10 luglio 2025

5 album per conoscere Godblesscomputers: dai Yussef Kamaal a D'Angelo

Godblesscomputers è uno dei producer più raffinati e sofisticati del panorama italiano, capace di mescolare insieme influenze diverse per un'elettronica elegante, dove la modernità si unisce a groove senza tempo: è il caso di Late Night Dance, il suo ultimo EP, uscito lo scorso 20 giugno per Délicieuse Record. Per l'occasione abbiamo chiesto direttamente a Lorenzo Nada (questo il suo vero nome) di parlarci dei 5 album fondamentali della sua collezione. Ecco cosa ci ha detto.

Godblesscomputers, foto promo per l'uscita dell'EP "Late Night Dance"
Godblesscomputers | Foto press

"Premetto che dover scegliere 5 dischi preferiti dalla mia collezione è stato davvero molto complicato. Prima che musicista/produttore sono un grande appassionato di musica e ci sono dischi che hanno accompagnato alcuni momenti della mia vita e che reputo fondamentali per la mia crescita: album che ho dovuto lasciare fuori dalla mia top 5. Credo che se avessi dovuto scegliere 5 dischi fondamentali qualche anno fa avrei fatto senz’altro qualche scelta diversa. E probabilmente farei una scelta diversa anche tra qualche mese. Detto ciò, veniamo agli album in questione."

5 album per conoscere Godblesscomputers
I 5 album selezionati per noi da Godblesscomputers | Credits: Godblesscomputers

Jay Dee - Welcome 2 Detroit

"Dilla è un punto di riferimento assoluto per la mia crescita musicale. Ha prodotto alcuni tra i migliori pezzi hip hop di sempre ed è stato a dir poco rivoluzionario nell’uso nel campionatore e nella programmazione delle ritmiche. È stato difficilissimo scegliere uno tra i suoi dischi perché sono tutti a modo loro dei classici. Forse però Welcome 22 Detroit è il più rappresentativo del suo sound. Inoltre all’interno di questo disco c’è il mio brano preferito della sua estesa produzione, ovvero Think Twice. Una bellissima rivisitazione del brano di Donald Byrd del 1975. Rip J Dilla."

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Fat Freddy’s Drop - Based on a True Story

"Questo disco l’ho letteralmente consumato a forza di ascoltarlo. Ho scoperto i FFD una quindicina di anni fa circa e mi sono completamente innamorato del loro sound: un mix estremamente originale di soul, reggae, dub ed elettronica. Grazie a loro ho iniziato ad approfondire la scena musicale neozelandese scoprendo una scena florida e ricca di artisti meravigliosi. Qualche anno fa ho anche scritto per un importante blog un articolo sulla scena nu-soul / dub / beats in Nuova Zelanda che si dovrebbe recuperare facilmente sul web. Questo è uno dei pochissimi dischi che mi sono fatto autografare. Ho avuto modo di conoscerli di persona e aprire (o chiudere) alcuni loro concerti in Italia. Con alcuni di loro ci scriviamo spesso."

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D’Angelo - Voodoo

"Che dire su questo disco... è perfetto dalla prima all’ultima traccia. D’Angelo è un artista formidabile che riesce a toccarmi in profondità con la sua voce. Inoltre si avvale di musicisti incredibili con cui realizza brani che trasudano soul in ogni nota. Per me questo album, insieme a Baduizm di Erykah Badu, The Miseducation of Lauryn Hill, Who is Jill Scott e Malibu di Anderson .Paak è tra le pietre miliari del Neo Soul. Recuperatevi anche il suo primo disco (Brown Sugar), più grezzo nella produzione ma assolutamente da ascoltare!"

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Yussef Kamaal - Black Focus

"Questo album ha aperto una finestra sulla nuova scena jazz londinese, composta da giovani musicisti che declinano in varie forme e con grande originalità il suono del jazz. Sono molto attento a tutto ciò che esce da Londra negli ultimi anni e devo dire che ci sono tra le cose più interessanti che si possono ascoltare. Artisti come Alfa Mist, Ezra Collective, Nubya Garcia, Yazmin Lacey, Yussef Dayes, Tom Misch, Nala Sinephro solo per citare i primi che mi vengono in mente, sono assolutamente da conoscere per capire a quale livello si muove la musica a cavallo tra jazz, afro beat, soul, elettronica nel 2025. Black Focus è un album che mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta: le ritmiche di Yussef Dayes incontrano le note di Kamaal Williams e si crea la magia in ogni traccia. Ricordo che dopo aver scoperto questo album non ho ascoltato altro per circa un mese."

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Bill Evans - Waltz for Debby

"Bill Evans è il mio pianista jazz preferito. Il suo tocco al pianoforte è inconfondibile e ha scritto alcune tra le ballads jazz più belle ed emozionanti di sempre. Ha avuto una vita molto dura, sconvolta da perdite e problemi di tossicodipendenza come molti jazzisti della sua generazione. Ha suonato con i mostri sacri del jazz ma le cose migliori secondo me le ha fatte con il suo trio composto da Scott LaFaro e Paul Motion. Waltz for Debby è il frutto una registrazione live del 1961 al Village Vanguard di New York ed è incredibile come tutto suoni nel posto giusto con una intensità emotiva che fa venire la pelle d’oca dal primo all’ultimo minuto."

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