15 gennaio 2019

Gli 8 portabandiera italiani della prossima edizione dell’Eurosonic Festival

Oggi più che mai, in un panorama internazionale che sembra puntare più sulle divisioni- territoriali e umane- che sulle unioni, è necessario dare nuova vita ad un sentimento europeista, ricercando una maggiore coesione sociale, contrastando così un processo di disgregazione sempre più evidente. Come farlo? Io credo nella forza delle piccole cose, nell’accumularsi di gocce che fanno traboccare un vaso. Una di queste gocce cadrà tra il 16 e il 19 Gennaio prossimo, a Groningen (Paesi Bassi), e porta un nome importante: Eurosonic Festival. L’Eurosonic è un festival che si svolge dal 1986, con l’intento di offrire visibilità a musicisti provenienti da tutta Europa e regalare un importante momento di unione e condivisione in nome della musica. Il festival conta più di 300 esibizioni, 150 panel e più di 30.000 spettatori provenienti da oltre 40 Paesi: questi i numeri della manifestazione, per intenderci. Tra i vari artisti che si esibiranno, troviamo una rosa di musicisti “Made in Italy” supportati da Italia Music Export, ufficio SIAE che si occupa di promozione della musica italiana all’estero. Chi sono quindi gli artisti italiani che porteranno l’Italia all’Eurosonic? Conosciamoli da vicino!

Violetta Zironi

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Con il suo sound folk e la sua voce ipnotizzante, Violetta Zironi, dopo il piazzamento al terzo posto nella settima edizione di X Factor, è riuscita a macinare una serie di esperienze all’estero, che l’hanno portata a toccare vari Paesi europei, arrivando fino agli Stati Uniti dove si è esibita al SXSW Music Festival. Il talento di Violetta non è passato quindi inosservato. Tanto per fare qualche esempio, ricordiamo come nel 2014 questa sia stata chiamata sul palco a cantare “Stand by me” assieme alla leggenda della musica Ben E. King, oppure di quando si è unita al lungo tour europeo di Jack Savoretti. La distanza dal suo primo singolo post X Factor, “Dimmi che non passa”, non può essere più grande. Con il suo ultimo ep, “Half Moon Lane”, Violetta ha infatti dimostrato a tutti l’avvenuta maturazione musicale mettendo in luce le sue raffinate doti autoriali, ricevendo attenzioni da parte dei media a livello mondiale.

Any Other

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Se c’è un nome che quest’anno ha girato sulla bocca di tutti gli addetti (e non) della scena musicale italiana, questo è quello degli Any Other. La band, capitanata da Adele Nigro, ha conquistato con l’ultimo album “Two, Geography” un consenso unanime da parte della critica, che ha riconosciuto in questo lavoro uno dei dischi più belli e riusciti degli ultimi anni. L’album è stato seguito da un lungo tour europeo che ha portato la band a riscuotere sempre più successo, riempiendo locale dopo locale. Siamo pronti a vedere come se la caveranno all’Eurosonic, ma tanto già lo sappiamo!

Machweo

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Il terzo nome pescato dalla rosa di artisti che suoneranno all’Eurosonic è quello di Machweo, al secolo Giorgio Spedicato. Il giovane artista di Carpi, dopo il debutto con due ep autoprodotti nel 2012, si lancia nel mondo del full-lenght con il disco “Leaving Home”, fino ad arrivare alla pubblicazione nel 2018 del suo ultimo lavoro, “Primitive Music”. Dal 2012 il ragazzo ha fatto molta strada, in senso letterale, con centinaia di date in tutta Italia, che l’hanno portato a condividere il palco con artisti del calibro di Godblesscomputers, Be Forest, Drink To Me, Go Dugong, aprendo inoltre i concerti per Shigeto, Thyco, Plaid, Slow Magic... Con la sua elettronica mista a jazz e le sue ritmiche tribali, Machweo è riuscito ad ottenere attenzioni anche oltre i confini nazionali. Ricordiamo ad esempio la collaborazione con Vogue France, che ha utilizzato un suo brano (“Tramonto”) come colonna sonora del video di presentazione di una collezione Diesel.

