distanza dalla pubblicazione di Andate Tutti Affanculo, il disco che ha consacrato definitivamente la band toscana The Zen Circus come protagonista indiscussa della scena indipendente italiana, Appino e co. firmano un omonimo romanzo anti-biografico, scritto insieme all'autore pisano Marco Amerighi. Il volume ripercorre le origini della band e della loro lunga e faticosa carriera ventennale, in una sorta di diario di formazione a metà strada tra finzione e realtà. Sullo sfondo di un'Italia che cambia e di una provincia che crea dipendenza prende vita una storia che potrebbe essere una delle loro canzoni.
Nel 2019 Bugo ha pubblicato per Rizzoli il suo primo romanzo, che, con qualche elemento vagamente autobiografico, racconta le avventure di quattro amici cresciuti nella provincia novarese, determinati a incendiare il mondo del rock. I Provincia bastarda, fondati da Cris, Franca, Cabrini e Gheddafi, partono alla conquista della scena musicale in un rocambolesco viaggio verso Londra. Anni '90, provincia, amicizia, musica e un amore contrastato, questi gli ingredienti dell'esordio alla narrativa del cantautore duro e puro della scena alternativa italiana.
Per quanto incredibile, il Morgan di questa autobiografia (da leggere anche come un: sbobinamento ragionamento di ore di conversazioni con un interlocutore silenzioso) arriva nel 2014, prima di Sanremo, prima delle mille e ripetute ospitate da Barbara D'Urso, quando Morgan sembrava già su tutte le prime pagine (e non avevamo ancora visto niente) per il suo ruolo ad X-Factor e una chiacchierata intervista in cui trapela che fece uso di droga (no, non la cannabis). Questo libro del 2014, è un prezioso contenitore di pensieri, esposizioni ed aneddoti di quella che è probabilmente una delle ultime rockstar della scena italiana, da intedere rockstar come anima sovversiva e decadente. Qui dentro ci sono le storie di quando Morgan suonava l'organo nella sua parrocchia, camuffando brani di Madonna e dei Pink Floyd per pezzi adatti alla messa, e di come nessuno se ne accorse. Qui dentro c'è Morgan che incontra Marilyn Manson a Los Angeles, e di come Asia Argento lo buttò fuori casa, delle regole, quasi matematiche, per vincere un talent e molto altro su Bach e i Depeche Mode. Più che una biografia, una visione d'insieme che assolutamente prescinde dall'essere o meno fan di Morgan come cantautore, frontman o chiacchierato personaggio televisivo.
Se vi annoiano i periodi lunghi, le subordinate, le virgole e i preamboli, Favole per bambini molto stanchi fa al caso vostro perché è pensato, appunto, per chi è stracotto dallo studio, dal lavoro o dai giochi – d’altronde, si parla di bambini – che non farebbe fatica ad addormentarsi dopo averne letto due righe. L’autore, quel bizzarro Dente, che conosciamo già per le sue narrazioni fiabesche in musica, non delude nella carta stampata. Il suo merito è quello di condensare in poche righe un mondo strampalato e affascinante, così vicino, così opposto alla nostra realtà. Tipi fuori dal comune, oggetti strambi che prendono vita, animali curiosi animano questo bestiario breve. Rapido come uno sguardo sugli sconosciuti che incrociamo ogni giorno. Ha ragione Dente, è facile essere fantasiosi: basta guardarsi attorno e meravigliarsi. Siamo tutti protagonisti di una storia memorabile, seppur di quattro parole.
Un piccolo volume forse abbastanza sottovalutato, e dimenticato: I Vivi di Cristiano Godano (frontman dei Marlene Kuntz) rappresenta probabilmente uno dei titoli più strani presenti in quest'elenco, questo perchè del tutto sconnesso dal ruolo musicale o autorale di Godano, investito invece di un nuovo ruolo, quello dello scrittore. Per paradosso, questo libro potrebbe essere capitato nelle mani di un lettore avido e curioso che i Marlene Kuntz non li ha mai neanche sentiti nominare, e avrebbe potuto apprezzarlo ugualmente e, allo stesso, sfido un fan a trovare elementi che abbiano a che fare col percorso dei Marlene tra le righe di questa raccolta di racconti. Quattro capitoli, ispirazioni che arrivano dall'universo di Nabokov, un ascensore maledetto e un'ottima prova narrativa che può essere anche un modo meno convenzionale per avvicinarsi a un gruppo che millenials e nuove generazioni di non-rockers hanno lasciato perdere.
