05 maggio 2024

I Baustelle ci aprono le porte di casa con il live agli Arcimboldi di Milano

Il racconto del live dei Baustelle agli Arcimboldi di Milano

Si aprono le due grandi tende che celano il palco del maestoso teatro Arcimboldi e la prima cosa che noto è una scenografia presa direttamente in prestito da Twin Peaks: ai piedi un tappeto bianco e nero a zig zag, mentre alle spalle un tendaggio rosso acceso. Come se fossero in una puntata della celebre serie di Lynch, Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini nei loro elegantissimi completi scuri oversize entrano in scena con i loro strumenti (chitarre e tastiere) e mettono in moto il capitolo milanese del loro Intimo Sexy Tour.

Sono seduta in platea alta in quello che è uno dei teatri più grandi della città dove solitamente vanno in scena pièce, spettacoli comici e musical perciò mi aspetto una nuova, inedita veste dei Baustelle, meno rock rispetto a quando li abbiamo visti all'Alcatraz l'anno scorso, e più acustica e appunto intima. Quando hanno annunciato il tour sognavo un live con orchestra, la speranza è sempre l'ultima a morire.

Fin dal primo brano, quel capolavoro che è Amanda Lear, capiamo che i pezzi vengono spogliati del loro elemento elettronico che suonava così bene in un club e abbracciano arrangiamenti più classici e strumentali; per la conformazione che ha il teatro la batteria ci arriva all'orecchio meno secca e martellante, ma più calda e avvolgente; le chitarre sono meno graffianti ma più aggraziate e danno ai brani un sound, una maturità diversa da ciò che avevamo imparato a conoscere dal vivo.

Lo spettacolo viene diviso in tre parti e nella prima viene popolato dai numerosi personaggi protagonisti della discografia della band, da Amanda Lear si passa a Betty, poi a Martina e Alfredo, intervallati da una serie di vecchie chicche che in questo contesto diventano doppiamente emozionanti e apprezzatissime dai fan della prima ora, come Nessuno, Il futuro o La Vita.

Il primo blocco si conclude con una doppietta del nuovo album Elvis: prima Cuore, in cui emerge prepotentemente come protagonista in una veste nuova Bastreghi, che si prende il proscenio del teatro con la sua energia da tigre mettendo per un po' in ombra il fedele compagno Bianconi. Segue Il regno dei cieli che con la sua chiusura dal ritmo corale e eucaristico fa alzare in piedi la platea che come nelle migliori delle celebrazioni accompagna il gruppo verso il termine.

Si chiudono le tende e curiosi ci chiediamo cosa avranno architettato per la seconda parte del concerto.

Baustelle francesco bianconi live @ Teatro Arcimboldi, Milano 02/05/2024
Baustelle live @ Teatro Arcimboldi | Credits: Renato Anelli

Quando il sipario si riapre le  la formazione che ci si presenta davanti è più scarna, da sette elementi si passa a quattro che disposti a semicerchio al centro del palco con alle spalle quattro grandi specchi imbracciano chitarre acustiche e tamburelli per dare il via al vero e proprio set intimo. Bianconi, tolto il doppiopetto ora ha addosso una (meravigliosa) leggera camicia nera smanicata con un grande fiocco al collo, in questo ambiente teatrale mi sembra più a suo agio, si lascia andare a qualche discorso in più, e per questo set invita il pubblico ad essere particolarmente partecipe e d'accompagnamento. Per questo momento hanno riarrangiato 6 brani, tra cui alcuni cavalli di battaglia della band (Le Rane, La guerra è finita, Un romantico a Milano) in chiave acustica: il risultato sono dei brani più brevi ma assolutamente coinvolgenti, il sing along parte in automatico, il pubblico si alza e batte le mani a ritmo numerose volte, centrando in pieno la richiesta iniziale di Bianconi.

Si richiude il sipario prima che venga svelato l'ultimo blocco, da scaletta chiamato "Rock". Si tornano ad imbracciare le chitarre elettriche che danno il via a La canzone del riformatorio e per movimentare il tutto viene fatto cadere il drappo rosso alle spalle del gruppo lasciando spazio a delle luci che insieme a quelle grandi appese alle pareti del teatro danno il segnale al pubblico che per queste ultime canzoni può lasciarsi definitivamente andare. Così la maggior parte della platea si alza in piedi e si spinge verso il palco per essere, almeno per il finale, più libera e più vicina ai propri idoli.

Nella loro aggraziata e onnipresente compostezza i Baustelle danno vita a 15 minuti di puro alternative rock proseguendo con La canzone del parco, Andiamo ai rave, Gomma e, dulcis in fundo, Charlie fa surf su cui si canta a pieni polmoni.

Baustelle Rachele Bastreghi live @ Teatro Arcimboldi, Milano 02/05/2024
Baustelle live @Teatro Arcimboldi | Credits: Renato Anelli

Alla fine Francesco, Rachele e Claudio vengono sommersi da una marea di applausi. Chi non era già in piedi si alza entusiasta per riconoscere la bravura della band, come nelle migliori tradizioni teatrali.

Si sa, i Baustelle, con la loro eleganza ricercata, le loro parole colte e sofisticate e i loro arrangiamenti vintage, di cui sono perfetto specchio i musicisti con cui si accompagnano, e una discografia che ormai scavalla il decennio, sono una certezza dal vivo ma nella cornice degli Arcimboldi sembrano ancora più a loro agio, trovando la loro dimensione definitiva. In un contesto formale, rigoroso, quasi severo, in cui non sono ammessi errori come quello del teatro, ho l'impressione che i Baustelle si sentano a casa, con un Bianconi che vince la sua timidezza e si apre al suo pubblico e una Bastreghi che si lascia andare a balli sfrenati alle sue tastiere, facendoceli sentire sicuramente più intimi e per questo tremendamente più sexy.