Dopo due dischi come Pure Heroine (2013) e Melodrama (2017), non avrei mai dato per scontato che anche il terzo album in studio di Lorde sarebbe stato all'altezza dei precedenti. Il primo singolo nonché title track, Solar Power, che ha anticipato la pubblicazione dell'intero lavoro, non mi aveva entusiasmata particolarmente. Spoiler: mi sono ricreduta. Come succede spesso nel mondo della musica, Lorde è una di quegli artisti che divide il pubblico fra chi la ama e chi la ignora. C'è chi ci vede genio e innovazione, ma anche chi crede che sia noiosa e monotona. Alla prima categoria però apparteneva David Bowie, del quale Lorde sembra l'erede da un punto di vista artistico, e questo mi sembra un buon motivo per chi non la conosce per provare ad ascoltarla.
Solar Power è stato rilasciato il 20 agosto 2021 per Universal Music, esclusivamente in formato digitale e in vinile, per ridurre l'impatto ambientale. Inoltre, Lorde ha dichiarato a Vogue di non avere CD in casa propria, quindi di non voler rilasciare qualcosa che lei in primis non utilizza. Le tematiche legate all'inquinamento e ai cambiamenti climatici giocano un ruolo fondamentale in ciascuna delle 12 tracce del disco, seppur celate abilmente dall'autrice. Come per la scelta del titolo Solar Power, Lorde ha utilizzato parole legate al campo semantico della natura per mantenere quell'aspetto introspettivo, tipico di quasi tutte le sue canzoni. Una traccia da non perdere assolutamente è Fallen Fruit, dove la maturità stilistica e personale di Lorde si evince sia dalla preoccupazione per il pianeta, stremato per l'eccessivo consumo delle sue risorse, sia dal cantato così diverso rispetto a quello degli esordi.
I fan più affezionati non si stupiranno nel leggere che Lorde è una persona che sa quello che vuole. In 73 questions with Lorde, la cantautrice neozelandese ha dichiarato a Vogue che ha sempre saputo di voler diventare un'artista solista. Sebbene sia stata sempre abbastanza sicura di sé, al confronto con la sé stessa del passato è dedicato il brano Secrets from a Girl (Who's Seen it All). Oltre ad essere un brano pop elaborato e ricco dal punto di vista strumentale, ci illustra un mood ben preciso, quello del dialogo interiore, trattato come non è mai stato fatto: con leggerezza e senza filtri. I teenager hanno sempre una vasta scelta di modelli da seguire, poiché paradossalmente l'età più difficile della vita, è la più facile da rendere in musica. Lorde invece ha dato la possibilità ai Millennials, cresciuti come lei e non più adolescenti, di sentirsi rappresentati. In breve, ha spiegato cosa significa diventare adulti al giorno d'oggi.
Couldn't wait to turn fifteen
Then you blink and it's been ten years
Growing up a little at a time, then all at once
Everybody wants the best for you
But you gotta want it for yourself, my love
La prima traccia del disco, The Path, non è da meno. Anzi, è fantastico che l'album inizi con un sound decisamente inaspettato, dal gusto retrò. Contemporaneamente, però, si sente lo zampino di Jack Antonoff (il mio produttore preferito, ndr), che ha contribuito dando un'impronta indie folk comune alla produzione dei migliori artisti pop degli ultimi due anni. Nel complesso, il binomio "vecchio e nuovo" viene interpretato con originalità. Il concetto alla base della canzone è sorprendentemente vicino al pensiero di Giovanni Pascoli, secondo il quale il poeta non è un aulico modello da seguire, ma un umile osservatore della vita quotidiana. Allo stesso modo, a mostrare la via, dice Lorde, non siamo noi pop star... bensì il sole. Spiritualità, pensiero personale e fiducia nella natura in 3:41 minuti.
Poiché Lorde ha una percezione fortemente influenzata dalla sinestesia, le è stato chiesto di associare un colore ad ogni suo album. Non ha neanche dovuto pensarci prima di definire Solar Power "gold", dorato. Questa visione d'oro la possiamo percepire anche noi nel brano Stoned at the Nail Salons, secondo singolo pubblicato lo scorso 22 luglio. Lorde scrive i suoi pezzi partendo dal testo, che deve sentire suo ad ogni costo, per cui il fatto che non ricorra la parola "dancing" come in Melodrama è un modo per comunicare quanto sia diventata più riflessiva. Fra l'altro, il flusso di coscienza a cui prendiamo parte si svolge in un centro per la manicure, nel quale si è costretti a stare seduti per la durata del trattamento. Non ve lo spoilero troppo, però i nostalgia vibes, dati dal romantico arpeggio, sono stati una piacevole sorpresa. C'è meno effetto sorpresa per Oceanic Feeling, nonostante la dolcezza dei toni del brano sia sintomo di evoluzione e calma in Lorde, ma stilisticamente parlando è uno dei pochi pezzi che ricorda i precedenti lavori in studio per via dei chill beats, molto apprezzati dai fan della cantante.

Interessante è il video musicale dell'ultimo singolo, Mood Ring, reso pubblico lo scorso 18 agosto, nel quale Lorde guida una setta di figlie dei fiori in abiti attualissimi e iridescenti. Come non paragonarlo al video di Team (2013), nel quale Lorde è rappresentata come la regina di una comunità indipendente di adolescenti... La differenza sostanziale sta nell'uso dei colori: se in Team l'ambientazione era cupa e l'abbigliamento puramente dark, per Mood Ring è stata selezionata una palette di toni brillanti che, neanche a dirlo, trasmette gioia e amore per la natura. Ma chi l'avrebbe mai detto che, per l'occasione, Lorde si sarebbe fatta tingere i capelli di biondo?

Con Lorde e con il team che la affianca nella produzione, si sa, non si può mai prevedere il risultato finale. Perseguire l'innovazione non dev'essere una cosa semplice, non perché non si abbiano gli strumenti adatti ma proprio perché quegli strumenti sono alla portata di tutti e c'è più competizione. Superare sé stessi ogni volta è altrettanto impegnativo, ma questa (per fortuna) è una specialità di Jack Antonoff, che riesce ogni volta a valorizzare il meglio di ciascun artista che affianca. In quest'ultimo disco, probabilmente per scelta degli autori, non c'è nessuna hit pronta a diventare virale, come è accaduto per Royals (2012) o per Green Light (2017), ma in compenso possiamo trascorrere gli ultimi giorni d'estate godendoci un album valido dall'inizio alla fine. Noi di noisyroad non vediamo l'ora di beccare un suo concerto... se il disco è un sogno ad occhi aperti in cuffia, figuriamoci cosa potrà essere dal vivo!
Lorde sarà live in Italia nel 2022, biglietti in vendita su Ticketmaster:
16/06/22 Auditorium Parco Della Musica, Roma
17/06/21 Castello Scaligero, Villafranca Verona