Her Skin

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Voce, chitarra acustica e ukulele. Questi gli strumenti di Her Skin, moniker di Sara Ammendolia, astro nascente del cantautorato folk italiano, che colpisce subito per la sua capacità di far emozionare con poco. Perché la musica di Her Skin rifugge ostentati virtuosismi e sovrastrutture sonore complesse, a favore di una semplicità- da non leggere come banalità- del dato musicale che arriva facilmente al cuore dell’ascoltatore. Dal 2017 Her Skin ha macinato chilometri su chilometri con il suo tour, aprendo poi le date di svariati artisti dei quali ricordiamo un nome su tutti: Cat Power. Il 2019 si prospetta come un anno molto impegnativo per la nostra cantante, la quale, oltre a suonare in un palco importante come quello dell’Eurosonic, volerà oltreoceano per esibirsi nella prossima edizione del SXSW Music Festival. Le facciamo un grande in bocca al lupo!

Tomat Petrella

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Progetto electro-jazz formato da Davide Tomat, musicista, produttore e sound designer e Gianluca Petrella, uno dei musicisti jazz più apprezzati non solo Italia, ma nel mondo. Nel settembre di quest’anno lanciano il loro primo lavoro, “Kepler”, un album dove l’ambient incontra l’elettronica e dove questa incontra il jazz, ma non solo. Insomma, una creatura pressoché indefinibile, aliena quasi quanto i suoni che le danno forma, che ben si adatterebbero ad un film fantascientifico à la “2001: Odissea nello spazio”. Un progetto quindi che si pone trasversalmente rispetto alle categorie musicali “classiche” e che, proprio per questo, siamo sicuri riuscirà ad incuriosire gli ascoltatori più disparati.

Sem&Sténn

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Fiore all’occhiello della squadra di Manuel Agnelli nell’edizione di X Factor del 2017, Sem&Sténn, coppia nella musica e nella vita, hanno suscitato un grande interesse da parte della critica. La loro carriera inizia ben prima di X Factor. Infatti, dopo essere stati resident al Fabric di Milano, i due si sono esibiti a Parigi, Berlino e New York facendo ballare centinaia di persone sulle note della loro musica che rimanda ad un synthpop anni ’80. Dopo la precoce dipartita dal Talent, i due sono stati subito accolti tra le braccia di INRI, per la quale hanno rilasciato “Offbeat”, album che alterna sonorità da club ad ambientazioni rave-pop con il chiaro intento di dimostrare quanto lavoro ci sia dietro le luci e i costumi da talent show.

The Pier

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Formatisi nel 2011 a Molfetta, i The Pier sono una band math-post rock che ci ha dimostrato, con i due dischi “The Pier” e il novello “Dead Reckoning”, quanto poco nel loro lavoro venga lasciato al caso. La cura dei missaggi è altissima, la tecnica musicale pure. Nella loro musica possiamo sentire richiami ai Foals, ai Porcupine Tree, ai Joy Division, ma resta comunque difficile incasellarli con precisione. Loro sono i The Pier e basta, sono giovani, sono competenti e non servono inutili comparazioni.

Alessio Bondì

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La musica di Bondì profuma di Sicilia, sua terra natale. Si sentono i limoni, il rumore delle strade di Palermo e il sapore del sale. Alessio si fa portatore delle sue radici cantando in dialetto, riuscendolo a trasformare in pura poesia e facendo dimenticare all’ascoltatore di non capire nemmeno una parola di ciò che viene detto. Forse è proprio per questo che il cantante è riuscito a riscuotere successo in Austria, Francia, Brasile e in tutta Italia. Invidiamo molto il pubblico dell’Eurosonic, che riuscirà a respirare i profumi della Sicilia in pieno inverno rimanendone perdutamente innamorato.

 

Questi i nomi degli artisti che porteranno in alto il nome dell’Italia all’Eurosonic Festival 2019, con l’augurio che questo sia per loro e per tutti quelli che vi prenderanno parte un momento di gioia, nel quale, per una volta, si creeranno legami e ponti tra Paesi, ‘ché si sa: i muri, quelli alti e lunghi, ci hanno rotto le palle.