25 ottobre 2020

23 canzoni essenziali per affrontare il tema della Mental Health

La settimana che va dal 18 al 24 maggio nel Regno Unito è la Mental Health Awareness Week, una serie di giornate per creare consapevolezza sulla salute mentale, sulle sue varie sfaccettature, e promuovere la cura del proprio benessere mentale. Tuttora questo è un argomento spesso stigmatizzato o minimizzato con frasi come "stai solo cercando attenzioni" o "ma cosa vuoi che sia", molte volte i segnali di un malessere interno vengono sottovalutati sia da chi lo prova che da chi ci sta intorno. La frase "non ce ne siamo resi conto" o "ce ne siamo resi conto troppo tardi" purtroppo non viene ripetuta così di rado. Per non parlare dell'ammettere di farsi aiutare da qualcuno, da uno specialista, uno psicologo o un analista, non è assolutamente una cossa sbagliata, non siete matti se ne sentite il bisogno, chiedere aiuto e parlare delle proprie emozioni/sensazioni non è mai nè inutile nè stupido.

Questo tema ci sta particolarmente a cuore, perciò per creare consapevolezza a nostro modo abbiamo pensato di parlarvi di alcune canzoni che trattano proprio di questo tema. Inoltre, sempre in ambito musicale ci sembra importante citare la sociazione italiana Restart, che ha come obiettivo dare un supporto psicologico a tutti coloro che sono coinvolti nel mondo e nel business della musica, dagli artisti a tutte le migliaia di persone che formano l'ingranaggio dietro di loro e che spesso si trovano sole in un settore velocissimo e stressante, fatto di ore piccole, pressioni da ogni angolo e comportamenti spesso fuori dagli schemi.

Leggi anche il nostro approfondimento sui musicisti e il loro rapporto con la mental health in questo articolo.

Hollow Coves - Anew

You've still got so much more to say
Don't let this life you have slip away

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Gli Hollow Coves sono un duo folk di Brisbane e lo scorso 18 ottobre hanno pubblicato il loro debut album, Moments. Poco dopo aver rilasciato il loro primo EP Wanderlust (2017) hanno ricevuto un messaggio da parte di una giovane fan che raccontava come la loro musica l’ha aiutata e le ha dato speranza mentre stava attraversando una grave forma di depressione con persino pensieri suicidi. Ma questo è stato solo il primo di una lunga serie di messaggi; infatti, con il passare del tempo, sempre più persone da tutto il mondo hanno iniziato a contattarli per raccontare storie simili e ringraziarli perchè la loro musica aveva portato uno spiraglio di luce in momenti terribilmente bui.

I due ragazzi hanno così iniziato a riflettere sull’importanza e sulla necessità di creare un safe space in cui tutti si sentano liberi di chiedere aiuto, invece di lottare da soli. Anew è nata proprio perché si sono sentiti in dovere di scrivere una canzone che fornisse una sorta di impatto positivo e che avesse come obiettivo non solo dare speranza alle persone, ma anche trasmettesse il messaggio che non c’è nulla di sbagliato o imbarazzante nel chiedere aiuto e rivolgersi a uno psicologo, anzi è importantissimo.

Lauv - Sad forever

'Cause lately, I've been in the backseat to my own life
Trying to take control, but I don't know how to

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Sad Forever è in terzo singolo estratto da ~how i'm feeling~, il debut album di Lauv. Il brano è stato scritto nel 2019, durante il suo tour asiatico, con l'obiettivo di eliminare lo stigma che circonda la salute mentale e incoraggiare i suoi fan a chiedere e ottenere l'aiuto di cui hanno bisogno. In quel periodo, infatti, l'artista americano stava affrontando un momento particolarmente oscuro della sua vita, combattendo con depressione e disturbo ossessivo compulsivo.

While I was hesitant at first, asking for help was an important first step. Mental illness is something that is often times not apparent to the outside world. It’s an ongoing journey with ups and downs and finding stability is a process that I’m still heavily working on.

Tutti i proventi della canzone sono stati devoluti a una serie di organizzazioni in giro per il mondo che si occupano di salute mentale.

