07 aprile 2024

Tornare negli anni '70 con Liam Gallagher e John Squire a Milano

Il live report del concerto di Liam Gallagher e John Squire al Fabrique di Milano

È sabato sera e sembra di essere in un blues bar, di quelli che sono sempre più difficili da trovare a queste latitudini (e in questo periodo storico). Tante pinte di birre ovunque, pubblico prevalentemente over 40 e una quantità spropositata di inglesi e tifosi di calcio. Eppure no, non siamo al Marquee Club di Londra, ma al Fabrique di Milano. E a suonare sono niente meno che Liam Gallagher e John Squire.

Liam Gallagher live @ Fabrique, Milano 06/04/2024
Liam Gallagher live @ Fabrique, Milano | Credits: Renato Anelli

I due, che da poco hanno pubblicato il loro primo joint album, hanno fatto tappa a Milano per la loro unica data del tour, iniziato nemmeno un mese fa. Il Fabrique è imballatissimo, non si finiscono di contare nel parterre le maglie di Oasis, Stones Roses, di svariate squadre di calcio e cappelli da pescatore. La serata viene aperta da Jake Bugg, ex ragazzo prodigio, ma sempre apprezzato dai presenti.

Sono da poco passate le 21.15 quando salgono sul palco Gallagher e Squire: Liam ovviamente con il suo immancabile parka e maracas, John con la sue fedele Stratocaster. Partono le prime note  di Just Another Rainbow e inizia la festa. C'è tutto quello che c'era da aspettarsi: Liam che canta alla sua maniera e negli intermezzi strumentali si allontana dall'asta del microfono, per prendersi gli applausi dalla folla e per lasciare anche spazio agli assoli di Squire.

Il resto della band è composto da vecchi sodali di Liam: il tastierista Chris Madden fa parte della sua band da anni, il bassista Barrie Cadogan era già con lui a Knebworth e il batterista Joey Waronker ha registrato le sue parti di batteria nell'album omonimo di Gallagher e Squire.

John Squire live @ Fabrique, Milano 06/04/2024
John Squire live @ Fabrique, Milano | Credits: Renato Anelli

La scaletta non offre sorprese: i due suonano tutto il disco d'esordio, regalando solo una cover di Jumpin' Jack Flash dei Rolling Stones dopo l'encore (e qui si potrebbe discutere sull'utilità di scendere dal palco per un bis, quando il concerto dura a malapena 1 ora...).

Essere in mezzo a un blues bar, dicevamo poco sopra. Questo è l'effetto di questo concerto: è come fare un viaggio nel tempo e ritrovarsi ad ascoltare qualche band storica degli anni '70, con la differenza che siamo nel 2024 e alla voce abbiamo il cantante degli Oasis e il chitarrista degli Stone Roses, il gotha del britpop.

Niente spazio ai brani di repertorio dei rispettivi gruppi, come già si sapeva dalle prime date di questo tour. Certo magari un paio di cover in più si sarebbero potute benissimo infilare in scaletta, ma quando la band scende dal palco dopo 1 ora scarsa di live, il pubblico non sembra protestare. D'altronde Liam Gallagher se n'è sempre sbattuto di tutto e tutti, ed è questo uno dei motivi per cui è sempre piaciuto. Dopotutto è sempre una Rock 'nRoll Star.

Qui sotto trovate la fotogallery della serata di Renato Anelli.