20 marzo 2024

I 1975 a Milano hanno dimostrato di essere davvero al loro meglio

Il racconto del live dei 1975 al Forum di Milano

Si sente un motore che si spegne. La luce dei fari di una macchina che irrompe attraverso una finestra, prima di spegnersi. Dei passi che si avvicinano e una porta che si apre. Ad è entrare sono Matty Healy e soci, e no, non ci troviamo a teatro, ma al Forum di Milano.

D’altronde non era una sorpresa che i 1975 a questo giro avessero fatto le cose in grande. Lo Still... At Their Very Best tour è veramente qualcosa che mancava nel panorama dei live, un’idea efficacissima: trasformare un palco in un set cinematografico, dalle sembianze degli interni di una villetta anni '70, con tanto di scala a chiocciola, divani, finestre, mobili vari, televisori e quant’altro. La band e i vari turnisti sono disposti ciascuno in una stanza diversa, con Healy che passa gran parte del concerto a cantare e vagare in questa villetta, spesso e volentieri accendendosi una sigaretta o bevendo un superalcolico, tra l'adorazione delle prime file del Forum.

The 1975 fanbase Forum Milano live
Credits: Jordan Hughes

Tutta la prima parte del live è dedicata ai pezzi dell’ultimo album Being Funny in a Foreign Language. La folla è in estasi sin dalle prime note dell’omonimo brano The 1975 con cui si apre il concerto. Il Forum è bello gremito (ad accezione del terzo anello) e la voce del pubblico si fa sentire per tutto il live. Matty Healy dal vivo non ne stecca una: vocalmente impeccabile, con lo stile che lo contraddistingue da sempre, a questo giro non regala nessun dei suoi momenti destinati a destar scalpore (e che più di una volta hanno fatto rischiare di far cadere i 1975 nel baratro di polemiche dalle quali è difficile poi poter riemergere). Si limita a ringraziare il pubblico fra una canzone e l’altra, ma è sempre la musica a essere al centro. Sarà perchè ormai siamo a fine tour e anche lui deve rifiatare? Chissà, potrebbe darsi.

The 1975 Forum Milano live
Credits: Jordan Hughes

Ad ogni modo ci sono riferimenti alla situazione geopolitica attuale, con Matty che a un certo punto si siede sul divano a guardare la televisione che fa apparire diversi notiziari riguardanti la guerra in Ucraina e a Gaza. Ma la cosa nasce e finisce lì. Lo scorso novembre, durante un live a New York, aveva proprio ironizzato sul fatto che non spettasse a gente come lui trattare temi di geopolitica. Ieri sera non ha aggiunto altro.

Lo show va avanti senza intoppi, i 1975 sono una macchina collaudata, perfetta a tal punto che in alcuni casi viene anche il dubbio che si tratti di un playback (che ovviamente non è). Merito condiviso con i membri fondatori Adam Hann, Ross MacDonald, George Daniel e i turnisti. Sembra di stare guardando una sit-com anni '70, con una colonna sonora anni '80, che tratta tematiche più che mai attuali.

C'è anche un momento più intimo, che funge da intermezzo fra le due parti dello show, con Matty da solo con la chitarra acustica a cantare Be My Mistake, mentre i roadie smantellano parte della scenografia. La sucessiva Jesus Christ 2005 God Bless America cantata da Polly Money permette al frontman di rifiatare e a cambiarsi per l'ultima parte del live.

Un finale tutto dedicato alle hit della band, da If You're Too Shy (Let Me Know) a Love It If We Made It e Sex, passando per TOOTIMETOOTIMETOOTIME, It's Not Living (If It's Not With You) e The Sound, con il parterre che salta compatto, come fosse un corpo solo. A tratti le urla del pubblico sono talmente forti fra un pezzo e l'altro che sembra di essere a un concerto di Harry Styles. È l'effetto della musica pop d'altronde, fatta con chitarre o meno, il risultato è sempre quello quando fatta bene.

Si chiude con Give Yourself a Try e con due certezze: uno show del genere non ha paragoni nella scena pop (rock) mondiale e sì, i 1975, come dice il nome del loro stesso tour, sono davvero al loro meglio.

Ah, nota a margine: segnetavi questo nome, Been Stellar. Compagni di scuderia dei 1975 (la Dirty Hit), hanno aperto il concerto facendo un figurone, sebbene il loro post-punk non c'azzecchi nulla con il pop rock anni '80 di Healy e soci. A giugno uscirà il loro disco d'esordio Scream from New York, NYnon perdeteli di vista.

The 1975, Matty Healy, Forum Milano live
Credits: Jordan Hughes