Glass Animals - Agnes

You see the sad in everything

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Agnes è la traccia conclusiva di How to Be a Human Being, il secondo album in studio dei Glass Animals, nonché uno dei brani più intimi e dolorosi incisi dalla band di Oxford.

There are varying degrees of autobiography and my own life in each song I write – but for the most part, that stuff is buried and clouded in fiction or blended with other people's lives that I've heard about in taxis or at parties or on the street. But there is one song that stands apart from the rest. That song is 'Agnes'. 'Agnes' is the one. It's my favorite song on the record, and the saddest song I will ever write. Probably.

Come spiegato dal cantante Dave Bayley, la canzone e il video parlano esplicitamente di salute mentale e di quanto troppo spesso sia vista come un argomento spaventoso e per questo da evitare, probabilmente perché è impossibile capire esattamente cosa sta attraversando chi soffre di una malattia mentale. Si tratta, infatti, di una toccante dedica a un amico del gruppo, che si è suicidato dopo aver combattuto a lungo con depressione e dipendenza da stupefacenti («this time you overdid the liquor, this time you pulled the fucking trigger») e descrive il momento in cui una persona raggiunge un punto così basso nella propria vita da desiderare soltanto che tutto si fermi.

Il video del brano mostra Dave all'interno di una centrifuga umana (si tratta di un macchinario utilizzato per addestrare piloti e astronauti soggetti ad alti livelli di accelerazione), mentre sperimenta come sarebbe raggiungere quasi un punto di incoscienza. Questa immagine viene utilizzata per mostrare metaforicamente come si sentiva il protagonista della canzone e quello che stava succedendo nella sua testa ed è una perfetta rappresentazione visiva e fisica del dolore e della sofferenza provati quando si affronta la depressione.

Kehlani - 24/7

It's okay to not be okay

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24/7 è il primo brano che Kehlani ha rilasciato dopo che nel marzo 2016 è stata ricoverata in ospedale per aver tentato il suicidio. Fa luce sulla sua lotta con la depressione, canta di come non c'è nulla di sbagliato nell'ammettere di non stare bene e di quanto possa fare male nascondere il proprio dolore dietro un sorriso.

I have my days when I am upside-down, topsy-turvy
I have my days when I am not myself
And I'm not worthy
I have my nights when I'm not anxious
To wake up and feel any better

HAIM - Now I’m in It

I'm alone in my head

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Now I’m In It è il secondo singolo estratto dal terzo album delle HAIM, che dovrebbe arrivare nel 2020. Danielle Haim ha raccontato che, nonostante i più potrebbero pensare che il tema principale della canzone sia la fine di una relazione (soprattutto per via del verso «We can’t be friends»), non si sta rivolgendo a un ex partner, ma sta parlando di sé stessa e della propria esperienza con la depressione, di cui ha parlato anche in alcuni tweet.

Now I'm In It' is about going through it. A depression. Not leaving the house type of shit. For my sisters and I, there have been times in our lives where we have felt like we are stuck in a dark hole. This track speaks to that emotion.

Shura - Nothing's Real

I'm a dead girl walking
And I need medicine

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Nothing's Real è la seconda traccia dell'omonimo album di debutto di Shura. Il brano racconta un episodio davvero capitato alla cantautrice britannica. In seguito al successo ottenuto online dal suo singolo Touch, ha iniziato ha ricevere una serie di offerte da varie etichette discografiche e la pressione l'ha travolta, tanto da provocarle un attacco di panico così potente da farla finire in ospedale.

«They're telling me that I'm fine, they're telling me there's nothing wrong» canta riferendosi ai medici che provano a convincerla che il suo attacco di panico non ha basi mediche e, per dimostrarlo, le mostrano un elettrocardiogramma, il tutto mentre mentre i segnali acustici di una macchina per ECG si fondono con minacciose corde di synth e un battito del defibrillatore.