Indie nel cuore
Chi almeno una volta non si è crologiato tra i testi degli Smith? Quel «To die by your side /Is such a heavenly way to die» è un affondo al cuore ogni volta che si ascolta There Is A Light That Never Goes Out. Questo è un must read per gli appassionati di indie. Il celeberrimo cantante degli Smiths ripercorre la sua vita in una biografia di 480 pagine, dall’adolescenza nella grigia Manchester, passando per il successo con gli Smiths fino alla sua carriera solista e vegana. Uno sguardo approfondito sulle bizzarre vicende dell’arguto e malinconico frontman scritte di suo pugno. Non ancora tradotta in italiano, perciò anche un ottimo modo per migliorare il vostro inglese.
Se siete alla ricerca di un libro che sposi alla perfezione la passione per la letteratura a quella per la musica e, al contempo, possa riempirvi gli occhi e il cuore di bellezza allora la vostra scelta non può che ricadere su Useless Magic: Lyrics and Poetry. Si tratta di una raccolta completa di tutti i testi di canzoni di Florence & The Machine, arricchita con poesie, disegni, foto e riflessioni personali raccolti negli anni da Florence Welch. Un prodotto esteticamente meraviglioso e curato nei minimi dettagli, che vi permetterà di entrare nella meravigliosa testa di una delle artiste più iconiche degli ultimi anni.
Se siete alla ricerca di un libro che riesca a far combaciare la passione per la musica con quella per la letteratura e volete qualcosa di più originale della solita biografia, allora Idiot Verse è la soluzione perfetta. Se vi piace il mood romantico ma allora stesso tempo malinconico di Keaton Henson (songwriter britannico fra i più apprezzati degli ultimi anni) amerete indubbiamente questa raccolta di poesie d’amore ironiche che celebrano i momenti di up & down dell’essere un artista.
Nick Cave di libri ne ha scritti diversi, ci sono anche dei fumetti dedicato al cantante, ma Stranger Than Kindness è l'ultima opera pubblicata da Cave. Un libricino mega aesthetic, un percorso per immagini e parole nell'intimità, nella vita e nel processo creativo di uno dei cantautori più rinomati degli ultimi trent'anni. Si può spaziare dalle foto d'infanzia alle copertine dei suoi dischi, dai testi scritti a mano con una calligrafia disordinata alle riflessioni personalissime su se stesso. Ma Stranger Than Kindness non è solo una reliquia da collezione per i fan dell'artista, bensì l'intento, come viene scritto nella descrizione del prodotto, è indagare «what shapes our lives and makes us who we are, and celebrates the curiosity and power of the creative spirit», perfetto per un periodo meditativo di isolamento come quello che stiamo vivendo in questo momento che non può che essere accompagnato dalle note dell'ultimo, poetico, album di Nick Cave: Ghosteen.
Negli anni '80 un quartetto di ragazzi di Manchester riuscì a scalare le vette delle classifiche britanniche ed ad esibirsi a Top Of The Pops con quei caratteristici testi malinconici e con i mazzi di gladioli tra le mani. Negli anni '80 stavi o dalla parte dei Duran Duran o da quella degli Smiths, che non sono solo lo stravagante Morrissey, ma anche il suo braccio destro, il chitarrista Johnny Marr. In questa autobiografia parte dall'infanzia nella famiglia irlandese, cattolica e operaia, passando per la nascita della band, anni in cui vede l'Inghilterra profondamente cambiare, fino allo scioglimento della band e la successiva formazione di nuovi gruppi come i The The e gli Electronic per poi darsi ad una carriera solista ormai perfettamente consolidata e costellata da collaborazione del calibro di Talking Heads, Bryan Ferry, Cribs e Modest Mouse. Da leggere per scoprire anche l'altra faccia della medaglia di una band che non può che traffigerti il cuore quando la si scopre per la prima volta.
