Andrew Bird, cantautore e polistrumentista americano, sta per tornare in Italia per due concerti l'1 e 2 luglio al Castello Sforzesco di Milano e all’Anfiteatro del Venda di Galzignano Terme, in provincia di Padova, dove si esibirà in trio con Alan Hampton al contrabbasso e Ted Poor alla batteria. Per l'occasione gli abbiamo chiesto di parlarci dei 5 album che lo hanno forgiato e ispirato sin da quando era piccolo. Ecco cosa ci ha risposto.

Lester Young - The Jazz Giants ‘56
Questo album dimostra che l'improvvisazione è solo composizione in tempo reale. Ogni assolo è un sottovalutato capolavoro di melodia. Tutti i musicisti - in particolare Roy Eldridge, ma anche Teddy Wilson, Vic Dickenson, Jo Jones - sono perfetti. Ho ascoltato questo album per 30 anni senza mai sentire il bisogno di analizzarlo , ma solo per il piacere di farlo.

The Kinks - The Kinks Are the Village Green Preservation Society
I Beatles, i Beach Boys, gli Zombies: tutte grandi band musicalmente ambiziose degli anni Sessanta. Questo album in particolare è in cima alla lista, perché i Kinks sono così ruvidi e grezzi e il modo in cui i testi si adattano alle melodie è sempre fonte d'ispirazione.

Folkways Anthology of of American Musiccompiled by Harry Smith
Dal momento che gli album così come li conosciamo non sono esistiti fino agli anni '60, questo lascia fuori un sacco di musica straordinaria dagli anni '20 agli anni '50 che era su 78 o 45 giri o registrata da Alan Lomax come field recordings. Non ho avuto alcun interesse per la musica popolare quando avevo 20 anni. Pensavo che i Nirvana fossero bravi, ma troppo commerciali. Questa compilation faceva parte di una dieta costante di oscura musica folk americana, africana, brasiliana, jazz gitana, portoricana newyorkese. Musica da ballo sociale.

The Flaming Lips - The Soft Bulletin
Questo è stato il primo album pop attuale che mi ha appassionato intorno al 2001. Mi piaceva il mix di batterie lo-fi, i synth gorgheggianti e le grandi melodie. Lo cito perché mi ha mostrato una via d'uscita dal mio mondo di nicchia d'altri tempi verso un songwriting pop melodico.

Jackie Mittoo - The Keyboard King at Studio One
Ho questo disco da 20 anni e non mi stanca mai. Jackie Mittoo è stato l'organista e arrangiatore dello Studio 1 di Kingston, in Giamaica, negli anni Settanta. Si sente un legame con il funk di New Orleans. Suoni groovy, caldi e frizzanti. È un'esperienza d'ascolto ideale.