IDLES - 1049 Gotho

My friend is so depressed
He wishes he was dead
I swam inside his head
And this is what he said

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Gli IDLES sono abituati a esplorare all'interno delle loro canzoni temi molto importanti e, troppo spesso, ritenuti scomodi, che si tratti di femminismo, immigrazione o mascolinità tossica. In 1049 Gotho, estratto dal loro debut album Brutalism, hanno affrontato il tema della salute mentale e, in particolare, della depressione. Il frontman Joe Tablot ha infatti raccontato di essersi ispirato alle parole di un amico, che ha provato a spiegargli cosa significa convivere con questa patologia e come ci si sente: per riferirsi a essa si è servito del paragone con un'enorme ombra nera che ti circonda tutto il tempo e che pesa in modo paralizzante, ma che gli altri non riescono a vedere. Per quanto riguarda il titolo, fa riferimento al nome utilizzato per designare un' asteroide della fascia principale.

I love that strange coincidence. What better way to imagine depression than a huge asteroid hurtling toward you with no escape but the collision itself?

Earl Sweatshirt - Nowhere2go

I think I spent most of my life depressed

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L'8 novembre 2018 Earl Sweatshirt è tornato sulle scene con il singolo Nowhere2go, il primo dopo un lungo silenzio durato tre anni. Il brano, successivamente inserito nel suo terzo album, Some Rap Songs, è arrivato dopo un anno parecchio complicato e doloroso per il rapper: a gennaio suo padre, il poeta sudafricano, Keorapetse Kgositsile, è deceduto a causa di una malattia improvvisa, mentre a giugno, ha annullato il suo tour europeo, per i problemi causati da ansia e depressione. In questa traccia cupa affronta il tema dell'isolamento e le sue cause e racconta la sensazione provata trovandosi ad uscire controvoglia. Ma si intravede anche uno spiraglio di conforto: la consapevolezza, in fondo, è il primo passo verso la guarigione.

Joy Crookes - Anyone But Me

Inside my head, there's a voice that controls me

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Nata a South London da madre bengalese e padre irlandese, Joy Crookes ha iniziato a caricare canzoni su YouTube da adolescente. Dopo aver rilasciato tre EP, essere stata candidata al Rising Star Award ai Brit Awards 2020 ed essere stata inclusa in numerose e prestigiose liste degli artisti più interessanti da tenere d'occhio, il 10 aprile 2020 ha pubblicato il suo nuovo singolo Anyone But Me. Il brano affronta il tema della salute mentale ed è una splendida e schietta rappresentazione della sua esperienza con la depressione. Come segnalato su Twitter, non era in programma che uscisse durante il lockdown, ma l’artista l’ha ritenuto particolarmente adatto al periodo assurdo che stiamo vivendo, durante il quale dare la giusta attenzione alla propria salute mentale è particolarmente importante.

I’ve suffered from mental health issues since I was young," she says. "Where I grew up, this wasn’t a topic you would bring up when your mum was fixing you a plate of dal or when your mates were showing you how to flirt with boys and girls, so when I had my first episode of depression I didn’t really know where to turn to

Joy ha infatti affermato che affrontare la sua salute mentale attraverso la musica è stata un'esperienza catartica e l’ha aiutata a rendere tangibili e un po’ meno spaventose situazioni che prima le sembravano completamente fuori portata. Le è servito molto tempo e sta ancora imparando come esprimere a parole ciò che accade nella sua mente e che essere in grado di portare avanti conversazioni a riguardo con i suoi amici e con la sua famiglia è stata una vera sfida.

The Wombats - Anti-D

Please allow me to be your anti-depressant
I too am prescribed as freely as any decongestant

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Quando si parla di mental health, non si può escludere uno dei grandi classici del genere indie pop: Anti-D degli Wombats. La canzone estratta dal loro secondo album This Modern Glitch (2011) è uscita in un momento storico in cui il dialogo sulla salute mentale era ancora un tabù, specialmente nel settore dell’intrattenimento. La band di Liverpool non solo scrive una canzone che parla della depressione vissuta in prima persona dal frontman del gruppo Matt Murphy, ma la fa anche uscire come singolo, facendola arrivare ad un fetta molto ampia di pubblico.