Per chi non la conoscesse, Kim Gordon è nientemeno che la frontman dei Sonic Youth, una delle band americane più stimate e citate nel panorama underground dagli anni '80 in poi, alla base di altre celeberrime band come i Nirvana e gli Smashing Pumpkins. In questa autobiografia Kim si racconta a partire dall'infanzia, passando per la fondazione della band con il marito Thurston Moore, alla maturità di acclamata artista (l'anno scorso ha pubblicato il suo terzo disco solista No Home Record). Nel libro si intrecciano la vita pubblica, dove la musica spesso incontra altre forme artistiche quali cinema e moda, e il vissuto privato, fatta di amicizie con personalità del calibro di Neil Young e Jeff Koons e problematiche famigliari.
«Aveva anche una band. Era l'aria che tirava in quel periodo. Eravamo tutti ispirati. Volevamo disperatamente farcela.». L'ho comprato ad una fiera del vinile in un banchetto della Tsunami Edizioni che pubblica le più grandi storie di artisti rock e sono tutti fatti che vanno la pena di essere raccontati. Il bassista dei Joy Division ha raccontato tutta la storia della band: canzoni, amicizie, litigi, prove e registrazioni nei minimi dettagli. Dagli albori passando anche per la perdita di Curtis accaduta all'apice della loro fama. Ian viene raccontato in modo vero e come mai prima, mostrandolo nel quotidiano e forse togliendo del romanticismo alla sua figura trattandola in modo crudo, così come tutta la trama. Hook racconta anche molto di sé, del proprio ruolo all'interno della band così di come abbia i Pistols l'abbiano risvegliato dalla sua comfort-zone facendolo innamorare della musica, del punk. Poi, per mano del bassista, ci viene raccontata anche la storia della band rivivendo così i momenti migliori come i momenti peggiori. Insieme a tanti aneddoti strampalati che solo un membro della band può rivelare divertendo e rendendo partecipe il lettore. A metà libro ci sono più di una ventina di foto inedite che ritraggono i Joy Division in modo irriverente collegandoli allo stile goliardico del libro.
Una chicca per veri intenditore. Da una parte la cantautrice PJ Harvey nominata ben sei volte ai Grammy Awards, dall'altra il fotografo Seamus Murphy vincitore del World Press Photo Award. Una commistione di arti nata da tre viaggi fatti insiemi in tre paesi diversi: Afghanistan, Kosovo e Washington DC sintetizzata attraverso le parole scritte in versi dalla cantante e gli scatti del fotografo che ha alle spalle anni di esperienza come reporter in luoghi di guerra. Questo è un approfondimento curioso e bizzarro, un libro sia da leggere che da guardare, da possedere assolutamente per quegli ascoltatori instancabili appassionati anche di fotografia, che a fianco alla collezioni di dischi tengono la fedelissima reflex.
Classics
La storia di una delle coppie più iconiche delle storia della musica: Patti Smith, la sacerdotessa del rock, e Robert Mapplethorpe, il controverso fotografo. Il libro ripercorre gli anni giovanili della Smith, a spasso tra le strade di New York, con un nido d'amore al Chelsea Hotel e sulle spalle le svariate difficoltà di due ragazzi che hanno fatto dell'arte la loro vita. Una relazione particolare, in cui i soggetti coinvolti non sono solo amanti ma amici, aiutanti, fonti di ispirazione l'uno per l'altro e che fino alla fine rimarranno inesauribilmente legati. Una biografia piacevolissima, quanto cruda e reale, nonchè un cult per gli amanti della pop culture.
