"Come state? State congelando vero? Tranquilli, saltare vi aiuterà!"
Sono queste le prime parole che il frontman dei Baflower, Josh Katz rivolge alla folla del Magnolia. D'altronde fa un freddo cane in questa piovosa serata di metà dicembre. È l'unica data italiana del tour in promozione del loro ultimo disco
This Is How The World Ends. Nonostante le temperature proibitive, il quartetto californiano è in forma, si diverte sul palco e soprattutto fa divertire. Bastano le prime tre canzoni in scaletta, Fuckboi, White Noise e Don't Hate Me a far saltare le prime file del parterre. Il batterista pesta come un fabbro, il bassista è quello che si muove di più, escluso naturalmente Katz. Durante Stalker, si arrampica sull'impalcatura a lato del palco e canta da lassù, un po' come un Eddie Vedder dei tempi d'oro (ma decisamente meno estremo).
Il live è come dovrebbe essere ogni concerto pop-alternative-punk che si rispetti: tanta foga, sudore e qualche risata fra un pezzo e l'altro.
A chiudere il set, prima dell'encore, c'è Family, probabilmente il pezzo più noto della band. Un climax che ti trascina in un vortice che poi esplode sul finale. Le sensazione trasmesse sono quelle del disco, la resa dal vivo è perfetta.
"One more song! One more song!" urla il pubblico, mentre io sono piacevolmente commosso: che finalmente gli italiani abbiano capito che far partire il coro di "se non fate l'ultima, noi non ce ne andiamo" è totalmente inutile ai concerti di artisti internazionali?
La band torna sul palco, e prima che il concerto finisca c'è anche spazio per un momento trash: dalle prime file parte il coro "Sei bellissimo" (dall'omonima canzone al femminile di Loredana Bertè, sentita anche di recente al live di ROSALÍA al forum). Josh sorride, dicendo che ovviamente non capisce l'italiano, né conosce quella canzone.
E quindi spazio agli ultimi due pezzi Girlfriend e 30. Nonostante il freddo, alla fine i Badflower sono riusciti a scaldare tutti, e non è poco.
Qui sotto trovate la fotogallery del live a cura di Maria Laura Arturi.