Murphy, infatti, ha sempre sostenuto l'importanza di parlare apertamente dell'argomento per consapevolizzare e sensibilizzare la società. Il verso "I too am prescribed as freely as  any decongestant" si riferisce al grande aumento di prescrizioni di farmaci anti-depressivi al tempo dell'uscita della canzone, quasi 9 anni fa. Sulle note upbeat di Anti-D, Murphy parla della sua dipendenza dagli anti-d e di come questi abbiano drasticamente influenzato la sua arte: se da una parte lo hanno aiutato a placare l'ansia e gli attacchi di panico, dall'altra la dose da 40 mg di Citalopram lo ha completamente annullato, rendendolo artisticamente vuoto. Secondo le dichiarazioni rilasciate da Murphy, pare che il frontman abbia smesso di prendere il farmaco per poter continuare a scrivere This Modern Glitch.

It's hard to smile when you're as flattened as a pancake
The only tears come from our heads when we concentrate

Il video della canzone cerca di rappresentare lo stato di apatia causato dagli anti-depressivi, con Murphy che cammina in un quartiere alquanto stravagante, viene letteralmente trasportato dagli eventi senza riuscire a reagire e viene persino picchiato da un gruppo di dottori.

Arlo Parks - Black Dog

It's so cruel
What your mind can do for no reason

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Sono passate più di due settimane dall’uscita di Black Dog di Arlo Parks, ma se ancora non si è smesso di parlare dell’artista inglese, un motivo c’è. Nel suo nuovo singolo, Arlo Parks parla dell’elephant in the room con una semplicità disarmante, dando voce alla frustrazione di chi si trova a dover fare i conti con la depressione, sia dall’esterno che in prima persona.

I'd lick the grief right off your lips
You do your eyes like Robert Smith
Sometimes it seems like you won't survive this
And honestly it's terrifying

Quel black dog è infatti la rappresentazione della depressione, spesso raffigurata come un grosso cane nero che risucchia tutte le energie del proprio padrone e non abbandona mai il suo fianco. Le confessioni della voce narrante, intime e colme di intenzione, sono dedicate a chi lotta per liberarsi dalle grinfie del black dog. Il brano, ispirato dalla lotta della stessa Parks con la propria salute mentale, colpisce nel profondo perchè usa immagini molto semplici per descrivere emozioni molto complicate. Nello specifico, il senso di inutilità di chi vive questa situazione dall’esterno e la difficoltà del compiere anche la più banale della azioni per chi ne è direttamente coinvolto. Black Dog, con la sua semplicità sia lirica che strumentale parla senza peli sulla lingua di un tema così importante come quello della salute mentale, rendendolo attuale, accessible e di conforto per chiunque lotti contro il grosso cane nero.

Jack Garratt - Better

Ooh, if I can take something
To make me feel better than I'm feeling now
Then everything else will work itself out

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Dopo quattro anni di assenza dalla scena musicale, Jack Garratt rompe il silenzio con Better, una canzone dance da ballare a tutto volume ad una festa. Sotto l’apparente euforia delle vivaci luci stroboscopiche si nasconde un testo cupo e constrastante, prodotto della lotta interiore di Garratt con il suo peggior nemico: se stesso.

Chi lo segue sui social saprà che Jack Garratt parla spesso delle proprie insicurezze come artista che condivide la propria arte con il pubblico. Questa volta, però, il singolo tratto dall’album Love, Death, Dancing (in uscita il 12 giugno) è il primo tentativo dell’artista britannico di parlare apertamente della convivenza con depressione, attachi di panico e pensieri oscuri nelle proprie canzoni. Con Better, Garratt propone una canzone dance “for people who don’t want to go out” e un video dalla coreografia scatenata. Il testo parla dell’inevitabile sensazione di impotenza causata dalla depressione e dal desiderio di fuggire da questo stato d’animo, che sia tramite farmaci (Ooh, if I can take something / To make me feel better than I'm feeling now) o togliendosi la vita (Ooh, if I can swallow something / Then people might like me better when I choke it down).

Il recente tour di Garratt, concluso appena prima che tutti i concerti fossero annullati a causa Covid, è stato sia uno spazio per condividere i nuovi pezzi che un’occasione per parlare “faccia a faccia” con i fan del perchè l’artista si sia assentato dal panorama musicale per così tanto tempo. Durante il suo set ha parlato della fama improvvisa arrivata grazie al suo disco d’esordio Phase e al Brit Award come Miglior Artista Emergente, della serie di aspettative e impegni lavorativi che non hanno fatto altro che aumentare l’ansia, dei suoi momenti più bui in cui non vedeva l'uscita e del suo percorso per riprendere il controllo e stare meglio.