David Byrne ha dedicato e dedica tutt'ora la sua vita alla musica e questo libro ne è la dimostrazione. Come funziona la musica è un insieme di storia, antropologia, informatica, filosofia, economia ed accenni alla storia del frontman dei Talking Heads stesso. «Ciascun capitolo di questo libro si concentra su un aspetto distinto della musica e del suo contesto. – scrive Byrne nella prefazione – In uno ci si interroga su come la tecnologia abbia cambiato la musica e il modo in cui la concepiamo. Un altro valuta l'influenza dei luoghi in cui la ascoltiamo.». Riesce a raccontare l'evoluzione della musica dagli animali agli esseri umani toccando tutti i generi di ogni tempo ed ogni parte del mondo. È un manuale accessibile a chiunque che spiega in circa 360 pagine come barcamenarsi nel mondo della musica, che sia per conoscere meglio le origini di una determinata forma artistica oppure per capire il funzionamento delle royalty. Sempre in modo intelligente e mai pretenzioso, aiutando così il lettore-neofita e rendendolo partecipe dei segreti che lui stesso ha potuto sperimentare e dissezionare nel corso della sua carriera vissuta tra musica, regia, teatro e molto altro. «Il modo in cui la musica funziona, o non funziona, non è determinato esclusivamente da ciò che è di per sé, isolata dal resto (ammesso che una condizione del genere esista), ma in gran parte da ciò che la circonda, da dove e quando la si ascolta. Il modo in cui è eseguita, venduta, distribuita e registrata, che la esegue e con chi la si ascolta e, naturalmente, come suona: sono questi gli elementi che determinano non solo se un brano musicale funziona – se riesce a conseguire il fine che si era proposto – ma ciò che è».
John Lennon pubblicò il suo primo racconto sotto lo pseudonimo di Beatcomber nel 1961, quando ancora i Beatles non erano altro che quattro ragazzini scapestrati con degli strumenti. Il testo, intitolato Being A Short Diversion on the Dubious Origins of Beatles, Translated From the John Lennon, uscì nella prima edizione del quotidiano Mersey Beat, testata che in seguito divenne la cronista dei successi della band di Liverpool. Qualche anno dopo, Lennon riuscì a credere nelle sue doti di autore e cogliendo l’occasione di essere amato da tutti i ragazzini del mondo, pubblicò due raccolte di racconti corredate da disegni, In His Own Write (1964) e A Spaniard in the Works (1965). In Italia sono state tradotte nel 2000 in un unico libro, Niente mosche su Frank. Il titolo è la traduzione di un racconto di un uomo “senza mosche” (risoluto, energico) che aveva una moglie piena di mosche, quindi morta, in cucina. Sono racconti di una mente perversa che fanno strappare un sorriso. Ma Lennon non ha scritto solo di personaggi che schiattano, in Niente mosche su Frank troviamo anche il cane che fa wrestling, il dentista e la pecora di Bernice. È questo il nonsense? Sta a voi decidere se è arte o accozzaglia di frasi perturbanti.
Nel 2015 Neil Young scrive un'autobiografia in cui racconta quarant'anni di musica e vita, dalle collaborazioni con Crosby, Still & Nash, al consolidato sodalizio con i Crazy Horse, fino alla sperimentazione dei generi più disparati. Un'esistenza dedicata alla musica e costellata di battaglie per i diritti civili, per la pace, per l'ambiente, che ha sempre portato avanti guidato da un sogno insopprimibile.
Life è la storia del rock’n’roll, è la storia di un’epoca, è la storia dei Rolling Stones. È una vita raccontata da Keith Richards, in cui ci vengono narrate le sue innumerevoli cadute, di come sia riuscito poi a risollevarsi altrettante volte e di come l’unica costante di una esistenza all’insegna degli eccessi e della droga risulti sempre essere la musica e la passione viscerale per questa. In un susseguirsi di aneddoti tragici, appassionati, divertenti, squallidi e romantici che ribadiscono i contorni di un personaggio fin troppo umano nella sua adorabile scelleratezza, quello che colpisce fin dalle prime pagine è la sua intelligenza e la sua passione e visione delle cose, che si traduce in una sorta di amore complesso e dichiarato per la vita e per la musica. «Che cosa ti spinge a scrivere canzoni? In un certo senso, la volontà di allungare la mano e toccare il cuore degli altri. Vuoi entrare là dentro, o quanto meno produrre una risonanza, in modo da fare delle altre persone uno strumento più grande di quello che stai suonando. Arrivare agli altri diventa quasi un’ossessione. Scrivere una canzona che sarà ricordata e interiorizzata è una forma di contatto, una connessione. Un filo che ci lega tutti. Una stoccata al cuore. A volte, penso che scrivere canzoni sia come tendere le corde del cuore il più possibile senza provocare un infarto.»
