Sulle ali del cavallo bianco Cosmo
6.0

Il 15 marzo 2024 è uscito Sulle ali del cavallo bianco, il quinto album in studio di Marco Jacopo Bianchi, in arte Cosmo, lavoro che segue La Terza Estate dell'amore uscito nel 2021 e che lui stesso ci aveva raccontato qui.

Il disco è stato accompagnato da una campagna promozionale interessante: un'installazione davanti la stazione centrale di Milano in cui si apre un portale verso il mondo sonoro dell'artista, in un'esperienza sensoriale completa: una scelta sicuramente azzeccata per creare delle aspettative.

In cabina di regia troviamo Alessio Natalizia, meglio noto come Not Waving, storico compagno di Jacopo dai tempi dei Drink To Me, che lo accompagna nella produzione di questo album.

Un diario, il racconto di un lungo viaggio in sella ad un cavallo bianco che emerge da un fiume, lo stesso che scorre davanti allo studio di Cosmo ad Ivrea.

Cosmo Ali foto promo 2024 recensione
Credits: Matteo Strocchia e Marco Servina

Come un angelo è la prima traccia di questo viaggio che si apre con un incalzante beat psy-trance a tratti molto acid accompagnato da un pianoforte che addolcisce il tutto. Dal testo risulta difficile discostarsi dall'idea di un vero e proprio trip:

"Abitare questo spazio di confine
Tra l'aldilà e la società”

accompagnati in quel confine da un angelo che ci culla tra l’etereo e il tangibile, rappresentati appunto dall'aldilà e dalla società. Quel limbo dove si torna "mentre tutto decade" che interrompendo bruscamente il brano, ci prepara al prossimo.

Segue Gira che ti gira, brano molto ammiccante come ne abbiamo visti parecchi nella discografia di Cosmo, basti pensare a Sei la mia città o Animali, dove non mancano i riferimenti al sesso e all'essenza animalesca dell’uomo:

"Sono un po' tipo il tuo animale
Che ti tocca e ti bacia
Lì, proprio lì"

Le percussioni accompagnano il cantato ed il beat, creando un ritmo molto sensuale che cresce fino al culmine del ritornello.

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"Talponia è un posto strano
Dovunque tu lo guardi"

Talponia è la prossima tappa di questo viaggio, forse l’unica davvero esistente, ma nonostante questo si inizia a capire che probabilmente non ci sarà nessuna destinazione specifica, nessuna meta che Cosmo voglia raggiungere, risultando a tratti inconcludente e fine a se stesso. Il villaggio viene descritto anche architettonicamente, mentre una ragazzina accompagna il protagonista mano nella mano verso il suo asilo. Il brano è una celebrazione dell'essere se stessi e del diritto all’autodeterminazione

"Il corpo è un parco giochi
Vedrai, vedrai
Sei tu che sceglierai chi sei"

Musicalmente il brano risulta molto piatto nonostante i cori e la voce femminile che cercano di sollevarlo e dare quel quid in più.

I successivi E se e Troppo forte sono due brani che vanno a braccetto, il primo che funge da intro e da apertura per il secondo.
Beat acido ed ipnotico così come la reiterazione all’infinito della strofa, accompagnata da cori fanciulleschi, raccontando di un viaggio introspettivo, probabilmente alla ricerca di se stessi: un viaggio nel viaggio.

Alla fine Cosmo si trova con Troppo forte ad intraprendere un discorso con se stesso fatto di una serie di domande e risposte che lo portano a prendere consapevolezza di se e rendersi conto di essere, appunto, troppo forte.
La costruzione musicale tende ad articolare gli schemi che abbiamo ascoltato nel brano precedente rendendoli più complessi; molto particolare la parte finale nella quale la musica cambia ritmo fino ad arrivare ad una melodia quasi onirica, con una voce rallentata in sottofondo che sembra volerci dare il benvenuto ai cancelli di un mondo fatato, quasi celestiale.

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La seconda metà di Sulle ali del cavallo bianco si apre con l'abbraccio. I ritmi sono lievi e accompagnati da un flebile synth per questa ballad che tratta il tema principe della vita: l'amore. Cosmo cerca di spiegare a una presunta figura femminile quello che prova: dalle paure alle aspettative, passando per convinzioni e credenze. Il tutto alla fine culmina con un abbraccio.

La settima traccia Tutto un casino rimane in testa per il martellante sound breakcore che si mescola con i dolci accordi di pianoforte creando questo gioco di contrasti che rende perfettamente l'idea di un grande casino, facendolo diventare uno dei brani più interessanti dell'album.

La voce distorta dall'auto-tune di Ho un'idea, i suoi numerosi effetti nelle parti cantate, i synth caotici, rendono il brano uno dei più deliranti e fuori dal comune di tutta la tracklist.

Certo è che questo lungo trip non sembra avere ancora trovato una sua direzione mentre l'album si sta pian piano spegnendo.

"E mi godrò ogni singolo momento
Per poi lasciarlo andare
E poi ricominciare"

In Momenti si respira un pò di Cosmo dei tempi passati mentre il brano racconta di alcune situazioni ricche di emotività vissute da Alessio, Not Waving.

Cosmo foto promo 2024
Credits: Matteo Strocchia e Marco Servina

Sulle ali del cavallo bianco racconta di questo viaggio psichedelico ricco di creatività, cavalcando questa possente bestia su di un beat che ricorda la musica italiana degli anni 90. Il culmine, la fuga dalla realtà e da tutte le certezze, si raggiunge con il coro finale, quasi da stadio, che però si interrompe bruscamente per arrivare a Il Messaggio.

Il brano finale chiude questo percorso dissolvendo completamente la realtà e l'identità, lasciando scoperto il sentimento più importante di tutti, l'amore, mentre si è cullati dal gorgoglio del fiume che scorre davanti lo studio di Marco alle prime luci dell'alba.

Terminata questa lunga avventura rimane un po' di amaro in bocca per colpa di un album non proprio a fuoco, ma sicuramente ricco di sperimentazione e spunti interessanti che rendono Cosmo uno degli artisti più eclettici e brillanti del panorama musicale nostrano, capace di estrapolare le numerose sfaccettature della musica moderna (e della vita) e di renderle fruibili per e con il suo percorso artistico.

Riusciamo a capire molto dell'idea di questo disco accompagnando l'ascolto con la visione del documentario Antipop che ci racconta come la sua tribù sia libera, sognatrice ed in grado di ballare in uno spazio totalmente sicuro ma anche indefinito. Forse una grande occasione mancata di un soffio.

Cosmo ali foto promo 2024 recensione
Credits: Matteo Strocchia e Marco Servina