The 1975 - Frail State Of Mind

Oh, what's the vibe?
I wouldn't know, I'm normally in bed at this time
You guys, go do your thing
And I'll just leave at nine
Don't wanna bore you with my frail state of mind

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Siamo tutti d’accordo che Matt Healy sia un genio, giusto? Dalla sua penna sono usciti dei testi che condensano nel migliore dei modi l’essenza della nostra generazione di Millennials, che spaziano dalla sessualità alla politica, toccando inevitabilmente anche tematiche legate alla salute mentale. Il più recente esempio è Frail State Of Mind, uno dei singoli estratti dal nuovo album Notes on a Conditional Form, in cui si parla del non voler pesare sugli altri in una situazione di difficoltà (in questo caso l'ansia sociale). Il cantante si rende conto di questa situazione e se ne scusa con gli ascoltaori, come se con la sua "frail state of mind" stesse sbagliando qualcosa e preferisce auto-isolarsi. Una condizione diffusa, che molte persone vivono in prima persona, pensando di essere un peso, di minare il tempo degli altri con i loro problemi. Ricordatevi che i momenti di tristezza sono normali, e chi vorrebbe eliminarli a tutti i costi in nome di una vita più facile sostanzialmente elimina l'altra faccia del vivere, con il quale si può capire meglio se stessi, imparare e maturare. Come detto dallo stesso Healy in questo video:

«I'm not very happy to be honest with you, but I think that happiness is this destination that we're taught is so important. I think happiness is great, is nice, and it's good to have moments of happiness and joy. I think the constant pursue of happiness teaches us that when you're not happy, you're wrong. You're not wrong, you're just alive».

Inoltre, condividere i momenti di difficoltà non è assolutamente sbagliato, permette di esteriorizzare il problema, togliersi un peso, ricevere consigli utili, e spesso ci si rende conto che parlandone e confrontandosi il problema si sgonfia e non appare più così grande e incombente.

La sensibilità di Matty riguardo questo tema era già stata espressa in passato, per esempio in The Sound dove dice «And we left things to protect my mental health», parlando esplicitamente di una relazione diventata ormai tossica e che, se non interrotta, rischiava di minare l'equilibrio mentale di una delle due parti. In I like it when you sleep troviamo anche She Lays Down, un commovente ritratto della madre del frontaman, che ha sofferto di depressione post-parto.

Logic - 1-800-273-8255 ft. Alessia Cara, Khalid

Where you been? Where you at? What's on your mind?
They say every life precious but nobody care about mine

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Con questa canzone Logic tratta direttamente l'estremo più buio delle forme che può prendere la salute mentale, il suicidio. Il numero nel titolo infatti è quello della National Suicide Prevention Lifeline, un numero verde americano per chi si dovesse trovare ad affrontare pensieri suicidi. Il testo è diviso in due parti distinte, nella prima vengono riportati proprio questi pensieri mentre nella seconda parte viene riportato un messaggio di speranza e aiuto, come se le due parti fossero le due persone agli estremi della hotline del titolo: una persona in difficioltà e il centralinista pronto a dare sollievo. Per descrivere al meglio il significato di questa canzone la cosa migliore è riportare le parole di Logic dette durante un'intervista per Genius:

«just fans that I met randomly, they've said things like, "Your music has saved my life. You've saved my life." And I was always like, "Aw so nice of you. Thanks." And I give them a hug and shit but in my mind, I'm like, "What the fuck?" And they're really serious. And they tat shit on their arms and get shit like lyrics that save their life and in my mind, I was like, "Man I wasn't even trying to save nobody's life." And then it hit me, the power that I have as an artist with a voice. I wasn't even trying to save your life. Now what can happen if I actually did?»