Il diario è quel taccuino o quella serie di fogli sparsi che solitamente ti porti sempre appresso e usi come sfogo per tutti quei pensieri che ti passano per la testa durante la giornata, che sia una profonda angoscia esistenziale, l'ansia che ti attanaglia la gola, o la gioia di un piccolo gesto quotidiano, il diario è uno strumento per dare sfogo alla tua mente. In questo libro si ritrovano le annotazioni quotidiane della voce del grunge, Kurt Cobain, correlate da disegni, pensieri sparsi e poesie. Alla morte del cantante sono stati ritrovati 20 quaderni stracolmi di annotazioni e questo libro ne è la sintesi con tanto di foto degli originali e i testi della band che definì gli anni '90.
Il gioco favorito – in originale The favorite game – è il terzo libro di Cohen del 1963. Ma pubblicato in italia solo nel 1975. È sempre stato un artista molto prolifico infatti questo è solo uno dei primi degli innumerevoli libri e raccolte di canzoni del cantautore canadese. Anche se questo è il primo romanzo effettivo. Racconta di Lawrence, un ragazzo di Montreal, dotato di una grande immaginazione e un'incredibile sensibilità. La sua infanzia e la sua adolescenza sono segnate da tanti episodi significativi e drammatici. Così come dell'amicizia e della ricerca della propria identità sotto tutti gli aspetti. In giovane età Lawrence si afferma come scrittore trasferendosi a New York dove incontrerà per la prima volta il vero amore, per il quale farà tutto ciò che è in suo potere per tenerlo nella sua vita. Il tutto è raccontato come se si scorresse un album di fotografie, discontinue ma che raccontano la storia di una vita nel suo complesso. Nonostante sia stato scritto e pubblicato qualche anno prima del debutto sulle scene come cantautore lo stile è lo stesso. Le immagini evocative tipiche di Cohen sono presenti anche in questo libro, potenti e poetiche come le sue canzoni.
Immaginatevi la vita di Flea, il noto e iconico bassista dei Red Hot Chili Peppers: non può di certo essere noiosa! La biografia originale e pura di Flea non tralascia di sicuro i momenti di gloria così come i momenti più tragici che lo hanno accompagnato nel corso degli anni. Le marachelle e i gli scherzi non proprio innocenti dell'adolescenza, le dipendenze e la vita da strada, durante la quale conobbe Kiedes. Infatti, la sua biografia Acid for the Children racconta esattamente l'infanzia e adolescenza strampalata e fuori dai limiti fatta di musica e jam session casalinghe, fino alla formazione musicale come trombettista. L'inizio con una band punk e poi finalmente la fondazione della band insieme a l cantante dei Peppers. I due, amici fin dall'età di 14 anni, hanno scritto entrambi le loro biografie che sotto molti aspetti si incrociano e raccontano le stesse vicende ma da punti di vista diversi. Anche se in questo libro non si racconta dei RHCP bensì di come Flea sia arrivato ad essere uno dei bassisti più amati del panorama musicale dagli anni '90 ad oggi. Tanto da aver voluto togliere alcuni dei racconti più interessanti solo perché non voleva dare puro scandalo, bensì riportare quelle storie che hanno contribuito a formarlo e ad avvicinarlo alla carriera di musicista. Così come ha fatto questo libro con lui che ha dovuto tirare le somme con le sue vicende personali portandolo a crescere ancora.
