04 novembre 2025

C2C Festival 2025, ballare sino alle stelle: il racconto della XXIII edizione

E anche quest'anno è successo. È arrivato quel momento dell'anno. Quel weekend tra fine ottobre e inizio novembre, che mette Torino sotto i riflettori, e la incendia con una miriade di eventi culturali, artistici, musicali. Tra cui, ovviamente, quel rito collettivo che è C2C Festival. Il festival sabaudo di musica avant-pop, arrivato alla ventitreesima edizione, ormai iconico e riconosciuto a livello internazionale, è in continua trasformazione ma rimane sempre fedele a sé stesso. Il titolo di quest'anno è la celebre locuzione latina "per aspera ad astra", traducibile con "attraverso le asperità sino alle stelle", che racchiude l'evoluzione del festival negli anni, nonché un omaggio a Sergio Ricciardone, fondatore e direttore di C2C Festival, venuto a mancare prematuramente lo scorso marzo. E anche l'illuminazione della Mole Antonelliana, durante le notti del festival, è stata dedicata a lui.

Il logo di C2C Festival
Il logo di C2C Festival | Credits: Liliana Ricci

La rassegna è iniziata nel pomeriggio di giovedì 30 ottobre, a Combo, ex caserma dei pompieri ora ostello e co-working, eletto quartier generale del festival, situato nei pressi del pulsante e colorato mercato di Porta Palazzo. Gli eventi sono proseguiti alle OGR, Officine Grandi Riparazioni, suggestivo spazio di cantiere ferroviario riconvertito in location spettacolare e perfetta per ospitare le esibizioni del nostrano Paolo della Piana, del premio Oscar (per The Brutalist) Daniel Blumberg, degli esplosivi YHWH Nailgun, della delicata Jenny Hval e dell'ipnotico Kelman Duran.

Il venerdì pomeriggio è stato dedicato a chiacchiere e ascolti nell'elegantissima cornice del Teatro Regio con gli interventi di Andrea Lazslo De Simone, che ha da poco pubblicato il suo meraviglioso ultimo album Una lunghissima ombra, e del duo sperimentale, tra jazz e chamber pop, Titanic.

Altra venue incredibile di quest'anno è stata Le Roi Music Hall, storico e iconico locale progettato da Carlo Mollino, scelto per ospitare lo showcase dell'etichetta e fucina creativa londinese Young. Tra superfici specchianti e dettagli dorati si sono esibiti Taylor Skye, Anysia Kym, Isaiah Hull e Tommy Barlow.

Mentre gli spazi di Lingotto Fiere, come di consueto, hanno ospitato le esibizioni più attese, negli stage “Stone Island” e “main", collegati da due corridoi spettacolarmente illuminati da raggi luminosi e gigantesche mirror ball, che facevano sembrare la costante migrazione da un palco all'altro una collettiva traversata siderale.

C2C Festival, i corridoi illuminati di Lingotto Fiere
C2C Festival | Credits: Liliana Ricci

Le due serate nella main venue (venerdì 1 e sabato 2, date esaurite da metà settembre) sono trascorse velocissime in un susseguirsi di set e concerti esagerati, tra cui quello del londinese A. G. Cook, ospite del festival per la seconda volta, che ha infiammato il Lingotto con il suo hyperpop molto British, accompagnato da visual caleidoscopici.

E poi Blood Orange, Skee Mask, Saya Gray, John Maus e Floating Points, con un'esibizione devastante e bellissima. A Four Tet è stato affidato il set di chiusura, iniziato alle tre di notte di sabato, inizialmente dolce e ritmato, e poi decisamente incontenibile.

Saya Grey suona a C2C Festival 2025
Saya Grey live a C2C Festival 2025 | Credits: Liliana Ricci

Tra i sette debutti nazionali del festival ha spiccato la coppia composta da Ali Sethi e Nicolas Jaar, che non ha deluso le aspettative, con la sua commistione sperimentale di poesia e astrazione elettronica. Una fanbase scatenata ha accolto la prima volta in Italia di Nourished by Time che ha ballato e saltato sul palco, scherzando con il pubblico e con i suoi musicisti, facendo perfino cantare il finale di Tossed Away al chitarrista, che stava avendo un problema tecnico.

Altra esibizione inedita per la quale si nutriva un palpabile hype è stata quella di Iosonouncane e Daniela Pes, che hanno finalmente svelato il loro nuovo progetto, accompagnati da intriganti proiezioni, di fronte a un pubblico assorto.

iosonouncane e Daniela Pes live a C2C Festival 2025
Iosonouncane e Daniela Pes live a C2C Festival 2025 | Credits: Liliana Ricci

L'esperienza delle notti di clubbing al Lingotto è stata, anche questa volta, immersiva e suggestiva, non solo per gli spazi architettonici, fisici e sonori, ma anche per l'umanità che li ha abitati. L'edizione di quest'anno ha contato 42.000 partecipanti, di cui 40% di origine internazionale, e ha accolto 68 artisti provenienti da 21 nazioni diverse, confermando la rilevanza di C2C Festival nel panorama musicale mondiale. Facendosi largo tra la folla ci si poteva  imbattere in tante lingue diverse, occhiali veloci, outfit total black, qualche travestimento di Halloween e sistemi sempre più ingegnosi e innovativi per ricongiungersi agli amici nella folla: dalle bottigliette d'acqua illuminate e agghindate, al cerchietto con freccia gialla che indica chi lo indossa. C'era gente così presa bene che riusciva a ballare anche sul tema ipnotico e stridente del cambio palco.

Ali Sethi e Nicolas Jaar a C2C Festival
Ali Sethi e Nicolas Jaar live a C2C Festival | Credits: Liliana Ricci

E se tra un set e l'altro, vagando per gli immensi saloni ci si imbatteva nella Plenitude Room si poteva contemplare l'opera di Codalunga, il progetto artistico di Nico Vascellari dei Ninos du Brasil. Un'installazione composta da luci, suoni e movimento che parla di sostenibilità, futuro e consapevolezza e che non a caso si intitola Cuor Leggero. La colonna sonora dell'opera contiene un brano inedito degli stessi Ninos du Brasil, registrato in collaborazione con i bambini che avevano partecipato a C2C KIDS! lo scorso 26 ottobre nelle Fonderie Limone di Moncalieri.

Il festival si è concluso domenica sera alle OGR con un incredibile set a sorpresa di Nicolas Jaar. Lasciandoci estatici e svuotati, appagati ma già frementi per la prossima edizione.