Da queste parole emerge anche un'altra riflessione interessante, quella dell'artista come portatore di messaggi importanti, che nel bene e nel male possono influenzare il proprio pubblico sia in modo positivo che negativo. In questo caso Logic si è fatto portavoce di una tematica molto forte, importante, quel malessere che attanaglia, annebbia, imbottisce la mente fino a farla esplodere, di cui forse non si ha ancora abbastanza una consapevolezza sociale. Questo solo singolo, nelle tre settimane successive alla pubblicazione, ha fatto crescere le chiamate al 1-200 del 27%. Inoltre la canzone è stata eseguita live dai tre artisti durante la cerimonia dei Grammy 2018 (dove il singolo è stato nominato nella cateroia Best Music Video) come tributo a Chester Bennington dei Linkin Park e Chris Cornell dei Soundgarden, che si sono tolti la vita l'anno precedente.

James Blake - Don't Miss It

I could ignore my busy mind
I could avoid contact with eyes
I could avoid going outside
I could avoid wasting my life

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Se si cerca su Google "James Blake mental health" vi appariranno decine di risultati, dal recente capitolo "How can I complain?" scritto per il libro corale "It’s Not OK to Feel Blue (And other lies)" alle interviste per l'ultimo album Assume Form. Il cantante inglese è profondamente legato alle tematiche della mental health e Don't Miss It è il secondo singolo estratto dall'album, una ballata elettronica alla Blake, malinconica, in cui alla voce del cantante fa eco ai vocalizzi di quello che sembra essere un fantasma. La voce del cantante a tratti tremula e smorzata si fonde ai tocchi delicati di piano che danno vita al racconto in prima persona di un'esperienza vissuta e caratterizzata dall'ansia e dalla depressione. James Blake ha parlato in diverse occasioni di questi sentimenti tanto da essere etichettato come "sad boy" che lo ha portato a pubblicare una lettera in cui si chiedeva apertamente ai fan di smetterla di stigmatizzare gli uomini che esprimono i proprio sentimenti, belli o brutti che siano.

Nel primo verso, il pezzo è caratterizzato da una lunga lista di I could, una lista di sintomi che le persone che soffrono di ansia e/o depressione conoscono bene e che portano a non vivere nel presente, a vivere in una sorta di bolla, un bozzolo con cui se tende ad auto-isolarsi, fatto di pensieri che diventano sempre più grandi e pressanti. Ma il cantante non si ferma qui, conclude il verso con le parole «Don't miss it like I did», un incoraggiamento, un invito per l'ascoltatore a non perdersi in quel buco nero, ma di afferrare la realtà e vivere ogni momento che possa renderti felice. Nel secondo verso invece c'è un riferimento alla compagna che lo ha aiutatato ad uscire da questo doloroso momento e in un'intervista ha dichiarato:

I did a number of things. Mostly I met somebody who encouraged me to stand up for myself and to make sure that I did things that made me happy and don’t do things that make me unhappy.

KIDS SEE GHOSTS - Reborn

Had so much on my mind, I didn't know where to go
I've come a long way from them hauntin' me

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KIDS SEE GHOSTS è un duo composto da Kanye West e Kid Cudi. I temi centrali dell’acclamato progetto sono proprio la salute mentale e il superamento della depressione e dipendenza. Infatti, entrambi gli artisti hanno avuto diversi problemi legati a ciò: Kanye soffre di disordine bipolare, Cudi invece lotta con la depressione da diversi anni (finendo pure in libri di psicologia). Quest’ultimo è diventato una figura di riferimento per la sensibilizzazione verso la depressione ed altri problemi legati alla salute mentale, comunicando messaggi di speranza e conforto a chi lotta ogni giorno con queste patologie. I due, appunto, conoscono bene il difficile percorso per affrontare tali sfide. Il progetto verte tutto intorno ad una sorta di rinascita spirituale e personale che hanno intrapreso. Reborn è un buon esempio di questa fiducia guadagnata di nuovo e di questo approfondimento verso il tema della salute mentale.

