Al tempo di Ignorance – poco più di un anno fa –, non sapevamo ancora di come Tamara Lindeman avesse in serbo ulteriori sorprese. How Is That I Should Look At the Stars è il nuovo lavoro dei Weather Station, professato dalla band come un secondo capitolo del precedente. «La luna del suo sole» avrebbe affermato durante un'intervista trapelata a qualche mese dal rilascio del disco. E in un certo senso, è una descrizione perfettamente calzante. Di quei mille suoni, i quali raccontavano favole canadesi su un letto di tonalità indie-folk, ora ne è rimasto solo un intenso flusso di piano e voce.
Le dieci tracce sono contraddistinte dalla medesima grazia ed eleganza. Si tratta di canzoni che vengono incise nel giro di tre giorni durante il marzo 2020, esattamente poco prima che l’intero globo sprofondasse in un baratro dal quale non sembra esservi ancora fine. Infatti, se l’intento della leader era quello di utilizzare questo disco come grido nei confronti del problema del cambiamento climatico, il fato si nascondeva dietro il suo caloroso timbro con un ghigno poco piacevole, sussurrandole all’orecchio: non hai ancora visto niente.
D’altro canto, però, la band canadese sembra rispondere alle avversità della vita tramite una delle formule più semplici e d’effetto che il mondo della musica possa conoscere. Ed è così che tira fuori un intero album di ballate, rilasciando una potenza che è in grado di colpire direttamente nell'animo.
Lo si vede già a partire da Marsh, che subito ci permette di penetrare quell'immaginario di colori in cui la cantautrice ha deciso di rifugiarsi. Emergono proiezioni ed immagini, le quali si apprestano ad essere immediatamente smembrate da uno sguardo posato su di una triste realtà. Così come in Endless Time, i cui versi e la melodia risultano sospesi proprio come «out on the street and buy champagne grapes / Stawberries and lilies in November rain».

Passando invece a Taught, non è altro che una splendida poesia in versi. Parole e sonorità che hanno lo stesso sentore di una distesa verde dopo il diluvio, sorrette da una metrica che viene capovolta nella successiva Ignorance. Quest’ultima – ed ennesima citazione – al vecchio album si mescola alle sue riflessioni, che stavolta viaggiano con un ritmo più altalenante, quasi aggressivo. All'improvviso ci si ritrova quindi ad assaporare lo scorrere del tempo, sensazione che imperterrita viene intersecata ai pensieri, alla quotidianità della sua voce, proprio come accade nel singolo To Talk About.
Gli scorci e le prospettive della sua mente sono composte da nitide descrizioni, che non mancano dal lasciar intravedere tutto il turbamento dell’artista. Ma è in esse che si cela un dualismo, nel quale è giusto notare anche dei segnali di speranza – «So overwhelmed by the beauty of the sky / How could I not be?». Del resto, il miglior modo per raggiungere l'estasi è descrivere un sentimento sfruttando la sincerità. Con la schiettezza del raccontare le piccole cose, spiccano perle come Sway o, ancora, Sleight of Hand.

How Is That I Should Look At the Stars si fa strada attraverso un nuovo tipo di sensibilità. Quella dal tratto più intimista, da pelle d'oca. Se durante l'ascolto di Ignorance era piuttosto percepibile un velo di distacco nei confronti dell'ascoltatore, qui Tamara non si pone alcun tipo di problema a riguardo. È finalmente pronta a darci del tu, piombandoci addosso all'improvviso con i suoi pensieri. Il suo temperamento schivo, quasi evitante, apre il suo cuore ad un oceano di domande che arrivano dalla sua parte più profonda. Questioni che, come ammette la stessa Lindeman, non sembrano trovare una risposta ben precisa, per quanto non siano più intrappolate tra le fredde pareti della sua casa a Toronto.
Il gemello malinconico di quello che è stato un primo capitolo coi fiocchi, mette in piazza una richiesta d'aiuto. Tamara attraversa un percorso di consapevolezza, scavando nelle viscere del suo passato per poi rivolgersi direttamente alla natura. Più precisamente alle stelle, come si evince dal titolo e dalla copertina dell'album. La sua figura circondata da arbusti e illuminata dalla fioca luce notturna, orientando il suo sguardo verso l'alto. E a tal proposito, è non con poca curiosità che, in un momento così buio per l'umanità, siamo tutti spinti a fare lo stesso.
Non possiamo che augurarci che tu abbia trovato il giusto modo di uscire a riveder le stelle, Tamara. Perché noi, dal nostro canto, non l'abbiamo ancora capito.
I Weather Station vi attendono nel giugno 2022, con ben tre appuntamenti in Italia! Biglietti disponibili su songkick.com
7/06/2022 @Santeria Toscana – Milano
8/06/2022 @Sala Vanni – Firenze
9/06/2022 @Anfiteatro del Venda – Padova