11 aprile 2024

La festa d'amore di Cosmo a Milano non finisce mai

Il live report dello show di Cosmo all'Alcatraz di Milano

La festa d'amore di Cosmo anon finisce mai. Questo è lo statement che voglio fare per parlare dello show all'Alcatraz di Milano. Niente di più e niente di meno. Due ore e mezza (circa) di concerto, di rave, di musica orgiastica hanno sancito l'artista piemontese come il meglio che abbiamo in Italia.

Per chi se lo fosse perso, Marco Jacopo Bianchi è in tour in questo periodo a supporto del suo ultimo lavoro Sulle ali del cavallo bianco, un disco forse non del tutto a fuoco. Ma ciò sinceramente non importa, perché Cosmo dal vivo è tutta un'altra storia (d'amore).

Per chi andrà a vederlo più avanti, in questo tour dei club, sappiate che c'è una regola: niente foto/video. Anche questo uno statement dell'artista, un invito a godersi il concerto e a partecipare più attivamente. Niente schermi davanti, niente registrazioni. Tutto deve essere filtrato solamente da orecchie e occhi, senza apparecchi davanti. Il bollino c'è e te lo appiccicano prima di entrare. In molti lo seguono, altri purtroppo non afferrano il concetto e trasgrediscono alle regole. Ma anche questo Cosmo lo sa, lo vede e ci avvisa di "richiamare all'ordine chi ci disturba".

Cosmo live @ Alcatraz, Milano | Credits: Renato Anelli

Una scaletta verosimilmente poco bilanciata, quella della festa di Cosmo che non finisce mai. L'ultimo album è totalmente riprodotto, di pezzi vecchi ce ne sono ma vengono regalati. Il bello di tutto ciò però, e anche la bravura dell'artista e di tutto l'ensemble, è che non c'è una pausa. Dalla prima all'ultima è tutto un susseguirsi di brani, riarrangiati e mixati per l'occasione. Un grande rave che non s'interrompe mai. Alcuni dei brani più famosi, Le voci, L'ultima festa, Tristan Zarra o L'amore sono diverse dalla versione a cui ci siamo abituati. Vengono calate egregiamente in tutto lo studio nuovo che c'è dietro, regalando sorprese non da poco.

Ma i pezzi nuovi? Se la versione studio lascia a desiderare, c'è da dire una cosa. Cosmo è un animale da palcoscenico, il suo posto è sul palco e non in studio. Potrebbe registrare letteralmente i suoi peti dopo un kebab che comunque, dal vivo, romperebbero le casse a tutto volume. È per questo che dei pezzi nuovi, Gira che ti rigira o Talponia o ancora Troppo forte rendono benissimo comunque.

È veramente assurdo come il flow di tutti questi brani, uno dopo l'altro, sia calibrato alla perfezione. Non c'è un errore, né vocale né strumentale. Il tutto viene circondato non solo da una scenografia semplice come non mai (un cavallo bianco alato sullo sfondo), ma anche da una coordinazione e una liberazione del proprio corpo da parte di Cosmo e di Jessica (la cantante che lo segue come seconda voce).

Cosmo live @Alcatraz, Milano | Credits: Renato Anelli

La festa di Cosmo non finisce mai perché è lui il primo a non volerla finire. Sono testimone di una catarsi dell'artista, di un unione di questo personaggio con il suo pubblico. L'orgia musicale unisce visceralmente entrambe le parti e lo si percepisce facilmente. E viene tutto amplificato dal fatto che non ci siano telefoni a rompere le palle davanti. Tutti pendono dalle labbra e dal corpo di questo ragazzo, senza filtri e senza schermi.

Se c'è una cosa che abbiamo imparato da questo live è che Cosmo si conferma essere uno dei migliori artisti dal vivo. Una bestia intrisa d'amore da palcoscenico, che urla contro il governo e urla in favore dell'umanità; che sta alla console, ma anche in mezzo al pubblico; che ti dice come la musica sia illegale, ma anche un atto di ribellione e amore. Tutto questo guardandoti negli occhi, finalmente, senza filtri contemporanei di alcun tipo. La festa d'amore di Cosmo non finisce mai.

Fotogallery a cura di Renato Anelli: