20 maggio 2019

Qualche foto carina dal concerto di George Ezra a Milano

C’è un verso di una vecchia canzone di Vasco Brondi che recita “in questo aprile che sembra dicembre”. È mai immagine fu più azzeccata per descrivere la Milano fredda e piovosa che ha fatto da sfondo all’unica data italiana di George Ezra, andata in scena lo scorso venerdì al Forum di Assago

Personalmente avevo avuto modo di vedere il cantautore di Bristol live soltanto una volta prima d’ora e si trattava di un’occasione piuttosto particolare , ovvero uno show case organizzato da Spotify qualche mese fa; insomma una situazione ben più intima rispetto a quella di un palazzetto e, proprio per questo, nutrivo diverse perplessità all’idea di vederlo esibirsi in una location imponente come il Forum. Invece sono rimasta piacevolmente colpita. Innanzitutto perché il pubblico presente (composto per una buona fetta da inglesi) è stato in realtà molto più numeroso e caloroso di quello che mi aspettavo; inoltre, perché George ha dimostrato di saper tenere il palco come un artista navigato, accompagnato da una strepitosa band.

Lo spettacolo ha avuto inizio intorno alle 21.00 e l’ingresso dell’artista sul palco è stato preceduto da Don’t Look Back in Anger che, come in una sorta di karaoke collettivo, è stata intonata all’unisono da tutti i presenti, contribuendo a scaldare l’atmosfera. Da qui in poi è stato un tripudio di energia, fra brani che sono ormai dei veri e propri classici, come Budapest (che anche a distanza di anni non smette di essere la colonna sonora delle vacanze nella capitale ungherese di qualsiasi indie che si rispetti) e pezzi estratti dal suo ultimo lavoro Staying at Tamara’s e già entrati di diritto nel cuore dei suoi fan, in particolare modo ParadisePretty Shining People. Il tutto condito dal dolcissimo quanto caloroso sorriso di George, dagli aneddoti raccontati fra un brano e l’altro, da cui non smette mai di trapelare il suo infinito amore per il viaggio e da una splendida scenografia fatta di lanterne cinesi calate direttamente dal soffitto, che hanno contribuito ad aggiungere un pizzico di magia nell’aria.

Lo show si è concluso con una vera e propria botta di adrenalina per il pubblico, che ha potuto ballare fino alla fine grazie alle esplosive Cassy O’ e Shotgun. Non ci resta che dire: caro George, torna presto. Noi ti aspettiamo a braccia aperte.

Si ringrazia Serena Milesi per averci concesso alcune foto della serata!