06 settembre 2025

Il debutto italiano di Fred Again: tanto hype, poco volume

Se i vostri amici vi hanno raccontato che ieri sera hanno vissuto la miglior serata della loro vita probabilmente si trovavano nelle prime 5 file oppure stanno solo facendo i poser. Nel 99% dei casi si tratterà di questa seconda opzione, perchè diciamocelo, il debutto italiano di Fred Again.. non è stato memorabile. Eppure le premesse per uno show incredibile c'erano tutte, a partire dal fatto che ci troviamo di fronte ad uno degli artisti più popolari e acclamati degli ultimi 5 anni: IL nome del momento nel panorama elettronico e non, quello che con i suoi actual life ha dato nuova linfa all'elettronica, rendendola accessibile e mainstream, quello che i vostri amici hanno visto al Primavera negli scorsi anni e vi hanno descritto con una sola parola: devastante. Insomma, è risaputo che Fred abbia talento da vendere e i suoi live hanno la fama di essere indimenticabili, ma non quando l'Ex Macello viene stipato fino a scoppiare e i volumi sono così bassi da poter ascoltare per tutta la durata del concerto solo le interessantissime disquisizioni di tutti i tuoi vicini.

Fred Again in concerto a Milano all'Ex Macello
Fred Again.. live @Ex Macello Milano | Credits: Renato Anelli

Quando sale sul palco, alle 22:00, il fomento del pubblico è strabordante e l'artista britannico è visibilmente emozionato: suonare in Italia con i suoi "fratellini" Parisi (suoi stretti collaboratori) è un sogno che finalmente si realizza. Per questa prima data del suo mini tour italiano (che toccherà anche Verona, Roma, Napoli e Fasano), ci accoglie con una serie di scritte sul ledwall alle sue spalle, sua cifra stilistica, che purtroppo però riusciamo solo ad intravedere perché il palco non è altissimo. Difetto non da poco, visto che maschererà per tutta la successiva ora e mezza i visual e le riprese in diretta di Fred e dei musicisti, che sono parte integrante dei suoi show. Siamo talmente stipati che è difficile anche provare a mettersi in punta di piedi, ma va bene, Fred intona le prime note di piano e proviamo a non pensarci.

I banger non mancano, da adore you a Turn On The Lights, passando per places to be. Lui come al suo solito sembra totalmente immerso nel momento e nella musica, mette anima e corpo in ciò che suona (e fa tutto dal vivo), ma non arriva. I bassi non trascinano, i drop non hanno l'energia e la carica che ci si aspetta, a causa di un volume inadatto ad un concerto di elettronica - in alcuni momenti si fa fatica a sentire anche quello che dice. Dovremmo essere lì a ballare, ma non succede più di tanto, il parterre non si trasforma in una dancefloor, anche perchè lo spazio è veramente limitato, e per crearsene almeno un po' è più facile pogare.

Il pubblico di Fred Again.. all'Ex Macello di Milano
Il pubblico di Fred Again.. all'Ex Macello di Milano | Credits: Renato Anelli

Il set mescola momenti più energici, come quando parte Victory Lap (dove Fred a sorpresa sostituisce Skepta con Marracash, mandando in visibilio in pubblico sulla sua 64 barre di paura), e momenti più introspettivi piano e voce, come con peace u need, cantata con il pubblico.

Non mancano ovviamente i momenti per gli amanti del genere, come quando intona l'iconica melodia di A New Error dei Moderat o quando si diletta in assoli di batteria. Proviamo a goderci il poco che ci arriva, ma a complicare il tutto verso la fine del concerto ci si mette anche la pioggia. I tecnici sono costretti a coprire strumentazione e musicisti con dei gazebo neri, rimanendo aggrappati per tenerli ben stretti per non farli volare via. Fred e i Parisi in tutta fretta tagliano il set e chiudono con Marea e Deliah e su questi ultimi pezzi inizia il diluvio universale. Forse è stato meglio così, perché la sensazione alla fine è stata quella di un'organizzazione alla bell'e meglio, non all'altezza del calibro e degli standard a cui ci ha abituato Fred Again.

Inizia a venirmi il dubbio che chi dica "miglior serata della mia vita" sia l'ennesima vittima della FOMO milanese.