Childish Gambino - 3005

And if I lose my mental
Just hold my hand, even if you don't understand

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Tra i singoli di maggior successo di Gambino AKA Donald Glover, 3005 appare come una allegra canzone d’amore radiofonica, quando invece è pregna di insicurezza e paura. Paura della solitudine, di sentirsi persi senza una persona al proprio fianco, di non avere un obiettivo. Una settimana prima del debutto del pezzo, Gambino ha pubblicato una lettera su Instagram, in cui rivela ogni suo timore in maniera intima e sincera, soffermandosi spesso sul futuro e sulle opinioni delle persone, come lui stesso ripete nella canzone (“I used to care what people thought, but now I care more”). La lettera si conclude con un messaggio di speranza, dove l’artista vuole comunicare a chiunque lo leggerà che nonostante la grande incertezza ed i propri errori, abbiamo sempre il permesso di migliorare, rialzarci e crescere personalmente. 3005 suona come una risposta a questa lettera, un promemoria contro i dubbi di chi lo sta ascoltando.

Kendrick Lamar - i (single version)

Everybody lack confidence
How many times my potential was anonymous?

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To Pimp a Butterfly è riconosciuto tra gli album migliori del XXI secolo in assoluto. Capolavoro di Kendrick Lamar del 2015, è un manifesto che contiene e sviscera temi come la discriminazione razziale, la depressione, l’accettazione verso sé stessi, le insidie della fama, la violenza e la politica. Si potrebbero scrivere capitoli su capitoli parlando di questo album, però è interessante soffermarsi su due tracce: u ed i. I due pezzi sono agli antipodi: u rappresenta il momento più cupo e forte dell’album, in cui Kendrick in un momento catartico sputa tutta la rabbia che ha verso sé stesso, incolpandosi e criticandosi per ogni cosa brutta accaduta a lui ed alle persone a lui care, cadendo in una profonda depressione. Arrivando verso la fine dell’album troviamo invece i, nella quale invece Kendrick si solleva e nonostante la sua depressione e le difficoltà affrontate, capisce come amare ed apprezzare sé stesso, lanciando un fortissimo messaggio di speranza che dal ghetto, luogo in cui la vita è tutt’altro che semplice, arriva al mondo intero. Di questa canzone esistono due versioni: quella sull’album, che sembra quasi un’esibizione registrata dal vivo e interrotta da un monologo di Kendrick che interrompe una presunta rissa tra il pubblico. L’altra versione è la single version, in cui pure il testo è diverso, meno incentrato su un tema sociale ma più legato ad un messaggio universale di speranza ed accettazione.

Nothing but Thieves - Particles

My mind plays tricks
And I don't sleep no more

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Particles è indubbiamente uno dei punti più emozionanti dell’album Broken Machine, secondo LP della band dell’Essex. Il pezzo narra dell’esperienza emotiva vissuta dal frontman Conor Mason durante il tour mondiale per promuovere l’album precedente, durante il quale ha sofferto di insonnia e una conseguente dipendenza da medicinali per conciliare il sonno. Specialmente nella leg americana del tour, Conor ha subìto ansia, attacchi di panico e depressione, fino ad arrivare quasi a lasciare la band. Conor ha dichiarato in un’intervista di non riuscire ad agire attraverso l’archetipico modo di affrontare le difficoltà “da vero uomo”, ma piuttosto ammettere il proprio problema, parlandone e non avendo paura di esprimersi e mostrarsi vulnerabile. Particles è proprio questo, una cronaca della sua mente, una richiesta di aiuto, un’ammissione della propria lotta psicologica.

Wolf Alice - Silk

"At least you're not boring"
No one ever wants to feel you're this sad, ohh

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Se non siete fan dei Wolf Alice, allora probabilmente avrete sentito questa pezzo in T2 Trainspotting. Tratto dal loro album di debutto My Love is Cool la canzone tocca tematiche delicate come la depressione e l’ansia. Sin dai primi due versi “Your broad shoulders, my wet tears / You're alive and I'm still here / As some half-human creature thing” troviamo la protagonista in lacrime appoggiata sulle spalle di qualcuno in cerca di conforto, sentendosi talmente impotente da non sentirsi nemmeno più del tutto umana. Si illude di trovare la salvezza dall’esterno, idealizza l’amore come un salvatore e non si rende conto che ciò non basta a guarirla dal senso di vuoto che si porta dentro. Ogni giorno le sembra lo stesso:

Got to stay cool will you hot, hot head / Count to a thousand before you sleep in bed
Read the news, pass the time / Drink the juice, feeling fine

E le persone che le stanno vicino non capisco sul serio la sua sofferenza. "At least you're not boring” / No one ever wants to feel you're this sad, ohh” è quello che spesso una persona depressa si sente dire dai propri amici, sebbene siano frasi del tutto inutili e che dimostrano quanto sia difficile da parte dell’altro mettersi nei panni di una persona che lotta con i propri demoni.

Wolf Alice | Zero

Beck - It’s All in your Mind

Well I cannot believe
You got a devil up your sleeve
And he's talking to me
And I cannot believe

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Pubblicata nel 1995 come singolo, It’s All in your Mind venne ri-arrangiata e ripubblicata in Sea Change (2002), ottavo album di Beck.  Il testo del brano è semplice ed essenziale e mostra una persona, probabilmente schizofrenica, che deve fare i conti con le voci nella sua testa. Tuttavia ci possono essere diverse interpretazioni: potrebbe essere letta come una discussione fra una persona malata e un amico che tenta di aiutarla, oppure come un intero dialogo nella propria testa fra le proprie personalità che prendono il sopravvento.

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Radiohead - How to Disappear Completely

And I'm not here
This isn't happening
I'm not here
I'm not here

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Se esiste una canzone che sa rendere esattamente il senso di estraniamento dalla realtà di una persona che soffre di ansia, depressione o attacchi di panico, quella è sicuramente How to Disappear Completely (tratta da Kid A) dei Radiohead. Ispirato direttamente da un sogno di Thom Yorke dove fluttuava sul Liffey, fiume di Dublino, come un fantasma, questo brano riesce a rendere tangibile uno stato d’animo talmente sfuggente che quasi pare irreale: non solo attraverso il testo di Yorke, ma anche grazie all’atmosfera onirica dell’Ondes Martenot e degli archi arrangiati da Jonny Greenwood. La canzone fu composta durante il tour di Ok Computer: oppresso dall’ansia e dallo stress Yorke non aveva tempo per occuparsi del proprio benessere mentale, e si era trovato più volte sul ciglio del baratro. La realtà era diventata troppo opprimente per lui. Una routine identica che si ripeteva all’infinito e l’incapacità di fronteggiare la realtà lo avevo reso completamente svuotato. Fu Michael Stipe dei REM, suo caro amico, a dargli un consiglio prezioso, che non solo lo aiutò nella suo lotta all’ansia, ma anche a scrivere uno dei più grandi capolavori della band di Oxford.

Il consiglio di Stipe era:

«Chiudi gli occhi e ripeti “I’m not here, this is not happening”»

For Your Viewing Entertainment #2 - Meeting People Is Easy - For ...

Cage The Elephant - Cold Cold Cold

Well, it's cold, cold, cold, cold inside
Darker in the day than the dead of night

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Cold Cold Cold è la quinta traccia di Tell me I'm pretty (2015), un album che tratta temi delicati, tra cui la depressione, in maniera brutally honest. Il brano è energetico, come la maggior parte della produzione musicale dei Cage The Elephant, nonostante il testo contenga una richiesta d'aiuto contro l'apatia. Questo paradosso in realtà sottolinea il fatto che l'io narrante voglia superare il momento buio, entrando in terapia. In un'intervista per Rolling Stone ai tempi di Melophobia (2013), Matt Shultz dichiara di aver provato un senso di solitudine e di vuoto durante l'inverno. In un'altra, nella quale parla del making di Tell me I'm pretty, il cantante non nasconde di aver vissuto periodi di depressione. Sarebbe più facile fingere che vada tutto bene e vivere una doppia vita, ma questa è un'arma a doppio taglio.

Counselor, give me some advice
Tell me, how hard will I fall if I live a double life?

Nel video ufficiale è inscenato un rituale per "aggiustare" simbolicamente il protagonista, non senza componenti ironiche e macabre. In Cold Cold Cold converge l'abilità dei Cage The Elephant di essere trasparenti senza risultare banali, di parlare di lacrime senza che la canzone sembri necessariamente triste.

Articolo scritto da Federica Di Gaetano, Alessia Nosari, Maria Vittoria Perin, Jacopo Schiavano, Andrea De Sanctis, Martina Pagliara