13 dicembre 2018

UP&COMING: TUM

Nome: TUM

Nazionalità: Italiana

Per tutti quelli a cui piace anche: Giant Sand, The Handsome Family e per chi ha nostalgia dei Pocket Chestnut

Miglior canzone: DarKer

Pubblicazioni:

ionicons-v5-c

Quando hai iniziato a fare musica?
Avevo 4 anni, mia mamma mi ha regalato la radio Fisher Price con il microfonino incorporato. Smanettavo con le frequenze e urlavo fortissimo...un approccio noise come primo passo. Roba forte.

Qual è la canzone che al primo ascolto ti ha fatto pensare “da grande voglio fare il musicista”?
Ho visto Liam Gallagher al tour di "Be Here Now" a Milano, ero in terza fila e avevo gli occhi giganti tipo quei gattini peluche che si trovano negli autogrill.

Quant’è importante l’elemento del viaggio nella tua musica?
Ho iniziato a mettere insieme queste canzoni da due anni e in questo periodo ho viaggiato tantissimo. Per ogni viaggio ho portato a casa ricordi e frammenti sono spesso caduti dentro alle canzoni. Ora che ci penso, potrei risponderti anche con una frase ad effetto nuvolette tipo: “La musica stessa è il viaggio per me. Sempre pensato che anche la vita lo sia”.

Come mai hai scelto l’India come protagonista assoluta del video di DarKer?
È l’India che ha scelto me.

Descrivi la tua musica con tre aggettivi:
Sognante, Agitatissima, Viaggiosa.

Se il tuo progetto fosse un drink, quale sarebbe?
Bevo solo la birra perchè sono allergico ai tannini, mi fanno venire le macchioline. Quindi un bel bicchiere di Barolo. Spesso anche la mia musica mi fa venire le macchioline.

E se fosse una città? 
DarKer è al 100% Mumbai.

Se ti venisse chiesto di presentare te e la tua musica a qualcuno che non ti conosce utilizzando una delle tue canzoni, quale sceglieresti?
Per ora sono uscite solo DarKer e Take Off, che abbiamo registrato per Sofar Sound. Vi farei sentire quest’ultima perchè decollare è una bella sensazione, una delle parti del viaggio che preferisco.

Nella tua musica sono più importanti gli arrangiamenti, i testi o la melodia? A cosa dedichi più attenzione?
È un insieme di tante piccole cose e su molte ho pochissima influenza. Sto registrando in un piccolo studio di Verano Brianza dal mio amico Stefano Elli, i brani sono cresciuti tantissimo con il suo tocco magico. Mi capita di iniziare a scrivere una canzone alla chitarra o con l’iPad, ma poi le canzoni crescono solo suonando con altre persone e devono essere quelle giuste. Credo di averle trovate. La musica che sto suonando non esisterebbe senza Stefano, Gabriele, Pietro, Lorenzo, Andrea, Raffaele. Loro sanno che la mia casa è sempre aperta e le pizze d’asporto egiziane e le chitarre restano la nostra serata ideale. Anche a Mumbai non suonavo da solo, mi trovavo spesso a suonare con un ragazzo che ho conosciuto per caso su Instagram, si chiama Vernon Noronha e mi ha insegnato a prendere confidenza con l’ukulele. Registravamo tutto, sono partito spesso da quelle sessioni voce e ukulele.

La canzone che avresti voluto scrivere?
In italiano Silvano di Jannacci, in inglese Impossibile Germany degli Wilco.

Novità?
Tantissime! Stiamo lavorando da tanto alle canzoni ma abbiamo appena iniziato a sganciarle...il prossimo singolo non tarderà troppo ad arrivare. Sta scalpitando...

Dove ti possono trovare i nostri lettori?
Vorrei tanto poterti rispondere su Myspace, ma non trovo più la mia password. Ho recuperato quella di Soundcloud invece e mi trovate qui. Ci vediamo lì, tipo per le 19, ci facciamo una birretta se vi va, ok?