10 marzo 2023

I Nu Genea live sono la festa che Napoli si meriterebbe se vincesse lo scudetto

Di calcio ne so molto poco, sono stata allo stadio per la prima volta l'anno scorso e mi sono stupita non ci fosse la telecronaca, ma è risaputo che tra la città di Napoli e il calcio esista un legame indissolubile e se la squadra azzurra dovesse davvero vincere lo scudetto la città sarebbe in festa per una settimana. Una gioia irrefrenabile e incontrollata fatta di infiniti abbracci fraterni, grandi sorrisi estasiati, fuochi d'artificio ad ogni angolo e balconcini affollatissimi. Se quell'atmosfera magica potesse essere condensata in un suono sicuramente avrebbe la firma dei Nu Genea, il duo di producer partenopei che con la loro contemporanea italo disco e il loro immaginario legato al Sud Italia (basti pensare al titolo del loro ultimo disco, Bar Mediterraneo) hanno riacceso i riflettori dell'industria musicale sul capoluogo campano.

Dopo diverse date estive in giro per tutta la penisola Massimo Di Lena e Lucio Aquilina accompagnati da una band di prim'ordine fanno tappa al Fabrique di Milano, per due date di un tour che li porterà anche oltre i confini nazionali. Il locale per l'occasione è stracolmo. Azzardo che, se la memoria non mi inganna, lì dentro non ho mai visto tanta gente. Si può dire che la data è super sold out. Strisciando tra orde di alternativi milanesi faccio fatica a raggiungere l'area fronte bar per cercare di intravedere parte del palco su cui campeggiano diversi strumenti, dalle tastiere a diversi tipi di percussioni.

Alle 21.45 inizia la vera e propria festa con la band che sale sul palco. Dal vivo gli echi elettronici presenti nei dischi del duo assumono tutt'altro sapore, l'elettronica sembra quasi messa da parte, viene calibrata in modo scientifico, per ampliare i suoni delle tastiere, distorcere leggermente le voci o campionare gli strumenti. La vera protagonista qui è la musica dal vivo, fatta, suonata, sperimentata in molteplici forme, dall'afrobeat al jazz. In un'ora e mezza riascoltiamo tutte le perle di Bar Mediterraneo, da Tienaté a Praja Magia. La band rispolvera anche vecchie gemme contenute in Nuova Napoli, allungate e arricchite dai magistrali vocalizzi di Fabiana Martone e intermezzi puramente strumentali fatti da assoli di sax, percussioni e chitarre.

I più alternativi inforcano gli occhiali da sole e ondeggiano soavemente a tempo su Straniero, mentre orde di ragazze ballano su Marechià; alcuni provano a cimentarsi nel napoletano, mentre altri sventolano in alto orgogliosi le sciarpe del Napoli. La sensazione è che tutti si stiano divertendo e che i Nu Genea abbiano portato un'ondata di allegria e gioia di vivere in una Milano un po' variabile, che sente arrivare la primavera. In un momento a cavallo tra la vecchia e la nuova bella stagione, la loro musica solare dal sapore vintage ci fa pensare alle scorse (o alle prossime) vacanze, a quell'Italia fatta di ombrelloni Algida, sdrai a righe e tuffi dagli scogli che da qualsiasi punto la guardi sembra lontanissima. Ah, che nostalgia.

Rivivete il live grazie alla fotogallery di Renato Anelli: