31 marzo 2020

Qualche bello scatto degli Husky Loops al Circolo Ohibò

In una uggiosa, o quasi, serata milanese, si tiene l'ultima data del tour europeo degli Husky Loops, trio di origine completamente bolognese ma ormai radicati in quel di Londra da diversi anni, dove sono cresciuti anno dopo anno, collezionando diverse soddisfazioni, tra cui quella dell'apparire nella soundtrack di FIFA 19 o di aprire i concerti europei di band come Placebo, Kills o Spoon.

Mentre il Circolo Ohibò si sta ancora riempiendo, ecco salire sul palco Fusion, l'opening act. E' un artista grime coi fiocchi, infatti riesce a scaldare il pubblico con la sua grinta e il suo stile diretto e coinvolgente. Poco dopo la sua esibizione, ecco fare il loro ingresso gli Husky Loops, accompagnati per tutto il concerto da grafiche black and white spesso ipnotizzanti. La scaletta è parecchio varia, contenente quasi tutti i pezzi del loro album I CAN'T EVEN SPEAK ENGLISH, dove spiccano veri e propri bangers come Enemy is Yourself e Temporary Volcano (quest'ultima la loro preferita da suonare live), ma anche pezzi ben più distesi e sing-along come A Little Something, tra le chicche dell’album. Ma tutto ciò senza disdegnare brani meno recenti, tra cui Tempo e Fighting Myself, tra le loro tracce più amate e celebri in assoluto. C'è anche spazio per una canzone eseguita proprio insieme a Fusion, che torna sul palco, acclamato dal pubblico presente. Praticamente il quarto membro della band, non si risparmia in nessun senso, offrendo pure una birra ad un fan in prima fila. La band sa gestire davvero bene il palco, che pur durante dei disguidi tecnici continua a far vibrare il locale con bassi assurdi e riff incandescenti.  Sulle note del loro più recente singolo, I Think You’re Wonderful, il concerto si chiude, ma non prima di un assolo di batteria e octopad che regala un ultimo grande applauso alla band, l’ultimo prima di una meritata pausa dopo questo intenso periodo di promozione e tour, che li ha visti crescere e maturare soprattutto come artisti. Aspettative future: altissime.

Le bellissime foto qui sotto sono di Maria Laura Arturi: http://www.arturized.com/