23 gennaio 2019

UP&COMING: The Orielles

Gli Orielles sono un giovanissimo gruppo inglese formato dalle sorelle Sidonie B (batteria) e Esmé Dee Hand Halford (voce e basso), il loro migliore amico Henry Carlyle Wade (chitarra) e il nuovissimo membro Alex Stephens (tastiere). Probabilmente dopo una birra di troppo ad un festino, i tre hanno deciso di mettere in piedi una band dalle influenze alternative in pieno stile guitar indie. Il loro disco d'esordio "Silver Dollar Moment" si è guadagnato tutto il rispetto della stampa britannica e la nostra completa approvazione, tant'è che abbiamo deciso di includerlo nella lista dei migliori debut album del 2018. Gli Orielles non ci hanno delusi nemmeno questa volta: tra serate assurde, blocchi creativi e smoothie succosi, abbiamo avuto modo di scoprire un po' del mondo psichedelico della band più chiaccherata del momento. Consigliamo la lettura con in sottofondo Sunflower Seeds.

Nome: The Orielles

Nazionalità: inglese

Membri: Esmé Dee and Sidonie B Hand-Halford, Henry Carlyle Wade, Alex Stephens

Per quelli a cui piacciono anche: The Big Moon, Our Girl, Hinds, i festini low cost

Miglior canzone: Old Stuff, New Glass

Pubblicazioni: "Silver Dollar Moment" (2018, Heavenly Records)

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Quando avete iniziato a suonare insieme?

E’ da anni che suoniamo insieme, ancora prima di considerare di iniziare una band vera e propria. Abbiamo iniziato quando due di noi non avevano ancora mai preso in mano uno strumento, ma avevamo comunque il desiderio di suonare dopo essere stati ispirati da tantissime band che amiamo.

Quand è che “Silver Dollar Moment” ha preso forma?

“Silver Dollar Moment” è arrivato anni dopo. Abbiamo iniziato a prendere la band più sul serio dopo aver ricevuto commenti molto positivi ai concerti e siamo partiti da lì, a dire il vero. Da quando il nostro manager è entrato a far parte del team, abbiamo iniziato a fare le cose per bene e, prima di firmare con Heavenly Recordings, abbiamo rilasciato alcuni singoli per conto nostro. L’album ha iniziato a prendere forma dopo qualche anno passato a scrivere e collezionare canzoni che amiamo, e abbiamo finito di registrarlo nell’estate del 2017.

Penso che pubblicare un debut album come il vostro sia una scelta coraggiosa perché è molto diverso dai trend musicali attuali. Quali ostacoli avete incontrato durante la stesura e la pubblicazione del vostro primo disco?

Siamo sempre stati ispirati da una serie di generi e stili differenti, quindi la scelta di fare qualcosa di diverso dai trend attuali non è stata consapevole, ma abbastanza istintiva per noi. Non ci siamo mai imbattuti in grandi ostacoli o delusioni, ma piuttosto sfide comuni, come avere a che fare con limiti di tempo e - il miglior amico di tutti - il blocco dello scrittore!

Quale bevanda scegliereste per descrivere la vostra musica?

Probabilmente uno smoothie piacevole e rinfrescante, perché può avere qualcosa dentro che piace a tutti e fa bene alla salute...e dato che a noi piace essere sani quando siamo in tour, gli smoothie sono essenziali!

La vostra musica mi catapulta ad una festa, circondata da palloncini pieni di glitter, polaroid sbrilluccicanti e birra economiche in lattina. Cosa vi ispira a scrivere canzoni con questo vibe?

Ah, che dolce! Più o meno quello che hai detto! Siamo ispirati dal ballare e festeggiare tra di noi e con i nostri migliori amici. Anche il tempo che passiamo in viaggio, le nuove persone che conosciamo e tutto quello che impariamo sono una grande fonte di ispirazione. Siamo anche maggiormente ispirati dai film, l’arte e la letteratura. Scrivere musica strettamente legata e alimentata da queste diverse forme di media costituisce un intrigante sfogo musicale e rende le cose super interessanti e motivanti.

Possiamo dire che il vostro suono è “fatto in casa”?

Sì, assolutamente! E’ tipo DIY ma meno casinista e più confortante.

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Cosa ne pensate della scena indie di Londra?

E’ piuttosto bella! Al momento è orientata verso il punk, il che è figo ma può anche diventare un po’ troppo ripetitiva. Siamo sicuramente di parte, ma la scena musicale dell’Inghilterra del nord è decisamente vincente ora!

Avete qualche aneddoto divertente dai vostri concerti o viaggi da condividere con noi?

Una volta abbiamo passato la notte in uno strano appartamento hipster a Londra con un gruppo di tipo 8 studenti d’arte ed e’ stato surreale! Ci hanno obbligati a guardare uno spettacolo improvvisato e poi ne abbiamo quasi dovuto fare uno per loro. Avevano anche questo strano rituale in cui si tenevano per mano prima di mangiare e dicevano tutti insieme “3...2...1...YOGURT” mentre si schiaffeggiavano la fronte. E come se non fosse strano abbastanza, si sono persino messi a fare dei trucchi da circo attorno all’appartamento e volevano che andassimo con loro a rubare del legno alle 4 del mattino per qualcosa che dovevano costruire. Uno di loro era particolarmente strano: non ci ha rivolto parola per tutta la notte, eppure aveva un disegno nella sua stanza che ritraeva lui e noi con attorno delle frecce e la scritta “io e i miei amici”. Parliamo spesso di quella sera e siamo ancora incerti sulla legittimità della stranezza. Mi piace sperare che ci stessero prendendo in giro, ad essere sinceri!

“Silver Dollar Moment” è stato inserito nella nostra lista dei migliori debut album del 2018 e pensiamo che siate un gruppo da tenere d’occhio nel 2019. Cosa vi aspettate da quest’anno?

Ah che bello, grazie! Quest’anno sarà un po’ più calmo a livello di concerti. Faremo un tour a febbraio e qualche data qua e là, ma poi basta. Ci concentreremo prima di tutto sulla scrittura e registrazione del nostro secondo album...che abbiamo già iniziato!

Grazie per questa intervista, ragazzi! Non vediamo l’ora di vedervi suonare in Italia al più presto.

Grazie a voi! Ci piacerebbe tantissimo suonare per voi prima o poi.

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