04 dicembre 2022

Bonobo fa esplodere il Fabrique con la sua creatività

Dopo la data di Bologna, Bonobo è arrivato anche a Milano per presentare il suo ultimo album Fragments (successore di Migrations) in un Fabrique stracolmo.

Le aspettative non sono state disattese: i concerti del musicista, producer e DJ britannico sono sempre un'esperienza multisensoriale. Un'elettronica capace di fondersi con un'ampia gamma di strumenti suonati dal vivo (trombone, sax, batteria, basso, chitarra e sintetizzatori), mentre sullo sfondo scorrono visual e giochi di luce che ti proiettano in un'altra dimensione. Una contaminazione musicale senza limiti che vede fondersi in unico corpo acid house, ambient, soul, synth-wave, dance e nu jazz.

Ad aprire il concerto il talentuoso Poté (pure lui della scuderia Ninja Tune) che prepara benissimo il pubblico a ciò che accadrà poco più avanti.

Alle 22.15 finalmente sale sul palco Bonobo. I brani del nuovo album Fragments, dal vivo, assumono tutta una nuova dimensione, dovuta alla bravura e all'affiatamento fra il producer e gli altri musicisti sul palco, fra cui la voce calda e avvolgente di Nicole Miglis.

Il live è esattamente come il suo ultimo disco: frammenti di idee e sperimentazioni che si rimescolano in un'esplosione di creatività. Il pubblico balla e ondeggia al ritmo delle atmosfere create sul palco. La scaletta vede ben sette brani da quest'ultimo album, intermezzati da molti altri, fra cui spiccano sicuramente Surface, Break Apart e Bambro Koyo Ganda.

La platea è un'unico corpo pulsante di persone che si lasciano abbandonare completamente al beat e si perdono nella musica del producer inglese. "Non posso credere che siamo qua, siete in così tanti! Non vedevamo l'ora di tornare a suonare qui" esclama ad un certo punto, lasciando trasparire tutta la gioia e la sincerità in queste parole.

Dopo circa un'ora e mezza di live, è tempo dei saluti: e allora ecco 'immancabile Kerala che chiude il set, fra gli applausi di tutti.

Qui sotto trovate la photo gallery del live di ieri fatta dalla nostra Maria Laura Arturi.