Erano 3 anni che i Franz Ferdinand mancavano dall'Italia, come Alex Kapranos ricorda alla folla di un Alcatraz di Milano imballatissimo e chiaramente sold out. Troppi, per una band che ogni volta che la vai a sentire ti riesce a catapultare indietro al 2004, quando il loro esordio aveva cambiato per sempre le regole dell'indie rock di quegli anni.
Certo, la band non è più la stessa da quando se ne sono andati il batterista Paul Thomson (lo scorso anno) e soprattutto Nick McCarthy (nel 2016), ma i loro rimpiazzi Dino Bardot, Julian Corrie e la neo-entrata Audrey Tait, sono comunque all'altezza.
Tornata in Italia per promuovere il loro ultimo album di grandi successi Hits to the Head, la band di Glasgow riesce a portarsi a casa la serata già dal primo pezzo The Dark of the Matinée. Basta un sipario bianco sul palco, e un gioco di luci che proietta i membri del gruppo su di esso, per far iniziare a saltare tutto l'Alcatraz. Parte il riff, il telo cade giù, ed eccoli lì. Kapranos sembra tornato quello di qualche anno fa, anche il look è quello di una volta, chiusa quella parentesi da crisi di mezza età che lo vedeva con degli improbabili capelli biondi col ciuffo sparato.
Gli occhi sono tutti per lui, dato il suo carisma ed energia sul palco. I suoi compagni di band passano in secondo piano e in questo senso, continua a sentirsi la mancanza dell'energia di Nick McCarthy alla chitarra e alle seconde voci. La scaletta ripercorre tutti più grandi successi della band scozzese: il delirio è assicurato con No You Girls, Do You Want to e soprattutto Take Me Out.
Kapranos salta, interagisce soprattutto con le primissime file, si avvicina, tende la proprio mano mentre canta. Alterna spesso l'italiano all'inglese fra un pezzo e l'altro.
C'è spazio anche per le intramontabili Walk Away, Darts of Pleasure, Micheal e Ulysses. Il frontman rigranzia la band di apertura, gli emergenti Medicine Cabinet, e fra una canzone e l'altra presenta i suoi compagni alla folla. L'ultimo brano in scaletta prima dell'encore è Outsiders, seguito dall'ormai classica jam sulla batteria, che vede tutta la band pestare di brutto i tamburi, facendo scatenare il pubblico.
Per la ripresa, c'è spazio per la recente Billy Goodbye e per Michael che fa saltare tutto l'Alcatraz. A chiudere le danze tocca a This Fire: Kapranos durante il bridge fa sedere tutto il parterre, con una classica mossa da showman.
I Franz Ferdinand hanno regalato una serata nostalgica di sudore, salti e balli. E per un attimo, ci è sembrati di essere tornati a quindici anni fa.
Qui sotto potete vedere la photogallery di Maria Laura Arturi: