14 agosto 2025

10 autobiografie di musica indie da leggere sotto l'ombrellone quest'estate

Le autobiografie degli artisti musicali non sono solo racconti di carriere straordinarie, ma finestre aperte su vite intrecciate con la creatività, la ribellione e la ricerca incessante dell'autenticità. In un panorama musicale vasto e variegato, le storie personali di figure come Nick Cave, Kim GordonJohnny Marr e molti altri, offrono un'opportunità unica per comprendere le forze motrici dietro alcune delle voci più iconiche della musica. Ogni pagina diventa un palcoscenico dove risuonano non solo i successi e le glorie, ma anche le lotte e le sconfitte che hanno forgiato artisti così influenti. Questo articolo esplora tali narrazioni, svelando le complesse personalità e le esperienze che rendono questi artisti non solo dei musicisti, ma anche degli esseri umani con storie appassionanti e universali.

Johnny Marr - Set The Boy Free

Un libro da leggere tutto d'un fiato per immergersi con testa e cuore nelle atmosfere dell'Inghilterra degli anni Ottanta. In Set The Boy Free, Johnny Marr racconta i suoi inizi nella periferia di Manchester, dove da ragazzino incontra un cantante poco più vecchio di lui con cui fonderà una band che passerà alla storia: gli Smiths. Tra chilometri macinati a suon di trasferte, concerti sempre più popolari, programmi TV su scala nazionale, litigi e riprese, il chitarrista non ci racconta solo i retroscena di una band iconica ma la storia di una profonda amicizia. Ma Johnny Marr non è solo gli Smiths e infatti non manca di parlare del dolcissimo rapporto con la moglie e i figli, rimasti sempre al suo fianco, e la devozione per la musica che negli anni della maturità lo ha portato a collaborare con nomi del calibro di Pet Shop Boys, Bryan Ferry e Talking Heads oltre a dare vita a progetti paralleli come i The The.

Morrissey - Autobiography

Il solo nome dell'autore del libro (e ovviamente suo protagonista) non ha bisogno di particolari altri inviti a parlare di sé e di quanto ottenuto nel corso della sua infinita carriera. Morrissey è un pezzo di storia della musica inglese, per lo meno per come la conosciamo oggi: de gustibus, ma di questo non si discute. L'aspetto sicuramente più interessante del libro, oltre alla storia di uno dei personaggi più iconici della scena inglese dagli anni Ottanta in poi, è quella della città di Manchester in cui il giovane Moz cresce in una famiglia operaia di origini irlandesi. La città forgia Morrissey, e Morrissey impara nel tempo a restituire con gli interessi ciò che Manchester ha suscitato in lui nel percorso di crescita. Nel mezzo una costellazione di celebrità e personaggi di spicco della scena musicale rock e letteraria, che entrano ed escono di scena ancora prima di realizzare che i due soggetti hanno in qualche modo avuto modo di connettersi. Volete qualche nome? Gli Smiths (ovviamente), David Bowie, Elton John, Tom Hanks e James Baldwin.

Nick Cave - Stranger Than Kindness

Nick Cave non è un neofita della letteratura, se non consideriamo i suoi brani facilmente accostabili a dei sonetti (e raccolti per l'appunto in un libro), ha già all'attivo diversi romanzi. Stranger Than Kindness è la sua ultima fatica, pubblicata nel 2020 da Il Saggiatore. Non una classica autobiografia, all'interno troviamo immagini, annotazioni, lyrics scritte a matita, scarabocchi folli, collage, che come in un'immenso puzzle compongono la lunga e prolifica carriera di uno dei cantautori più geniali degli ultimi decenni. Il libro è un viaggio nella mente e nell'universo di Nick Cave, un approfondimento della sua poesia criptica e intima e della sua estetica elegante e tenebrosa, dagli oscuri e caotici anni di Berlino agli anni più recenti, costellati da dolorosissime perdite e una profonda ricerca spirituale.

Japanese Breakfast (Michelle Zauner) - Crying in H Mart

Non solo autobiografia di una promessa della scena alternative ma anche caso letterario. Crying in H Mart, il memoir della cantante dei Japanese Breakfast, Michelle Zauner, è rimasto per oltre un anno tra i bestseller del New York Times e continua a spopolare su TikTok dopo la pubblicazione nel 2021. Non si tratta tuttavia di una storia di ascesa verso il successo musicale: Crying in H Mart è una delicatissima origin story che segue l’infanzia di Michelle, nata in Corea del Sud da padre americano e madre coreana, a partire dal rapporto mutilato con le proprie origini asiatiche,passando per l’adolescenza ribelle, fino al lutto straziante per la prematura morte della madre, avvenuta nel 2014, che la costringe a rimuginare sul loro complesso rapporto. Il libro è stato acclamato per l’essere un’accurata rappresentazione dei pensieri e delle sensazioni provocati da una perdita importante, ma è anche una testimonianza di come per alcuni una vita nella musica sembri essere scolpita nelle tavole del destino. Il libro si conclude, infatti, con Michelle e suo marito Peter (anche lui membro dei Japanese Breakfast) che si trasferiscono a New York rassegnati ad una vita da adulti con lavori d’ufficio, ma è proprio allora che l’album registrato in cameretta, Psycopomp, inizierà a suscitare interesse e Michelle si ritroverà nuovamente in Corea nel corso della sua prima tournée mondiale, per una volta quasi riappacificata con la sua provenienza. La storia dei Japanese Breakfast è ancora tutta da scrivere, per Crying in H Mart si aspetta già il film.

Patti Smith - Just Kids

New York. Fine anni Sessanta. Patti e Robert stanno passeggiando, sono in città per festeggiare l'estate indiana. Incrociano una coppia di anziani, che si ferma a osservarli esterrefatti: "Fagli una foto," dice la donna. "Perché? - risponde il marito - sono soltanto ragazzini."
Patti Smith sa guardarsi indietro e lo fa senza risparmiarsi. Questo, in breve, è Just Kids, libro di memorie della sacerdotessa del rock uscito nel 2010. Il vero collante tra Patti e Robert Mapplethorpe (il fotografo) è l'amicizia. Un'amicizia rara, pura, preziosa. Un patto esplicito di reciproco sostegno, fondato sulla condivisione di sogni, di visioni, di idee. Di arte. Un libro premiatissimo (ha vinto il National Book Award per la saggistica, per dirne uno) e da leggere in riva al mare.

Kim Gordon - Girl in a band

Cosa si prova ad essere "una ragazza in una band?". Ce lo racconta Kim Gordon nella sua autobiografia, dai toni molto malinconici e irritati nei confronti dell'industria musicale contemporanea, mettendone in luce i tratti prettamente maschilisti. Come ogni autobiografia che si rispetti, la bassista e co-fondatrice dei Sonic Youth racconta la sua vita intensa accompagnata dalla passione per le arti visive e la musica, descrive la scena artistica newyorkese rendendo tangibile uno spaccato culturale americano dagli anni settanta fino ai novanta.
Un libro particolarmente interessante che permette di capire la storia di una delle donne più influenti della musica alternativa mondiale, che ha dovuto combattere per emergere in un mondo completamente dominato dagli uomini.

Stuart Braithwaite - Spaceships Over Glasgow: Mogwai, Mayhem and Misspent Youth

Il frontman della band post-rock scozzese Mogwai si racconta in questo libro, approfondendo la propria vita personale e professionale, raccontando il viaggio dai suoi primi giorni a Glasgow fino alla sua ascesa come figura di spicco nell'industria musicale. La vivace scena musicale scozzese fa da sfondo allo sviluppo artistico di Stuart e alla nascita della sua band, che nel tempo forgerà il suo sound strumentale e granitico.
Il tono molto coinvolgente e colloquiale offre numerosi spunti sul processo creativo dietro la propria musica con aneddoti sulle tournée della band mettendo in risalto l'euforia, ma anche le numerose sfide della vita on the road. Non solo Mogwai, ma anche molto della vita personale di Stuart: le sue riflessioni forniscono uno sguardo sincero ai sacrifici e alle ricompense nel perseguire una carriera personale nel mondo della musica.
Nel complesso Spaceships Over Glasgow è una lettura piacevole per tutti gli appassionati di musica e per chiunque sia interessato alla vita di un musicista che naviga nella complessità del settore rimanendo fedele alle proprie radici.

Dave Grohl - The Storyteller

Da quando era bambino, Dave Grohl ha sempre misurato lo scorrere del tempo attraverso la musica. A partire dalla memoria delle prime note di una canzone è in grado di risalire a un tempo e un luogo precisi, dalle radio AM negli anni Settanta all’ultimo microfono davanti al quale si è esibito, ricostruendo uno dopo l’altro tutti i momenti della sua vita. The Storyteller è un ritratto reale, raro e onesto, tra Scream e Nirvana, arrivando ai Foo Fighters. Una lettura anche cruda, ma raccontata con "leggerezza", quella che accompagna da sempre la sua figura.

Oasis - Supersonic

Il must have per gli amanti del britpop, ma non solo. La storia, dall'infanzia, di una delle più grandi band che il mondo abbia mai conosciuto. Dagli inizi alla periferia di Manchester, quando gli Oasis si esibivano in piccoli pub semideserti e non pensavano neppure di arrivare dove sono arrivati, al momento in cui milioni di fan in tutto il mondo li hanno consacrati superstar. Noel, Liam, Bonehead, Guigsy, Knebworth, this is history, right here, right now, scandali, polemiche, risse e critiche. In questo libro c'è di tutto e lo amerete dalla prima all'ultima pagina.

Baxter Dury - Chaise Longue

Un libriccino corto, che si legge in una manciata di giorni, ottimo per immergersi nelle atmosfere degli anni Ottanta e nella Londra di quel periodo. Il cantautore britannico e figlio d'arte Baxter Dury ci racconta qui le sue avventure adolescenziali all'ombra del padre Ian Dury, frontman della band punk The Blockheads. Dividendosi tra la carriera musicale e quella cinematografica per molto tempo Ian ha lasciato Baxter nelle mani del roadie Sulphate Strangler, un nome che è già un programma. I retroscena di questa strana convivenza, insieme al racconto di tanti altri personaggi stravaganti e bohémienne si fondono in Chaise Longue, per un resoconto dolce-amaro di un periodo musicalmente e culturalmente molto stimolante.