Graphic Novel
Il 13 ottobre 2019 è uscito per Beccogiallo Editore, Pinguini Tattici Nucleari A Fumetti, presentato in anteprima al Lucca Comics & Games dalla band in persona. Il volume è un graphic novel a più mani firmato da alcuni tra i più noti e promettenti fumettisti italiani del momento: Lorenzo La Neve, Quasirosso, Ernesto Anderle, Francesco Guarnaccia, Giangioff, Fumettibrutti, Elisa 2B, Matilde Simoni, Roberto d’Agnano, Federico Gaddi e Leonardo Mazzoli. Attraverso la trasformazione grafica in forma “pinguina” dei membri della band, i musicisti bergamaschi accompagnano il lettore-fan nei mondi delle loro canzoni e raccontano la genesi di alcuni dei loro pezzi più famosi. Ogni brano è affidato alla matita di un fumettista diverso, e quindi ogni canzone è connotata da un proprio stile grafico. «Ci piaceva l’idea che i lettori potessero entrare un po’ di più nel nostro universo, capirlo più dettagliatamente. Oltre a essere bellissimi, questi fumetti regalano molti spunti sulle nostre canzoni, da dove nascono e come si sviluppano».
Forse non tutti sanno che... Davide Toffolo, è un fumettista, oltre che essere il frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Infatti quasi tutte le copertine dei dischi, alcuni video musicali e la stessa iconica maschera della band, vengono dalla sua matita. La carriera di disegnatore inizia prima di quella di musicista, come conseguenza diretta dei suoi studi in disegno anatomico e presso la scuola di fumetto Zio Feininger (in cui insegnava, tra gli altri, Andrea Pazienza). Ha pubblicato innumerevoli libri tra graphic novel, racconti per bambini e romanzi illustrati, tra cui: Tres! Fumetti per Il teatro (2007), Carnera. La montagna che cammina (2012), Graphic novel is dead (2014), Pasolini (2015), Piera degli spiriti (2015), L’Inverno d’Italia (2017), Il Cammino della cumbia (2018), Il Re bianco (2018), Graphic novel is back (2019). Lo stesso nome della band (e tutta la sua estetica) viene da una sua serie di fumetti, Cinque Allegri Ragazzi Morti, che, come la sua musica, racconta le fragilità e le paure dell'adolescenza. Come rivela in Graphic Novel Is Dead, inquieta autobiografia del 2014, questa doppia identità di illustratore e musicista gli ha sempre creato un po’ di conflitti interiori (e anche esteriori, soprattutto con il padre): un'anima artistica scissa in due linguaggi espressivi.
Bonus LOL
Chi mi conosce sa bene che nei guilty pleasure ci sguazzo. C'è in particolare un artista italico che mi sta particolarmente a cuore e il bene che gli voglio penso sia direttamente proporzionale alla quantità di espressioni disgustate che compaiono sui volti delle persone quando rivelo questa mia passione tanto intensa quando imbarazzante: si tratta nientepopodimeno che del mitico Flavio Pardini in arte Gazzelle. E lo sa bene la mia amica Maria Vittoria che, non contenta di sentirmi cantare a squarciagola teloricordilozuccherofilato? ha deciso di spingersi oltre e di regalarmi quello che, sono abbastanza sicura, sia il libro più imbarazzante che figura nella mia libreria. Si tratta di Limbo. Pensieri Inversi, una sottospecie di raccolta di poesie, che in realtà sono più simili ai pensierini scritti qualche tempo fa sui post-it da Francesco Sole. Perché qualcuno abbia pensato fosse una buona idea pubblicarlo resta un mistero, ma se volete farvi due risate è perfetto. Tempo di lettura impiegat0 (e no, non sto scherzando): 11 minuti.
Il 4 dicembre 2018 sono stati "RESI FINALMENTE PUBBLICI I PECCAMINOSI SEGRETI DI UNA VERA DONNA CHE CONTA", pubblicati da Rizzoli Lizard. Il diario segreto della donna mascherata più irriverente e controversa della musica italiana si apre con le scuse per non essere stato scritto tutto in capslock per motivi editoriali. Tra foto, illustrazioni e frasi celebri, il prezioso manoscritto prosegue dispensando consigli di vita per trasformarsi da donna di spettacolo a spettacolo di donna.